■Alla libreria Il Ghirigoro (1)

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Il Natale passò, così anche l'ultimo dell'anno. Gli studenti tornarono a scuola e con esso anche la lettura venne ripresa. Lily e James erano più felici che mai, lo stesso Harry.

Dopo la cena, si ritornò alla lettura. Silente passò il libro a Ninfadora, che aveva stretto amicizia con Remus.

《La vita alla Tana era quanto di più diverso da Privet Drive si potesse
immaginare. Ai Dursley piaceva che tutto fosse pulito e in ordine; la casa
dei Weasley era tutta stranezze e imprevisti. Harry rimase scioccato la
prima volta che, guardandosi allo specchio sul camino della cucina, quello
gli gridò: «Infilati la camicia dentro i pantaloni, sciamannato!». Lo spiri-
tello della soffitta ululava e batteva sui tubi ogni volta che gli pareva re-
gnasse troppa calma, e le piccole esplosioni provenienti dalla camera di
Fred e George erano considerate perfettamente normali. Ma quello che
Harry trovava estremamente insolito, per quanto riguardava la sua vita a
casa di Ron, non erano lo specchio parlante e lo spiritello rumoroso: era la
sensazione di essere simpatico a tutti.
Mamma Weasley era preoccupatissima dello stato dei suoi calzini e a tavolta cercava di costringerlo a servirsi di ogni pietanza quattro volte. A ce-
na il signor Weasley voleva che sedesse accanto a lui, in modo da poterlo
bombardare di domande sulla vita dei Babbani, e chiedergli di spiegare in
che modo funzionassero cose come le prese elettriche e il servizio postale.
«Affascinante!» disse quando Harry gli spiegò l'uso del telefono. «Inge-
gnoso, veramente! Quanti modi hanno trovato i Babbani per cavarsela senza la magia!»》

Iniziò a leggere Ninfadora, seduta accanto a Remus. Gli altri seguivano la lettura.

《Harry ricevette notizie da Hogwarts una mattina di sole, circa una setti-
mana dopo essere arrivato alla Tana. Lui e Ron erano scesi per fare cola-
zione e avevano trovato i signori Weasley e Ginny già seduti a tavola. Nel
vedere Harry, Ginny rovesciò fragorosamente la sua ciotola di porridge:
sembrava che la ragazzina tendesse a far cadere qualcosa ogni volta che
Harry entrava in una stanza. Si infilò sotto il tavolo per recuperare la cioto-
la e ne emerse rossa come il sole al tramonto. Facendo finta di non essersi
accorto di niente, Harry si sedette e prese il toast che mamma Weasley gli
porgeva.
«Posta da scuola» disse il signor Weasley allungando a Harry e a Ron
due buste identiche di pergamena giallastra, con l'indirizzo scritto in in-
chiostro verde. «Silente sa già che tu sei qui, Harry... Non gliene scappa
una, a quello. C'è posta anche per voi» aggiunse rivolto a Fred e George
che entravano in quel momento, assonnati e in pigiama.
Per qualche minuto regnò il silenzio, perché tutti leggevano la posta. La
lettera di Harry gli comunicava di prendere, come al solito, l'Espresso per
Hogwarts dalla stazione di King's Cross, il primo di settembre. C'era anche l'elenco dei libri necessari per il nuovo anno.
Gli studenti del secondo anno dovranno fornirsi dei seguenti testi:
Manuale degli incantesimi, Volume secondo di Miranda Gadula
A merenda con la morte di Gilderoy Allock
A spasso con gli spiriti di Gilderoy Allock
In vacanza con le streghe di Gilderoy Allock
Trekking con i troll di Gilderoy Allock
In viaggio con i vampiri di Gilderoy Allock
A passeggio con i lupi mannari di Gilderoy Allock
Un anno con lo yeti di Gilderoy Allock
Fred, che aveva finito di leggere il suo elenco, sbirciò quello di Harry.
«Anche a te hanno detto di prendere tutti i libri di Allock!» esclamò. «Il
nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure deve essere un suo fan...
Scommetto che è una strega».
A quel punto Fred colse l'occhiata di sua madre e si concentrò di botto
sulla marmellata.》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Where stories live. Discover now