11.Io sarei solo un mucchietto di cenere

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Sono le otto e mezza di sera, io ho finito di cenare da circa dieci minuti e ora sono al telefono con la mia migliore amica mentre preparo lo zaino per domani.
《Mi ha dato un bacio sulla guancia e fine della storia.》concludo il mio racconto.
《Ma fine dove? Io ci vedo un inizio!》già me la immagino che si muove per la sua stanza senza trovare pace《Ricapitoliamo.》si calma《Ti ha portata a pranzo per capire cosa ti era preso ieri,》annuisco anche se non può vedermi《durante il pranzo ha continuato ad insistere sul fatto che avrebbe tanto voluto conoscerti meglio e che quella non era una presa in giro.》
《Esattamente.》mormoro.
《Però tu, come al solito, hai preferito vedere la parte vuota del bicchiere perciò gli hai fatto notare che tu non eri il suo tipo di ragazza e gli hai anche mostrato una bomba di ragazza.》dal suo tono di voce capisco che vorrebbe prendermi a schiaffi ma non ribatto《Lui ha ammesso sinceramente che quella ragazza se la scoperebbe pure, ma solo per una volta.》
《Sì, in pratica ha detto così.》chiudo lo zaino.
《Però ha aggiunto che il suo viso lo aveva già dimenticato e che solo poche facce gli rimanevano impresse dal primo sguardo.》percepisco il suo sorriso che mi fa alzare gli occhi al cielo《Ciò significa, cara Jessica Decker, che tu sei rimasta impressa nella testa di Charlie sin dal primo incontro. Per deduzione si arriva ad affermare che a lui piaci!》conclude contenta.
《Ora dimmi cosa c'è tra te e Jackson. Erano questi i patti.》decido di non commentare nessuna delle sue ultime affermazioni.
《Io non lo so cosa ci sia tra me e Jack, ma lui mi piace tanto Jess. Jackson mi piace moltissimo e adoro la sua presenza. Mi fa stare bene.》percepisco il suo sorriso attraverso il telefono《Sembra che anche lui si trovi bene con me, ma non so se è davvero così.》
《Se tu hai dei dubbi con Jackson io cosa dovrei fare con Charlie?》le domando. Tra loro due è chiara l'affinità mentre tra me e Charlie sembra tutto molto incerto, un gioco.
《Tu sei mille volte più drammatica di me.》mi accusa.
《Ma non è vero! E poi si vede lontano un miglio che Byron è interessato e che non sta giocando.》dico convinta《Ora ti lascio Olivia. Devo ancora lavarmi.》
《Ok Jess. Allora a domani.》
《A domani.》stacco la chiamata andando verso il mio armadio per prendere intimo, pigiama ed i vestiti per domani.
Quando mi corico nel letto, dopo essermi fatta una doccia calda, il mio pensiero comincia a ripercorrere tutto il pranzo con Charlie ed un sorriso mi si imprime sulle labbra mentre il telefono emette il suono di una notifica.

Da Charlie
Oggi è stato bello, mi sono sentito bene
A Charlie
Sì è stato bello
Da Charlie
Jessica, mi chiedevo se ti andasse che ti accompagnassi a scuola domani. 
Da Charlie
Sai, già che passo da quelle parti potrei darti un passaggio. Mi farebbe piacere accompagnarti :)
A Charlie
Non vorrei darti fastidio
Da Charlie
Non daresti alcun fastidio, anzi il contrario. Mi piace stare in tua compagnia
A Charlie
Allora va bene, accetto l'invito :) Buonanotte Charlie♡
Da Charlie
Buonanotte Jessy♡

E mi sento terribilmente stupida a sorridere così ampiamente davanti ad uno schermo, ma non riesco a trattenermi. È più forte di me.

••••


《Io vado. Buona giornata.》lascio un bacio sulla guancia di ognuno dei miei genitori prima di uscire di casa.
《Buona giornata tesoro!》mamma mi sorride e papà aggiunge di stare attenta.
Salgo in ascensore e scelgo di andare nel parcheggio dove Charlie mi aspetta. Difatti quando le porte dell'ascensore si spalancano noto il suv del ragazzo parcheggiato poco più lontano con il motore acceso.
《Buongiorno Jessy.》Charlie mi sorride ampiamente quando salgo in macchina.
《Giorno Charlie.》lo abbraccio inalando il suo profumo. È buono, un mix tra Calvin Klein One ed il suo odore naturale mascherato poco dal bagnoschiuma.
《Hai cambiato profumo.》mormora mentre mi sistemo sul sedile allontanandomi così da lui.
Resto di stucco: si è accorto che ho cambiato profumo.
Sorrido e annuisco ma il sorriso si spegne quando ricordo che non è il primo a notare il mio profumo.
《Sì ho deciso di cambiare oggi.》guardo la strada davanti a noi.

"Hai davvero un buon profumo Jessica." mi sussurrò Peter una volta, ai tempi in cui sembrava provarci con me. Aveva affondato il naso nei mio collo mentre mi stringeva tra le braccia come se fossi qualcosa di più che una semplice amica. Ed io a mia volta avevo inspirato a pieni polmoni il suo profumo ben impresso nel tessuto grigio della felpa che indossava.
Mi sono sentita così bene quella volta...mi sono sentita protetta e voluta ma era tutta una presa in giro.
《Jessy, che hai?》Charlie mette una mano sulla mia ed io sobbalzo.
《Scusami, non ti stavo minimamente ascoltando.》sospiro《Sono pessima.》
《Non è vero, non lo sei. Stavi pensando a qualcosa.》mi accorgo che l'auto è ferma ad un semaforo.
《Sì, ma non è importante.》gli sorrido.
《Farò finta di crederci.  Dicevo che questo profumo ti sta davvero bene. È un Armani Code?》il semaforo diventa verde e lui parte.
《Come fai a saperlo?》lo guardo stupita.
《Esperienza.》mormora stringendo forte le dita attorno al volante.
Esperienza? Con le ragazze, immagino. In fondo lui stesso si è presentato come "il ragazzo più popolare della scuola" e questo prevede tante belle ragazze attorno, o almeno così è per Peter.
《Hai il naso di un segugio allora.》lo prendo in giro per togliergli quell'aura di tristezza mista a rabbia che lo ha avvolto improvvisamente.
《Se è un segugio da quattro soldi allora hai ragione.》si rilassa《Non fai mai domande.》rallenta entrando nel cortile della scuola.
《Ne faccio abbastanza in classe. Se rompessi le scatole anche fuori da scuola penso che mi metterebbero in isolamento.》scherzo《Si capisce che non hai voglia di parlare e poi ci conosciamo ancora troppo poco per poter confidare i nostri problemi. È normale avere un ritegno.》ci guardiamo negli occhi ed io sento le farfalle sbattere freneticamente le ali. Dio, ho tutto sottosopra.
《Posso fare una deduzione?》i suoi occhi guardano alle mie spalle e le farfalle si placano.
《S...sì.》balbetto ancora scossa dal mio tumulto interiore. Il cuore rallenta di battiti, il respiro torna normale e la temperatura corporea si stabilizza《Vediamo se ci azzecchi.》
《Il figo della scuola non è totalmente fedele alla sua ragazza, vero? Spesso ti guarda come se ti volesse.》i suoi occhi azzurri non esprimono nulla come la sua voce. Però a me sembra che si tradisca nel momento in cui pronuncia la seconda frase come un'affermazione invece che come una domanda.
《Si sa che lui l'ha tradita con altre e la cosa è reciproca...non capisco però che c'entro io.》cerco di mascherare l'imbarazzo.
《Dimmi se ho ragione o no.》
《Sembra di sì a volte.》ammetto abbassando lo sguardo《Sembra solo perché in realtà non è affatto così.》i miei occhi castani tornano a guardare quelli azzurri di Charlie, i suoi capelli corvini, le sue labbra carnose, i suoi lineamenti perfetti.
《Perché se uno sguardo potesse incenerire io sarei solo un mucchietto insignificante di cenere.》incurva un angolo della bocca verso l'alto《Ciao Jessica.》torna a guardare avanti, cambiando improvvisamente umore.
《Ciao Charlie. Grazie del passaggio e buona giornata.》appoggio le mie labbra a qualche centimetro dall'angolo della sua bocca prima di scendere dall' Audi Q7.
Poco distante dall'auto noto Rivera che mi fissa e che prima osservava me e Charlie. Mi allontano da entrambi andando verso l'entrata della scuola dove trovo Jackson e Olivia a chiacchierare.
《Jess, dimmi che Charlie ti ha portata a scuola.》la sua espressione è sognante.
《Lo ha fatto.》risponde una voce maschile alle mie spalle《Ciao bro.》Peter e Jackson si scambiano il loro solito saluto.
《Non lo avevo chiesto a te.》ribatte Olivia. Se vuole mettersi con Jackson deve prima evitare di scannarsi sempre con Rivera. In fondo il ragazzo è il miglior amico di Byron.
《Il barista dunque si chiama Charlie...》Peter mi guarda negli occhi ed io annuisco《Non parli Jessica? Charlie ti ha mangiato le parole?》domanda ironicamente.
《Non voglio rovinarmi il buon umore.》replico.
《E io te lo rovino? Se mi rispondi rovini il buon umore?》siamo occhi contro occhi. I suoi occhi scuri contro i miei in una battaglia che non ha senso di esistere, una battaglia in cui lui cerca di tirare fuori i miei sentimenti e farmi riacquistare la dolcezza che mi contraddistingue. Ma ormai non funziona. Quei sentimenti si sono anestetizzati da qualcosa di più forte.
《È inutile che lanci quello sguardo.》non mi suscita nient'altro se non confusione e rabbia verso di lui e verso me stessa《Non funziona.》lo informo. Ormai l'unico sguardo che porta tumulto in me è quello di Charlie ed in parte questo mi rallegra.
Chissà però se anche per lui questo è solo un gioco come lo è stato per il ragazzo che ora si sta allontanando da me per andare dalla propria ragazza.
《Hai fatto la cosa giusta.》Jackson mette una mano sulla mia spalla《Ottiene tutto sempre troppo facilmente.》mi sorride.
《Non otterrà più nulla da me d'ora in poi. Se gli darò qualcosa non sarà per un qualche sentimento che nutro per lui ma per semplice spirito collaborativo.》decido di fare un patto con me stessa che rispetterò. Voglio farlo prima di tutto per me e poi per lui o qualsiasi altra persona al mondo.

Walk With MeWhere stories live. Discover now