♤Il paiolo magico(3)

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《«E Crosta?» disse Ron indicando il rigonfiamento nella tasca della giac-
ca. «Ha bisogno di riposo e di quiete! Come farà con quella cosa in giro?»
«A proposito, hai dimenticato lo Sciroppo Ratto» disse Hermione, e por-
se a Ron la bottiglietta rossa. «Smettila di preoccuparti. Grattastinchi starà
nel mio dormitorio e Crosta nel tuo, dov'è il problema? Povero Grattastin-
chi, la strega ha detto che ce l'aveva in negozio da un secolo, nessuno lo
voleva».
«Chissà perché» commentò Ron sarcastico, e i tre si diressero al Paiolo
magico dopo aver recuperato le borse con i libri.
Il signor Weasley era al bar a leggere La Gazzetta del Profeta.
«Harry!» disse con un sorriso, alzando lo sguardo. «Come stai?»
«Bene, grazie» disse Harry mentre lui, Ron e Hermione si sistemavano
con tutti i loro acquisti.
Il signor Weasley mise da parte il giornale e Harry vide il viso ormai
familiare di Sirius Black che lo guardava.
«Non l'hanno ancora preso, allora?» chiese.
«No» rispose il signor Weasley in tono molto serio. «Al Ministero ci
hanno dispensato dagli incarichi ordinari per concentrarci tutti sulle ricer-
che, ma finora non abbiamo avuto fortuna».
«C'è una ricompensa se lo prendiamo?» chiese Ron. «Non sarebbe male,
un po' di soldi...»
«Non essere ridicolo, Ron» disse il signor Weasley, che da vicino appa-
riva molto stanco e teso. «Black non si farà prendere da un mago di tredici
anni. Saranno le guardie di Azkaban a riacciuffarlo, vedrete».》

Sirius rise. 《Certo così come si sono fatti scappare un prigioniero》ghignò e il ministro lo guardò male.

《In quel momento entrò la signora Weasley, carica di borse e sacchetti,
seguita dai gemelli, Fred e George, che stavano per cominciare il quinto
anno a Hogwarts, dal neoeletto Caposcuola, Percy, e dalla più piccola della famiglia, l'unica femmina, Ginny.
Ginny, che aveva da sempre una grande passione per Harry, fu ancora
più imbarazzata del solito quando lo vide, probabilmente perché lui le ave-
va salvato la vita l'anno prima a Hogwarts. Diventò tutta rossa e mormorò
'ciao' senza guardarlo. Percy, invece, gli tese la mano con solennità, come
se lui e Harry non si conoscessero, e disse:
«Harry. Che piacere vederti».
«Ciao, Percy» replicò Harry cercando di non ridere.
«Spero che tu stia bene» disse Percy pomposo, stringendogli la mano.
Era un po' come essere presentati al sindaco.
«Molto bene, grazie...»
«Harry!» esclamò Fred, dando una gomitata a Percy per toglierlo di tor-
no e facendo un profondo inchino. «È semplicemente magnifico vederti,
ragazzo...»
«Meraviglioso» disse George, spingendo Fred da una parte e afferrando
la mano di Harry. «Assolutamente splendido».》

E i gemelli risero di nuovo.

《Percy li guardò storto.
«Ora basta» disse la signora Weasley.
«Mamma!» esclamò Fred, come se l'avesse vista solo in quell'istante. E
poi, afferrandole la mano: «È fantastico vederti...»
«Ho detto basta così» disse la signora Weasley depositando i sacchetti
su una sedia vuota. «Buongiorno, Harry caro. Hai sentito la bella novità,
vero?» Indicò il distintivo d'argento nuovo di zecca appuntato sul petto di
Percy. «È il secondo Caposcuola in famiglia!» disse, orgogliosa.
«E l'ultimo» mormorò Fred fra i denti.
«Non ne dubito» disse la signora Weasley, improvvisamente accigliata.
«Voi due non siete diventati Prefetti, a quanto ne so».
«E perché dovremmo?» chiese George, inorridito alla sola idea. «Toglie-
rebbe tutto il gusto».
Ginny ridacchiò.
«Dovreste dare il buon esempio a vostra sorella!» esclamò la signora
Weasley.
«Ginny ha altri fratelli che possono darle il buon esempio, mamma» dis-
se Percy altezzoso. «Salgo a cambiarmi per la cena...»
Scomparve su per le scale, e George sospirò》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Where stories live. Discover now