♤Il segreto di Hermione (2)

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《«Ma...»
«Sst! Ascolta! Viene qualcuno! Credo... credo che potremmo essere
noi!»
Hermione teneva l'orecchio appoggiato alla porta dell'armadio.
«Dei passi nell'ingresso... sì, siamo noi che andiamo da Hagrid!»
«Mi stai dicendo» sussurrò Harry, «che siamo qui dentro in questo ar-
madio e siamo anche fuori?»
«Sì» disse Hermione, con l'orecchio ancora incollato alla porta. «Sono
sicura che siamo noi... non sembra che siano più di tre persone... e cammi-
niamo piano perché siamo sotto il Mantello dell'Invisibilità...»
Tacque, restando in ascolto.
«Siamo scesi per i gradini...»
Hermione si sedette su un secchio rovesciato. Aveva l'aria molto preoc-
cupata, ma Harry voleva ancora qualche risposta.
«Dove hai preso quella clessidra?»
«È una GiraTempo» sussurrò Hermione, «e me l'ha data la professoressa
McGranitt il primo giorno di scuola quest'anno. E da allora che la uso per
riuscire a frequentare tutte le lezioni. La professoressa McGranitt mi ha
fatto giurare di non dirlo a nessuno. Ha dovuto scrivere un sacco di lettere
al Ministero della Magia per farmene avere una. Ha dovuto spiegare che
sono una studentessa modello, e che non l'avrei mai usata assolutamente
per altro se non per lo studio... La giro e ho delle ore in più, è così che riesco a seguire tante lezioni contemporaneamente, capito? Ma... Harry, non
capisco che cosa Silente vuole che facciamo. Perché ci ha detto di tornare
indietro di tre ore? Come possiamo aiutare Sirius?»
Harry guardò il suo viso nell'ombra.
«Più o meno a quest'ora dev'essere successo qualcosa che vuole che
cambiamo» disse lentamente. «Che cosa è successo? Tre ore fa stavamo
andando da Hagrid...»
«Adesso sono tre ore fa, e noi stiamo andando da Hagrid» disse Hermio-
ne. «Ci siamo appena sentiti passare...»
Harry aggrottò la fronte. Era come se si stesse strizzando il cervello.
«Silente ha detto solo... ha detto solo che potevamo salvare più di una
vita innocente...» E poi capì. «Hermione, dobbiamo salvare Fierobecco!»
«Ma... servirà a Sirius?»
«Silente ha detto... ci ha detto qual è la finestra... la finestra dello studio
di Vitious! Dove tengono chiuso Black! Dobbiamo far volare Fierobecco
fino alla finestra e salvare Sirius! Sirius può fuggire con Fierobecco... pos-
sono fuggire insieme!»》

《Ottimo piano》disse Remus.

《«Se ci riusciamo senza farci vedere sarà un miracolo!»
«Be', dobbiamo provare, no?» disse Harry. Si alzò e premette l'orecchio
contro la porta.
«Sembra che non ci sia nessuno... dài, andiamo...»
Harry apri la porta dell'armadio. L'ingresso era deserto. Più in fretta pos-
sibile, cercando di non far rumore, sfrecciarono fuori dall'armadio e scese-
ro i gradini di pietra. Le ombre si stavano già allungando, le cime degli al-
beri della foresta proibita ancora una volta bagnate d'oro.
«Se qualcuno sta guardando fuori dalla finestra...» gemette Hermione,
fissando il castello alle loro spalle.
«Correremo» disse Harry deciso. «Dritti nella foresta, d'accordo? Do-
vremo nasconderci dietro un albero e stare a vedere...»
«D'accordo, ma facciamo il giro delle serre!» disse Hermione senza fia-
to. «Non dobbiamo passare davanti alla casa di Hagrid, o ci vedrà! Ormai
ci siamo quasi!»
Cercando di tenere a mente le sue parole, Harry partì a gran velocità se-
guito da Hermione. Tagliarono attraverso gli orti fino alle serre, si ferma-
rono un momento al riparo, poi ripartirono, velocissimi, attorno al Platano
Picchiatore, e verso la foresta...Ormai al sicuro all'ombra degli alberi, Harry si voltò; qualche secondo
dopo Hermione, ansante, lo raggiunse.
«Bene» sussurrò, «dobbiamo andare fino da Hagrid... non farti vedere,
Harry...»
Si addentrarono in silenzio fra gli alberi, tenendosi ai bordi della foresta.
Poi. di fronte alla capanna di Hagrid, sentirono qualcuno bussare alla por-
ta. Si ripararono in fretta dietro una grossa quercia e si sporsero appena per
spiare.
Hagrid comparve sulla soglia, bianco e tremante, per vedere chi aveva
bussato. E Harry udì la propria voce.
«Siamo noi» sibilò Harry. «Abbiamo addosso il Mantello dell'Invisibili-
tà. Facci entrare, così possiamo levarcelo».
«Non dovevate venire!» sussurrò Hagrid. Si ritrasse, poi chiuse in fretta
la porta.
«È la cosa più strana che ci sia mai successa» disse Harry con fervore.
«Spostiamoci» mormorò Hermione. «Dobbiamo avvicinarci di più a Fie-
robecco».
Strisciarono fra gli alberi finché non giunsero in vista dell'Ippogrifo che
scalpitava, nervoso, legato a un albero nell'orto di zucche di Hagrid.
«Ora?» sussurrò Harry.
«No!» rispose Hermione. «Se lo portiamo via adesso, quelli del Comita-
to penseranno che sia stato Hagrid a liberarlo! Dobbiamo aspettare finché
non avranno visto che è legato fuori!»
«Ci resteranno non più di sessanta secondi» disse Harry. L'impresa sem-
brava impossibile.
In quel momento, dall'interno della capanna provenne un fragore di por-
cellana in frantumi.
«È Hagrid che rompe il bricco del latte» disse Hermione in un soffio.
«Fra un attimo troverò Crosta...»
E infatti qualche minuto dopo sentirono lo strillo sorpreso di Hermione.
«Hermione» disse Harry all'improvviso, «e se... se corriamo là dentro,
prendiamo Minus...»
«No!» rispose Hermione in un sussurro terrorizzato. «Non capisci?
Stiamo infrangendo una delle leggi magiche più importanti! Nessuno do-
vrebbe cambiare il tempo, nessuno! Hai sentito Silente, se ci vedono...»》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Where stories live. Discover now