♤Il grosso errore di Zia Marge(1)

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A leggere si offrì Cho.

《Quando Harry scese a colazione la mattina dopo, trovò i tre Dursley già
seduti al tavolo di cucina a guardare la televisione. L'apparecchio era nuo-
vo di zecca, un regalo di fine scuola per Dudley, che si era sempre lamen-
tato del lungo tragitto dal frigo alla tivù del salotto. Dudley aveva passato
gran parte dell'estate in cucina, masticando ininterrottamente, con i piccoli
occhi porcini fissi sullo schermo e i cinque doppi menti che tremolavano.
Harry sedette tra Dudley e zio Vernon, un omone bene in carne con il
collo cortissimo e folti baffi. Nessuno si sognò di augurare buon comple-
anno a Harry, anzi nessuno dei Dursley diede segno di accorgersi che fosse
entrato in cucina, ma Harry ci era troppo abituato per farci caso. Prese una
fetta di pane tostato e guardò il mezzobusto sullo schermo: parlava di un
detenuto evaso...
«Black è armato ed estremamente pericoloso. È stata attivata una linea
telefonica speciale, e chiunque lo avvisti è pregato di comunicarlo imme-
diatamente alle autorità».
«È chiaro che è un delinquente» bofonchiò zio Vernon fissando l'ex pri-
gioniero da sopra il giornale. «Guardatelo un po', guardate com'è sporco! E
i capelli, poi!»
Scoccò un malevolo sguardo obliquo a Harry, la cui chioma ribelle lo
aveva sempre molto infastidito. Ma in confronto all'uomo sullo schermo, il
volto magro incorniciato da un groviglio sporco che gli arrivava alle spal-
le, Harry si sentì molto ordinato.
Ricomparve il mezzobusto.
«Il Ministero dell'Agricoltura e della Pesca annuncerà oggi...»
«Ehi!» abbaiò zio Vernon, fissando furente il giornalista. «Non ci hai
detto da dove è fuggito quel maniaco! Che razza di modo è? Quel pazzo
potrebbe spuntare qui intorno da un momento all'altro!»》

《Sirius parlavano di te?》chiese James e Sirius annuì. 《Si, sono finito anche nelle notizie dei babbani, gli autografi dopo》scherzò e molti risero.

《Zia Petunia, una donna ossuta con la faccia cavallina, si alzò di scatto e
gettò un'occhiata fuori dalla finestra della cucina. Harry sapeva che zia Petunia sarebbe stata felicissima di poter chiamare il numero speciale. Era la
donna più ficcanaso del mondo e passava gran parte del suo tempo a spiare
i vicini, anche se erano noiosi e rispettosi della legge.
«Quando impareranno che la pena di morte è il solo modo di trattare
con gente del genere?» disse zio Vernon picchiando il grosso pugno viola-
ceo sul tavolo.
«Verissimo» disse zia Petunia, ancora intenta a sbirciare tra i rampicanti
del vicino.
Zio Vernon finì il suo tè, guardò l'orologio e disse: «Esco tra un minuto,
Petunia, il treno di Marge arriva alle dieci».
Harry, i cui pensieri erano tutti per il suo Kit di Manutenzione per Mani-
ci di Scopa, ripiombò bruscamente nella realtà.
«Zia Marge?» esclamò. «N-non è che sta venendo qui, vero?»》

《È così brutta》chiese Ron 《Magari fosse solo quello》E i due amici risero.

《Zia Marge era la sorella di zio Vernon. Anche se per lui era solo una pa-
rente acquisita (la madre di Harry era la sorella di zia Petunia), era costret-
to a chiamarla zia. Zia Marge viveva in campagna, in una casa con un
grande giardino, e allevava bulldog. Non veniva spesso a Privet Drive,
perché non riusciva a separarsi dai suoi amatissimi cani, ma tutte le sue vi-
site erano vividamente, orribilmente impresse nella memoria di Harry.
Per il quinto compleanno di Dudley, zia Marge aveva picchiato Harry
sugli stinchi con il bastone da passeggio perché la smettesse di battere Du-
dley al gioco dei mimi. Qualche anno dopo, a Natale, era arrivata con un
aereo telecomandato per Dudley e una scatola di biscotti per cani per
Harry. Durante la sua ultima visita, Harry aveva calpestato per errore la
coda del suo cane preferito, Squarta, che l'aveva rincorso per tutto il giar-
dino, finché il ragazzo non aveva trovato riparo su un albero. Zia Marge
aveva richiamato il cane solo a mezzanotte passata; l'episodio faceva anco-
ra ridere Dudley fino alle lacrime.
«Marge rimarrà da noi per una settimana» sibilò zio Vernon, «e visto che siamo in argomento, sarà il caso di chiarire qualche cosetta prima che io vada a prenderla» aggiunse, puntando un grasso dito minaccioso verso Harry》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin