♤La firebolt(2)

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《Cadde il silenzio. Grattastinchi si stiracchiò voluttuosamente, estraendo
gli artigli. La tasca di Ron rabbrividì.
«Sentite» disse Ron, cercando di cambiare discorso, «è vacanza! E quasi
Natale! Andiamo... andiamo a cercare Hagrid, sono secoli che non andia-
mo a trovarlo!»
«No!» disse Hermione in fretta. «Harry non deve uscire dal castello,
Ron...»
«Sì, andiamo» disse Harry. «Così potrò chiedergli perché non ha mai
parlato di Black quando mi ha raccontato tutto dei miei genitori!»
Un'ulteriore discussione su Sirius Black chiaramente non era quello che
Ron aveva in mente.
«Oppure potremmo fare una partita a scacchi» esclamò rapido, «o a
Gobbiglie, Percy ha lasciato qui le sue...»
«No, andiamo da Hagrid» disse Harry con fermezza.
Così presero i mantelli, passarono attraverso il ritratto («Combattete, ca-
ni rognosi dal ventre giallo!»), scesero nel castello deserto e uscirono dal
portone di quercia. Si avviarono lentamente giù per il prato, scavando uno stretto passaggio
nella neve scintillante e polverosa, le calze e gli orli dei mantelli inzuppati.
La foresta proibita sembrava avvolta da un incantesimo, con tutti gli alberi
drappeggiati d'argento, e la capanna di Hagrid pareva un dolce con la glas-
sa.
Ron bussò, ma nessuno rispose.
«Non sarà fuori, vero?» disse Hermione, tremando sotto il mantello.
Ma Ron accostò l'orecchio alla porta.
«Sento un rumore strano» disse. «Ascoltate... è Thor?»
Anche Harry e Hermione avvicinarono le orecchie alla porta. Dall'inter-
no della capanna veniva una serie di bassi gemiti singhiozzanti.
«E se andassimo a cercare qualcuno?» propose Ron, nervoso.
«Hagrid!» gridò Harry, bussando forte. «Hagrid, ci sei?»
Si udì un suono di passi pesanti, poi la porta si aprì con uno scricchiolio.
Hagrid era lì, gli occhi rossi e gonfi, le lacrime che gli colavano sul gilet di
cuoio.
«Avete saputo?» gemette, gettandosi al collo di Harry.
Siccome Hagrid era grosso almeno il doppio di un uomo normale, non
era una cosa da ridere. Harry, sul punto di crollare sotto il suo peso, fu sal-
vato da Ron e Hermione che afferrarono il guardiacaccia da una parte e
dall'altra e con l'aiuto di Harry lo spinsero nella capanna. Hagrid si lasciò
condurre verso una sedia e si abbandonò sul tavolo, singhiozzando in ma-
niera incontrollabile, il volto rigato di lacrime che gli scivolavano nella
barba ingarbugliata.
«Hagrid, che cosa c'è?» chiese Hermione, turbata.
Harry notò una lettera dall'aria ufficiale aperta sul tavolo.
«Che cos'è, Hagrid?»
I singhiozzi del guardiacaccia raddoppiarono, ma l'omone spinse la lette-
ra verso Harry, che la prese e lesse ad alta voce:
Caro signor Hagrid,
in seguito alla nostra inchiesta sull'aggressione di uno studente da parte
di un Ippogrifo durante la sua lezione, abbiamo accettato le assicurazioni
del professor Silente sul fatto che lei non è responsabile del malaugurato
incidente.
«Be', ma allora va tutto bene, Hagrid!» disse Ron, battendogli su una spalla. Ma il guardiacaccia non smise di singhiozzare e agitò una manona
invitando Harry a continuare.
Ciononostante, dobbiamo esprimere la nostra preoccupazione sull'Ippo-
grifo in questione. Abbiamo deciso di accogliere la protesta ufficiale del
signor Lucius Malfoy, e il caso sarà dunque sottoposto al Comitato per la
Soppressione delle Creature Pericolose. L'udienza avrà luogo il 20 aprile.
Le chiediamo di presentarsi con il suo Ippogrifo nella data suddetta pres-
so gli uffici del Comitato a Londra. Nel frattempo, l'Ippogrifo deve essere
tenuto legato e isolato.
In fede...
Seguiva l'elenco dei consiglieri della scuola.
«Oh» disse Ron. «Ma dicevi che Fierobecco non è cattivo, Hagrid.
Scommetto che ce la farà...»
«Tu non li conosci quei gargoyle del Comitato per la Soppressione delle
Creature Pericolose!» esclamò Hagrid con voce soffocata, asciugandosi gli
occhi sulla manica. «Loro ce l'hanno con le creature interessanti!»
Un rumore improvviso fece voltare Harry, Ron e Hermione. Fierobecco
l'Ippogrifo giaceva in un angolo della capanna, masticando qualcosa che
colava sangue sul pavimento.
«Non potevo lasciarlo legato là fuori nella neve!» esclamò Hagrid. «Tut-
to solo! A Natale!»》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Where stories live. Discover now