■Il platano picchiatore (3)

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《Ma le sue parole vennero interrotte da un'improvvisa raffica di applausi,
quando il ritratto della Signora Grassa lasciò aperto il varco. Sembrava che
l'intero dormitorio di Grifondoro fosse sveglio: erano tutti pigiati nella sala
comune circolare, in piedi sopra i tavoli sbilenchi e sulle molli poltrone, in
attesa del loro arrivo. Alcune braccia si tuffarono attraverso l'apertura la-
sciata dal quadro per tirare dentro Harry e Ron, e a Hermione non rimase
che affrettarsi a seguirli. «Eccezionale!» gridò Lee Jordan. «Un vero colpo di genio! Che arrivo
spettacolare! A bordo di una macchina volante dritta dritta sul Platano Pic-
chiatore! Se ne parlerà per anni!»
«Complimenti» disse un ragazzo del quinto anno con cui Harry non a-
veva mai parlato; qualcuno gli stava battendo sulle spalle come se avesse
appena vinto una maratona. Fred e George si fecero largo per guadagnare
la prima fila e dissero all'unisono: «Dite un po', perché non ci avete chia-
mati?»
Ron era paonazzo e sorrideva imbarazzato, ma Harry vide qualcuno con
l'aria tutt'altro che allegra. Percy sovrastava alcuni ragazzi del primo anno,
eccitatissimi, e sembrava assolutamente intenzionato a dargli una lavata di
capo. Harry diede una gomitata nelle costole a Ron e accennò al fratello.
Ron afferrò al volo.
«Devo andare di sopra... sono un po' stanco» disse, e insieme a Harry
cominciò a farsi largo verso l'altra parte della stanza, dove si trovava la
porta che conduceva alla scala a chiocciola e ai dormitori.
«'Notte» disse Harry a Hermione che aveva messo su un cipiglio come
quello di Percy

《Un ingresso memorabile.》disse Ron ridendo. 《Solo fortuna potevi romperti l'osso del collo》disse Hermione scuotendo il capo.

《Riuscirono a guadagnare il lato opposto della sala comune, sempre ac-
compagnati da sonore pacche sulle spalle, e poi, finalmente, raggiunsero la
pace della scala a chiocciola. Salirono di corsa fino in cima e, come Dio
volle, ecco la porta del loro vecchio dormitorio, che ora portava un'insegna
con su scritto 'Alunni del secondo anno'. Entrarono nella ben nota stanza
rotonda, con i cinque letti a baldacchino circondati da tende di velluto ros-
so scuro e con le finestre alte e strette. I bauli erano già stati portati di so-
pra e posti ai piedi dei loro letti.
Ron rivolse a Harry un sorriso colpevole.
«Lo so che non mi sarei dovuto divertire tanto, ma...»
La porta del dormitorio si spalancò ed entrarono i loro compagni del se-
condo anno, Seamus Finnigan, Dean Thomas e Neville Paciock.
«Incredibile!» esclamò Seamus radioso.
«Fantastico!» commentò Dean.
«Strabiliante!» disse Neville reverente.
Harry non poté resistere. Anche lui si sciolse in un largo sorriso.》

La lettura finì e le lezioni iniziarono. Piton con Harry fu ancora più stronzo del solito e aveva tolto a Grifondoro cinquanta punti inventandosi errori che non erano stati commessi. La clessidra vedeva Grifondoro penultimi. Harry uscì dall'aula con l'umore nero.

《Stupido stronzo bastardo, quanto lo odio》sibilò nervoso e andò nell'aula di Difesa. 《Dai Harry, recupereremo》disse Hermione e la lezione iniziò. Anche quella finì e Remus aveva fatto riacquistare i cinque punti più dieci a Grifondoro, che tornarono al secondo posto.

《È fantastico》commentò Ron uscito dall'aula. Harry annuì più sereno rispetto a quella mattina. Era contento anche di prendere lezioni extra.

《Harry》venne chiamato dalla madre. 《Mamma》rispose. 《Oggi Remus mi ha detto della lezione》《Si, voglio imparare a difendermi》E la madre sorrise. 《Sarà difficile, ma ce la farai》e gli baciò la fronte andando poi via.

《Disgustoso》 commentò Pansy fingendo di vomitare. 《Se tua madre non ti ama, non è colpa di Harry. 》rispose Hermione e i tre la superano. Harry ringraziò Hermione.

Poi andarono a lezione  di storia della Magia, dove i due ragazzi dormirono. I due non prendevano mai appunti, li aiutava sempre Hermione.

A pranzo Harry si sedette accanto a Fred, che gli strinse la mano. 《Ho sentito che Piton ti ha tolto cinquanta punti, e che Lupin te li ha ridati》《Si, mi odia e odia mio padre.》《Tu sai il vero motivo?》《No, non me l'ha mai voluto dire》rispose a George.

《Oggi ci sono gli allenamenti》disse Fred 《Oggi non ci sono, ho ripetizioni con Lupin》disse e Fred annuì. 《Ci vediamo però stasera》e il rosso annuì di nuovo.

The story of Harry Potter -The boy who lived-Where stories live. Discover now