●Nicholas Flamel (1)

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La sera ci fu una nuova lettura. Sta volta a leggere fu Angelina.

《Silente aveva convinto Harry a non andare di
nuovo in cerca dello Specchio delle Brame, e per il resto delle
vacanze di Natale il
mantello che rende invisibili rimase piegato in
fondo alsuo baule.
Harry sperava di poter dimenticare facilmente
quel che aveva visto
nello specchio, ma non ci riuscì. Cominciò ad
avere incubi notturni.
Non faceva che sognare isuoi genitori che
scomparivano in un lampo
di luce verde, mentre una voce stridula rideva in
modo sinistro.
‘Visto? Silente aveva ragione: quello specchio
può farti diventare
pazzo’ disse Ron quando Harry gli raccontò i
suoi sogni.》

Lily strinse la mano del figlio, quanti traumi che aveva avuto.

《Hermione, che era tornata il giorno prima
dell'inizio del nuovo
trimestre, vedeva le cose in un altro modo. Era
divisa fra l'orrore
al pensiero di Harry che, invece distarsene a
letto, andava in giro
per la scuola per tre notti di fila (‘Se Gazza ti
avesse beccato!’) e la delusione per il fatto che
non aveva neanche scoperto chi fosse
Nicolas Flamel.
Avevano quasi abbandonato ognisperanza di
trovare Flamel nei libri
della biblioteca, sebbene Harry fosse sempre
sicuro di aver letto
quel nome chissà dove. All'inizio del trimestre, si
rimisero a sfogliare libri ogni volta che avevano ricreazione.
Harry aveva ancor meno tempo a disposizione
degli altri due, perché erano ricominciati
gli allenamenti di Quidditch.
Baston faceva lavorare la squadra sempre più
duramente. Neanche la
pioggia incessante che aveva preso il posto della
neve riusciva a
smorzare la sua foga. I gemelli Weasley si
lamentavano che Baston stava diventando un
fanatico, ma Harry stava dalla sua parte. Se
avessero vinto il prossimo incontro, stavolta
contro il Tassorosso,
per la prima volta da sette anni avrebbero
superato il Serpeverde nel campionato dei
dormitori》

《Perché Harry ci tiene alla squadra》disse Baston, e i due gemelli risero.

《E poi, a parte il desiderio di vincere,
Harry aveva notato che, quando andava a letto esausto dopo
l'allenamento; aveva meno incubi.》

《Dicevi Baston?》disse Fred ironico e Baston rise 《Il pensiero è quello che conta》

《Poi, durante una sessione di allenamento
particolarmente funestata
dalla pioggia e dal fango, Baston dette una
cattiva notizia alla
squadra:si era appena arrabbiato moltissimo con
i gemelli Weasley,
che continuavano a piombarsi addosso in
picchiata a vicenda, facendo
finta di cadere dalle scope.
‘Ma volete piantarla di fare confusione!’ strillò.
‘Questo è
precisamente il genere disciocchezze che ci
farà perdere la partita! Stavolta, l'arbitro è Piton, che certo non
mancherà di trovare tutte
le scuse per togliere punti al Grifondoro!’
A quelle parole, George Weasley cadde per
davvero dalla scopa.
‘L'arbitro è Piton?’ esclamò con la bocca ancora
impastata di
fango. ‘E da quando in qua fa l'arbitro per le
partite di Quidditch?
Se per caso superiamo il Serpeverde, sarà
tutt'altro che imparziale’.》

È James penso che se avesse fatto lo stronzo anche in quell'occasione, lo avrebbe ucciso.

《Anche il resto della squadra atterrò accanto a
George per
lamentarsi.
‘Non è colpa mia’ disse Baston, ‘dobbiamo
semplicemente fare in modo di giocare senza scorrettezze, per non
offrire a Piton nessun
pretesto per stuzzicarci’.
Il che era un'ottima cosa, pensò Harry, ma lui
aveva un motivo
diverso per desiderare di trovarsi accanto a
Piton mentre giocava a
Quidditch...
Il resto della squadra rimase indietro per
chiacchierare come
sempre accadeva al termine dell'allenamento;
invece Harry si diresse
dritto filato verso la sala di ritrovo di Grifondoro,
dove trovò Ron
e Hermione che giocavano a scacchi. ‘Aspetta un attimo prima di parlare’ disse Ron
quando Harry si
sedette accanto a lui, ‘ho bisogno di concen...’
Poi vide
l'espressione che si era dipinta sul volto di Harry.
‘Ma che ti
prende? Hai una faccia spaventosa!’
Parlando a bassa voce, in modo che nessun altro
sentisse, Harry
rivelò ai due amici dell'improvviso, infausto
desiderio di Piton di
fare l'arbitro di Quidditch. ‘Non giocare’ disse subito Hermione.
‘Datti malato’ aggiunse Ron.
‘Fa' finta che tisei rotto una gamba’ suggerì
Hermione.
‘Rompitela davvero’ rincarò Ron.》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Where stories live. Discover now