84.Agente immobiliare

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La porta del mio ufficio si apre lentamente mentre sto parlando con un cliente《Scusate il disturbo.》è la mia segretaria Tara《Jessica, il capo ti vuole nel suo ufficio appena hai tempo.》
《Ok Tara. Grazie.》le sorrido e lei richiude la porta del mio ufficio《Signora, è sicura di volere il divorzio?》
Sono tornata da quasi due settimane dalla luna di miele e mi ritrovo una causa di divorzio. È triste, ma questa è la realtà. Ci si può amare per un po' e poi le cose possono cambiare.
《Sì avvocato Decker, voglio il divorzio. E voglio che quello stronzo mi dia la mia parte dei beni.》dice con convinzione.
《Va bene, allora prepariamo i documenti.》cerco i moduli per il divorzio nel mio computer《Faremo avere tutto a suo marito in men che non si dica.》
《Lei è sposata da poco, vero?》domanda la donna.
《Sono tornata dalla luna di miele due settimane fa.》le sorrido.
《Suo marito è un uomo fortunato.》beve un sorso d'acqua dal bicchiere che le ho offerto non appena si è presentata nel mio ufficio《Ho sentito che in veste di avvocato è una belva.》
Ridacchio《Sì, dicono tutti così da queste parti.》confermo《È per questo che ha chiesto di me?》
Annuisce《Sì. Se mio marito non vorrà darmi ciò che chiedo lo otterrò in tribunale.》mi guarda piena di speranza.
《Scusi se sono indiscreta, ma da quanti anni siete sposati lei e suo marito?》le porgo i moduli e afferro una penna stilografica dal portapenne.
《Vent'anni.》prende la biro in mano《Ero innamorata pazza di lui, sono innamorata ancora di lui.》sfila lentamente il tappo《Insieme non siamo più felici, c'è poco da fare. Ho provato a far funzionare il nostro rapporto, ma lui non vuole saperne.》mi guarda con gli occhi pieni di lacrime ed io recupero la scatola di fazzoletti dal davanzale《Grazie avvocato.》si asciuga le lacrime《Me l'ha detto lui che ormai non c'è più nulla da salvare. Penso si sia trovato un'altra donna, ma ormai non sono più affari miei.》
《Se lui le ha detto questo, perché c'è lei qui a chiedere il divorzio?》
《Perché lui non avrebbe chiesto il divorzio. Si sarebbe trasferito, lasciandomi vivere tranquilla nella nostra casa.》guarda la fede che porta al dito《E perché questo? Perché sono la madre dei suoi figli e perché loro tengono a me.》sorride tristemente《Piuttosto che vivere così preferisco prendermi ciò che mi spetta e vivere.》mi guarda negli occhi《Cosa devo scrivere e dove devo firmare?》mi sorride, apparentemente felice.
《Sa che c'è la possibilità che suo marito rifiuti il divorzio?》
《Non lo farà. Se mi ha amata almeno un giorni della sua vita, me lo deve.》
Annuisco, alzandomi dalla mia sedia e indicandole i punti in cui deve compilare e firmare.

••••

Apro la porta di casa, abbandonando la ventiquattrore accanto alla sedia.
《Amore, sono a casa.》dico stanca e con la testa da tutt'altra parte.
《Quanta gioia.》mi prende in giro, comparendo davanti ai miei occhi《Brutta giornata avvocato Decker?》indossa un jeans blu ed una camicia.
Al lavoro ho deciso di mantenere il mio cognome da nubile e Charlie è stato d'accordo. Ha detto che ormai mi sono fatta un nome e che "avvocato Decker" suona meglio di "avvocato Scott".
《Sì, direi di sì.》lo guardo《Vai da qualche parte?》solitamente quando sta in casa si veste in tuta.
《Ricordi che oggi avevamo l'incontro con l'agente immobiliare per vedere delle case?》
《Dio...me n'ero completamente dimenticata!》mi passo una mano tra i capelli, esausta《Metto le scarpe e andiamo.》
《Jessy, tutto ok?》mi passa delle scarpe basse《Ti vedo tanto distratta negli ultimi giorni.》
《Morrison mi sta stressando.》mi allaccio le scarpe《Sembra non gli piaccia più il mio modo di gestire il lavoro.》recupero il cellulare e il portafoglio dalla mia ventiquattrore e metto tutto in borsa《Non fatturo abbastanza con tutti i casi pro bono che ho accettato.》
《Ma non avevate l'obbligo di lavorare anche pro bono?》mi guarda perplesso, recuperando le chiavi della sua auto, una Maserati Granturismo.
《Esatto. Gli passerà.》usciamo di casa, chiudendo la porta alle nostre spalle《Servo più io a lui, che il contrario.》
《Che donna sicura.》mi mette una mano alla base della schiena《Sembra proprio mia moglie.》entriamo in ascensore.
《La tua giornata com'è andata?》domando abbracciandolo, cercando la pace tra le sue braccia.
《Noiosissima. Scartoffie, scartoffie e ancora scartoffie.》mi accarezza la schiena《Quando sono diventato primario del reparto sapevo di dovermi occupare anche della burocrazia, ma passare tutta la giornata sui documenti...》sbuffa ed io sorrido.
《Immagino quale noia.》gli accarezzo il viso《Questa giornata non sembrava finire più.》lascio un dolce bacio sulle sue labbra mentre l'ascensore si ferma per far salire qualcun altro.
《Buonasera.》salutiamo la signora che è appena salita in ascensore.
《Buonasera ragazzi.》ci sorride osservando le nostre mani intrecciate《I giovani d'oggi si sposano sempre così tardi, voi invece avete fatto parecchio in fretta.》
《Direi che si sbaglia. L'ho dovuta corteggiare per otto lunghi anni prima di sposarla.》Charlie mi sorride dolcemente《E poi ho ventotto anni, sono sciupato.》la signora scoppia a ridere ed io trattengo a stento una risata.
Le porte dell'ascensore si spalancano e la signora scende al pianterreno《Buona fortuna ragazzi. Godetevi la vita insieme.》ci sorride prima che le porte dell'ascensore siano di nuovo chiuse.
Una volta nel parcheggio, saliamo sull'auto di Charlie che parte verso l'agenzia immobiliare che suo padre gli ha consigliato, una delle migliori qui a Seattle.
《Hai già qualche idea?》domando rilassandomi sul sedile.
《No, ma dovrai innamorarti di quella casa.》prende la mia mano.
《Io? E tu no?》lo guardo.
《Se te ne innamori tu, me ne innamoro anch'io.》mi sorride《Jessy, oggi mentre compilavo tutte quelle scartoffie in ospedale pensavo ad una cosa.》
《Sentiamo.》
《So che siamo ancora giovani e tutto il resto, ma vorresti avere un figlio un giorno?》mi lancia uno sguardo quando percepisce la mia rigidità《Sei rigida...》sospiro《Va bene.》
《Charlie...》inizio a dire ma lui alza una mano, come per zittirmi.
《Va bene Jessica.》stringe più forte il volante《Non devi darmi spiegazioni.》
《In realtà...》mi zittisce ancora ed io sbuffo《Se ti rifiuti di ascoltare la cosa non si risolve.》mi stringo nelle braccia e lui solleva lentamente le spalle《Quando vorrai sentire ciò che ho da dire, sai dove trovarmi.》
L'auto continua a muoversi indisturbata sulle strade di Seattle per un'altra trentina di minuti prima di fermarsi davanti all'agenzia immobiliare.
《Salve, come posso aiutarvi?》domanda un ragazzo seduto alla reception.
《Siamo i signori Scott. Avremmo un appuntamento con uno dei vostri agenti.》risponde Charlie e subito il ragazzo si mette a battere sulla tastiera del computer.
《Sì, eccovi qui.》annuisce《La signorina Weber vi sta aspettando nel suo ufficio. Da quella parte, la prima porta a destra.》
Lo ringraziamo, andando verso l'ufficio indicato. Busso.
《Avanti.》apro la porta, ed insieme a Charlie entro nell'ufficio《Signori Scott...》alza lo sguardo dai fogli che ha sulla scrivania《Charlie?》
《Ziena.》la saluta con un cenno del capo, leggermente sorpreso.
Osservo la ragazza: occhi verdi ben visibili dietro gli occhiali da vista, capelli biondi che le arrivano appena alle spalle, corpo slanciato e ben dotato.
La camicetta azzurra evidenzia il suo seno e la gonna corta abbinata ai tacchi vertiginosi mostrano la lunghezza chilometrica delle gambe.
Proprio il tipo di ragazza che in passato avrebbe frequentato.
《Non sapevo fossi a Seattle, sposato.》gli occhi della ragazza finiscono su di me《Ziena.》mi porge la mano.
《Jessica.》gliela stringo.
《Leggi poco i giornali. Il mese scorso non si parlava d'altro.》Charlie si siede davanti alla scrivania della donna ed io lo imito《Cerchiamo casa.》
《Avete già qualche idea?》gli occhi di lei sono fissi su mio marito.
《Vogliamo tanto spazio.》rispondo ma i suoi occhi restano incollati a lui.
《Un bel giardino.》aggiunge Charlie e la donna prende appunti.
《Una zona della città tranquilla e con buoni servizi.》anche se sono io a parlare, gli occhi della bionda sono su di lui. Tanto vale che non dica più nulla.
《Nella zona finanziaria non si trovano...》inizia a dire Ziena ma Charlie la interrompe.
《Non cerchiamo casa nella zona finanziaria.》le dice《Vogliamo tranquillità, un giardino, tanto spazio e dei buoni servizi.》
《Sì, ho capito.》annuisce《Budget?》
《Illimitato.》risponde Charlie.
《Già, sei Charlie Scott...》mormora《Ho un paio di case da farvi vedere. Grandi, con giardino in una zona con ottimi servizi.》si alza《Andiamo con la mia auto.》afferra le chiavi di un'auto, delle cartelline e ci fa segno di seguirla.
Quando ci posizioniamo nei sedili posteriori dell'utilitaria, lei lancia uno sguardo nello specchietto, verso Charlie. Che si aspettava? Che si sedesse accanto a lei? Tesoro, è sposato.
Il mio telefono squilla e scopro essere mia madre.
《Ciao mamma. Come stai?》guardo fuori dal finestrino.
《Bene tesoro. Ho visto solo ora la chiamata di pranzo. È successo qualcosa?》
《No, avevo tanto tempo e ho pensato di chiamarti.》

Walk With MeWhere stories live. Discover now