●Lettere da nessuno (1)

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L'indomani, Harry scese in Sala Grande con gli occhi gonfi e rossi, aveva passato la notte a piangere come un bambino, mentre Hermione lo abbracciata come una sorella abbraccia un fratello.

《Come ti senti?》-chiese a bassa voce Ron, non volendo attirare l'attenzione.

《Una schifezza, ma voglio capirne di più. Guardare, stanno lì》

Il corvino indicò il gruppo di ragazzi venuti dal passato che sedevano al tavolo dei Grifoni, il Preside aveva spiegato a tutti la situazione ed ora tutti si aspettavano la reazione di Harry alla vista dei suoi genitori in versione giovane.

Ma Harry si sedette quanto più lontano possibile, senza degnarli di uno sguardo. Quelli non erano i suoi genitori, i suoi genitori erano morti.

Poi, doveva pensare anche a Sirius Black, che era innocente. Ma senza prove non l'avrebbe mai creduto.

《Ora che siamo tutti -annunciò Silente alzandosi- possiamo riprendere la lettura. Chi si offre volontario?》

La versione giovane di Sirius alzò la mano e il Preside fece volare il libro davanti al ragazzo.

Lo aprì e iniziò a leggere.

《Lettere da nessuno. La fuga del boa constrictor brasiliano costò a Harry il castigo più lungo mai ricevuto fino a quel momento. Quando finalmente gli fu
permesso di uscire dal ripostiglio, erano ormai  iniziate le vacanze
estive e Dudley aveva già rotto la nuova cinepresa, mandato a
sbattere l'aeroplanino telecomandato, e la prima
volta che aveva provato la bicicletta da corsa aveva investito
l'anziana Mrs Figg che attraversava Privet Drive con le stampelle.》

《Sei stato rinchiuso per quanto?》-chiese Molly, ancora scossa dall'arrivo dei ragazzi del passato.

《Non ricordo》-rispose con voce fredda Harry, non avrebbe mostrato nessuna emozione, non quel giorno.

《Harry era molto contento che la scuola fosse finita, ma non c'era
modo disfuggire alla ghenga di Dudley che veniva a casa ognisanto giorno. Piers, Dennis, Malcolm e Gordon erano grandi, grossi e
stupidi, ma poiché Dudley era il più grande e il più stupido di
tutti, il capo era lui. Tutti gli altri erano ben felici di unirsi a
lui nel praticare ilsuo sport preferito: la caccia a Harry.》

Un boato di insulti partirono dal tavolo dei Grifoni, soprattutto Fred e George che erano ancora più convinti di fargliela pagare.

《Ecco perché Harry passava più tempo possibile fuori di casa,
gironzolando nei dintorni e sognando la fine delle
vacanze come un pallido raggio disperanza. A settembre, sarebbe
andato alle superiori, e quindi per la prima volta in vita sua non sarebbe stato con Dudley. Dudley aveva un posto riservato a
Snobkin, la scuola dove aveva studiato zio Vernon. Anche Piers Polkiss sarebbe andato lì.》

《Tu invece andrai a Hogwarts, altro che scuola babbana.》-rispose Ron con fare ovvio.

Intanto Lily e James ascoltavano quelle righe, cercando di capire al meglio la lettura. Cosa c'entrava quel Dudley con Harry?

《Harry, invece, sarebbe andato a Stonewall High, la scuola pubblica
del quartiere. Dudley trovava la cosa molto divertente.
‘Lo sai che a Stonewall il primo giorno discuola
ti ficcano la testa nella tazza del gabinetto?’ disse a Harry.
‘Vuoi venire di sopra a fare esercizio?’
‘Grazie no’ rispose Harry. ‘La povera tazza del gabinetto non si è
mai vista cacciare dentro niente di più orribile della tua testa; potrebbe sentirsi male’. Poiscappò via prima che Dudley potesse
capire quello che aveva detto.》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Where stories live. Discover now