♤Il molliccio nell'armadio (2)

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《«Se fossi in te, Pix, toglierei quella cicca dalla toppa» disse in tono ama-
bile. «O Mastro Gazza non riuscirà a prendere le sue scope».
Gazza era il custode di Hogwarts, un mago fallito dal pessimo carattere,
perennemente in guerra contro gli studenti e anche contro Pix. Comunque,
Pix non prestò attenzione alle parole del professor Lupin e, anzi, fece una
fragorosa pernacchia spruzzando saliva dappertutto.
Il professor Lupin sospirò ed estrasse la bacchetta magica.
«Ecco un piccolo, utile incantesimo» disse rivolto alla classe. «Vi prego
di osservare attentamente».
Sollevò il braccio, disse «Waddiwasi!» e puntò la bacchetta verso Pix.
Con la forza di un proiettile, la pallottola di gomma da masticare schizzò
fuori dalla toppa e s'infilò su per la narice sinistra di Pix, che sobbalzò e fi-
lò via imprecando.
«Forte, signore!» disse Dean Thomas stupefatto.
«Grazie, Dean» disse il professor Lupin mettendo via la bacchetta. «Pro-
cediamo».》

《Il professor Lupin era il migliore, ci sapeva davvero fare》disse Dean all' ex docente che gli sorrise.

《Ripartirono. I ragazzi ora guardavano il trasandato professor Lupin con
un nuovo rispetto. Lui li guidò lungo un secondo corridoio e si fermò da-
vanti alla porta della sala professori.
«Entrate, prego» disse il professor Lupin aprendola.
La sala, una stanza lunga, rivestita di legno, piena di vecchie sedie
scompagnate, era vuota, tranne che per un insegnante. Il professor Piton
era seduto in una poltrona bassa, e alzò lo sguardo mentre la classe entra-
va. Aveva gli occhi scintillanti e una smorfia antipatica sul viso. Mentre il
professor Lupin entrava e chiudeva la porta alle sue spalle, Piton disse:
«Lasciala aperta, Lupin. Preferisco non assistere».
Si alzò e si allontanò, con il manto nero che fluttuava alle sue spalle.
Giunto sulla soglia, si voltò e disse: «Forse nessuno ti ha avvertito, Lupin,
ma in questa classe c'è Neville Paciock. Ti consiglio di non affidargli
compiti troppo difficili. A meno che la signorina Granger non gli borbotti
suggerimenti nell'orecchio».
Neville si fece paonazzo. Harry fissò Piton: era già abbastanza spiacevo-
le che maltrattasse Neville durante le sue ore, figuriamoci davanti agli altri
insegnanti.
Il professor Lupin inarcò le sopracciglia.
«Speravo che Neville mi assistesse nella prima fase dell'operazione» os-
servò, «e sono certo che lo farà egregiamente».
La faccia di Neville diventò se possibile ancora più scarlatta. Le labbra
di Piton si arricciarono, ma il mago se ne andò sbattendo la porta.》

《James non dovevi salvarlo quella volta.》disse Sirius all'amico che sospirò. 《Sirius non è corretto da dire》disse Remus 《Lo so ma è uno stronzo. Non appena lo prendo lo faccio fuori con le mie mani》rispose.

《«Allora» disse il professor Lupin radunando la classe verso l'altro capo
della stanza, occupato solo da un vecchio armadio in cui gli insegnanti te-
nevano i mantelli di ricambio. Mentre il professor Lupin si avvicinava,
l'armadio ondeggiò all'improvviso, sbattendo contro il muro. Alcuni ragaz-
zi balzarono indietro, spaventati.
«Niente paura» commentò il professore con la massima calma. «C'è un
Molliccio lì dentro».
Quasi tutti sembravano convinti che ci fosse da aver paura, eccome. Ne-
ville rivolse al professor Lupin un'occhiata di puro terrore, e Seamus Fin-
nigan fissò con apprensione la maniglia che aveva preso a sbatacchiare.
«I Mollicci amano i luoghi chiusi e oscuri» spiegò il professor Lupin.
«Gli armadi, gli spazi sotto i letti, le antine sotto i lavandini... Una volta ne
ho incontrato uno che si era insediato in una pendola. Questo si è trasferito
lì dentro ieri pomeriggio, e ho chiesto al Preside di lasciarcelo per poter fa-
re un po' di pratica con voi del terzo anno. Allora, la prima domanda che
dobbiamo porci è questa: che cos'è un Molliccio?»
Hermione alzò la mano.
«E un Mutaforma» disse. «Può assumere l'aspetto di quello che ritiene ci
spaventi di più».
«Non avrei saputo dirlo meglio» approvò il professor Lupin, e Hermione
sorrise radiosa. «Quindi il Molliccio che sta lì al buio non ha ancora assun-
to una forma. Non sa ancora che cosa spaventerà la persona dall'altra parte
della porta. Nessuno sa che aspetto ha un Molliccio quando è solo, ma
quando lo farò uscire, diventerà immediatamente ciò di cui ciascuno di noi
ha più paura. Questo significa» disse il professor Lupin, ben deciso a igno-
rare il farfugliare terrorizzato di Neville, «che abbiamo un grosso vantag-
gio sul Molliccio prima di cominciare. Hai capito quale, Harry?»》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Where stories live. Discover now