♤Il Nottetempo(1)

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La lettura proseguì, cancellando la prima ora di Pozioni. A leggere stavolta fu Harry.

《Harry era già abbastanza lontano quando crollò su un muretto in Magno-
lia Crescent, ansimando per lo sforzo. Sedette immobile, ancora sopraffat-
to dall'ira, ad ascoltare i tonfi affannosi del suo cuore.
Ma dopo dieci minuti di solitudine totale nella stradetta buia, una nuova
emozione lo travolse: il panico. Non si era mai trovato in un guaio peggio-
re, in tutti i sensi. Era solo, abbandonato nel cupo mondo Babbano, senza
un posto dove andare. E, quel che era peggio, aveva appena praticato una
vera magia, il che voleva dire che sarebbe stato quasi certamente espulso
da Hogwarts. Aveva violato il Decreto per la Restrizione delle Arti Magi-
che tra i Minorenni con tanta evidenza che era sorpreso che gli emissari del
Ministero della Magia non gli fossero già alle costole.》

《Si infatti come mai?》《Mamma, non potevano rischiare di tenermi lontano dal mondo magico, non con Sirius in giro che pensavano volesse uccidermi.》rispose Harry e vide il padrino imbronciarsi. 《Non avrei mai potuto uccidere bambi》rispose e James gli sorrise.

《Harry rabbrividì e guardò Magnolia Crescent da una parte e dall'altra.
Che cosa gli sarebbe successo? Sarebbe stato arrestato, o semplicemente
bandito dal mondo della magia? Pensò a Ron e a Hermione, e il suo cuore
sprofondò ancora un po'. Harry era certo che, criminale o no, Ron e Her-
mione sarebbero stati pronti ad aiutarlo, ma erano tutti e due all'estero, e
senza Edvige non aveva modo di comunicare con loro.
Non aveva nemmeno del denaro Babbano. C'erano alcune monete magi-
che in un sacchetto in fondo al baule, ma il resto della fortuna ereditata dai
genitori era depositato in una camera blindata della Banca per Maghi
Gringott a Londra. E non sarebbe mai riuscito a trascinare il baule fino a
Londra. A meno che...
Guardò la bacchetta, che teneva ancora stretta in pugno. Se era già prati-
camente espulso (al pensiero il cuore gli batteva così forte da fargli male),
un altro po' di magia non poteva guastare. Aveva il Mantello dell'Invisibi-
lità ereditato da suo padre: e se avesse gettato un incantesimo sul baule per
renderlo leggero come una piuma, lo avesse legato al manico di scopa, si
fosse avvolto nel mantello e fosse volato fino a Londra? Così avrebbe po-
tuto prelevare il resto del denaro dalla camera blindata e... cominciare la
sua vita di reietto. Era una prospettiva orribile, ma Harry non poteva resta-
re li seduto per sempre, a meno di non voler spiegare a un poliziotto Bab-
bano che cosa ci faceva nel cuore della notte con un manico di scopa e un
mucchio di libri d'incantesimi.
Harry riaprì il baule e spinse da una parte il contenuto per cercare il
Mantello dell'Invisibilità, ma prima ancora di averlo trovato si alzò all'im-
provviso e si guardò intorno un'altra volta.》

《Scusami Harry non volevo spaventarti》disse Sirius e Harry gli sorrise.

《Avvertiva un curioso formicolio alla nuca: era come se qualcuno lo stes-
se osservando. Ma la strada pareva deserta, e le luci erano tutte spente nel-
le grandi case squadrate.
Si chinò di nuovo sul baule, ma si rialzò quasi immediatamente e strinse
più forte la bacchetta. Lo avvertiva, più che sentirlo con le orecchie: c'era
qualcuno o qualcosa lì nello stretto passaggio tra il garage e la staccionata
alle sue spalle. Harry cercò di strizzare gli occhi per vedere meglio. Se solo
la cosa si fosse mossa, avrebbe scoperto se si trattava di un gatto randagio
o di qualcos'altro.
«Lumos» mormorò Harry, e una luce abbagliante apparve sulla punta
della bacchetta. La tenne alta sopra la testa, e l'intonaco incrostato di
ghiaino del numero 2 all'improvviso prese a brillare; la porta del garage
scintillò e Harry scorse distintamente il vasto profilo di qualcosa di molto
grosso, dagli enormi occhi lucenti...
Harry fece un passo indietro, inciampò nel baule e cadde. La bacchetta
gli sfuggì di mano mentre Harry allungava un braccio per attutire la cadu-
ta. Il ragazzo atterrò bruscamente nel canaletto di scolo...》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Where stories live. Discover now