66.Disastro totale

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Charlie dorme tranquillo al mio fianco, le ciglia lunghe abbassate, le labbra socchiuse, i lineamenti rilassati, i capelli arruffati, una mano che sfiora la mia. È cosi bello da sembrare un sogno.
I miei occhi si concentrano poi sulla vetrata che mostra la città. Non so fperché ma non riesco a dormire. Ci sto provando da ore ma ogni volta che sto per addormentarmi mi sveglio di colpo, con la sensazione di essere caduta nel vuoto.
Mi alzo lentamente dal letto, cercando di non svegliare Charlie, afferro il mio intimo e la sua maglietta ed esco dalla sua stanza. Passo prima in bagno dove mi copro, poi vado in cucina per prepararmi un po' di latte caldo che spero mi faccia dormire.
Apro il frigo, prendo la bottiglia di latte, verso il continuo in un pentolino e accendo il fuoco, aspettando che il liquido si riscaldi. Quando questo è abbastanza caldo, lo verso in una tazza.
《Sei qui.》sobbalzo per lo spavento《Non sei scappata via.》Charlie mi abbraccia da dietro.
《Certo che sono qui. Dove altro dovrei essere piccolo?》prendo la tazza tra le mani e bevo un po' di latte mentre lo guardo negli occhi.
《Il letto era vuoto, la luce del bagno spenta...》mi accarezza il viso《Perché sei sveglia? Non riesci a prendere sonno?》
《No, non ci riesco.》bevo un altro po'《Ogni volta che sono sul punto di addormentarmi ho la sensazione di cadere nel vuoto ed un secondo dopo sono di nuovo completamente sveglia.》
《Jeesy, perché non mi hai svegliato?》posa una mano sotto la maglietta che indosso, accarezzandomi la base della schiena e riempiendomi di piacevoli brividi.
《Perché dormivi tranquillo, eri rilassato e non avevi questa ruga di preoccupazione qui.》sfioro la fronte con le dita dopo aver posato la tazza vuota nel lavandino.
《La prossima volta svegliami, d'accordo?》mi solleva da terra ed io circondo il suo collo con le braccia.
《Va bene. E ti ricordo che so camminare.》
《E io ti ricordo che mi fa piacere tenerti in braccio, soprattutto quando indossi le mie cose e sotto non hai nulla.》sorride malizioso ed io sbuffo infastidita《Non mettete il broncio.》mi appoggia sul materasso《Sei più bella quando sorridi.》mi bacia dolcemente sfilandomi le mutandine.
《Charlie, che fai?!》lo allontano dalle mie labbra per poter parlare.
《Ti metto a letto, ovviamente.》mi toglie anche la maglietta ed io tento di coprirmi《Poi voglio che tu ti senta a tuo agio con il tuo corpo e non mi viene nient'altro in mente se non farti stare a letto nuda quando stiamo assieme.》mi toglie il lenzuolo dalle mani《Quando facciamo l'amore ti dà fastidio che io veda il tuo corpo?》anche lui si toglie i boxer e si mette al mio fianco nel letto.
《Be', no. In realtà non ho il tempo materiale per pensarci.》sospiro guardando il soffitto.
《Che ne dici di metterti su un fianco? Così ti posso guardare negli occhi.》propone dolcemente ed io accetto《Dunque, se io ti dessi il tempo materiale per pensarci, tu ti sentiresti a disagio?》tiene la testa sollevata grazie all'aiuto del braccio puntato sul gomito.
《Probabilmente sì.》rispondo sinceramente.
《Ora dunque sei a disagio con me.》annuisco《Capisco.》
《Vorrei non esserlo ma...non ce la faccio.》mi scuso imbarazzata.
《Non è un problema.》
《Mi sa di bugia.》mormoro.
《E quando ti tocco? Ti dà fastidio?》mi posa una mano sul fianco e lo accarezza dolcemente, senza mai distogliere gli occhi dai miei.
《No, non mi dà fastidio.》ammetto avvicinandomi a lui《Ora possiamo smettere di parlarne? È imbarazzante.》passo le dita sulle sue braccia.
《Se fossimo vestiti sarebbe altrettanto imbarazzante?》domanda ancora.
《Immagino di sì Charlie.》e dalla mia voce probabilmente si capisce che vorrei che il discorso finisse qui.
《Va bene.》si arrende《Ora vieni qui che ti faccio addormentare.》quando mi avvolge tra le sue braccia, entrambi ci rilassiamo di colpo《Ora rilassati. Ci sono io con te.》sussurra accarezzandomi i capelli e la schiena《Cammino con te e non ti lascio cadere, promesso.》
《Ed io non lascio te.》poso un dolce bacio sul suo petto prima di addormentarmi tranquilla.

••••

Mugolo nel sonno, sentendo qualcosa di umido appoggiarsi al mio collo e scendere lentamente sulla spalla e sulla schiena.
《Sveglia piccola. La colazione è pronta.》apro lentamente gli occhi trovandomi davanti la bellissima vista della città di Seattle mentre due mani mi scorrono sul ventre《Sono dietro di te.》capisco che la presenza umida era quella delle labbra di Charlie che continuano a baciarmi indisturbate.
《Ciao.》sussurro intrecciando una mano alla sua posata sulla pancia《Mi fai girare così ti vedo?》
《D'accordo.》sussurra al mio orecchio girandomi verso di lui《Buongiorno.》mi sorride dolcemente.
《Giorno amore.》lo bacio《Sbaglio o hai parlato di colazione?》sentendo la mia domanda Charlie scoppia a ridere.
《Hai sentito bene.》mi fa alzare a sedere e mi sistema dei cuscini dietro la schiena《E copriti o la mia colazione sarai tu.》mi lancia la sua maglietta ed io la indosso velocemente, cercando di non mostrare tutto il rossore in viso.
《Sei un idiota!》
《Ma sono carino con te.》mi mette un vassoio sulle cosce《E ti ho preparato la colazione.》
《E perché sei così carino con me?》prendo la tazza di cioccolata calda e mordo un biscotto al cacao.
《Perché mi piaci tanto.》afferra la tazza su cui c'è scritto il suo nome e beve del caffè prima di prendere il piatto con uova strapazzate e bacon《Se mia madre mi vedesse mangiare a letto mi farebbe fuori.》mormora prima di portarsi una forchetta di uovo alla bocca.
《Penso che sia colpa mia. E grazie per la colazione a letto.》
《Ho sempre voluto fare colazione a letto e tu sei l'occasione perfetta.》mi sorride《Ho pensato che gradissi qualcosa di dolce a colazione, ma se mi sbaglio ti preparo subito altro.》è già pronto ad alzarsi, ma io lo fermo.
《Mi va benissimo così. E poi amo mangiare dolce a colazione.》
《Hai mai provato il salato?》
《No, ma non penso che riuscirei a reggerlo.》mi appoggio a lui, alla sua pelle calda e profumata. Non so cosa darei per svegliarmi sempre con lui al mio fianco la mattina.
《Dopo facciamo la doccia insieme?》domanda speranzoso.
《Meglio di no.》taglio corto prima di portarmi la tazza alle labbra.
《Posso almeno sapere perché?》domanda.
《Non capiresti.》
《Che ne sai?》sfiora la mia mano《So che non è l'imbarazzo di essere nudi nella doccia. In fondo è normale farsi la doccia nudi.》lo guardo《O non è normale e io sono l'unico pazzo a farla nudo?》la mia risata riempie la stanza e la sua si aggiunge subito dopo《Dimmi cosa c'è e rispondi alla mia domanda.》
《Normalmente la doccia si fa senza vestiti.》concordo e lui sospira, mormorando un "che solievo" che mi fa ridere ancora《È una questione di spazio vitale.》notando il suo sguardo perplesso, continuo《Io mi sento a mio agio quando ho lo spazio di muovermi ed il fatto di stare sotto la doccia con un altra persona in uno spazio stretto e dal pavimento bagnato mi mette ansia.》
《Perdonami piccola, ma io continuo a non capire.》mi osserva finire la mia colazione.
《Perché non sei spaventato dagli spazi pieni di gente, non ti passa per la testa di pensare "devo evitare gli altri sennò ho grosse probabilità di trovarmi con il sedere per terra", non vedi il grosso pericolo di non avere abbastanza spazio per muoverti sulla superficie bagnata della doccia.》alzo lo sguardo sul suo viso: gli occhi azzurri sono scuri, il volto mostra preoccupazione e dispiacere《Non guardarmi così, ti prego.》sussurro.
《Non avevo idea che tu potessi sentirti così.》si scusa, attirandomi al suo petto《Ti lascio fare la doccia da sola, non c'è problema.》
《Perdonami.》
《Sono io a dovermi scusare Jessica. Sono stato inappropriato.》si alza dal letto《Io non ne avevo la più pallida idea.》
《Nessun problema, davvero.》lo tranquillizzo《Prometto che la prossima volta faremo un tentativo.》lo abbraccio da dietro, lasciando un bacio sulla sua spalla.
《In bagno trovi tutto ciò che ti serve, compreso il mio accappatoio.》
《Devo stirare i vestiti prima.》mi stacco da lui, ma vengo subito trattenuta.
《Ci penso io. Vai a fare la doccia.》
《So stirare anche da sola.》gli faccio presente.
《Lo immagino, ma così ottimizziamo i tempi.》mi bacia la fronte《Ora vai.》mi spinge fuori dalla stanza.
《Ma devo prendere..》
《L'intimo?》annuisco《Te lo porto io. Entra sotto la doccia.》
《Solo per questa volta.》dico prima di chiudermi in bagno, aprire l'acqua, togliermi la maglietta e infilarmi sotto il getto caldo.
Dopo un po' sento la porta aprirsi e punto lo sguardo in quella direzione.
《Fai come se non ci fossi.》Charlie si appoggia al lavandino, incrociando le braccia al petto.
《Ho finito.》chiudo l'acqua dopo essermi tolta gli ultimi residui di sapone《Mi passi..?》non finisco di dirlo che Charlie è già con l'accappatoio tra le mani《Grazie.》esco dalla doccia, lascio che mi metta l'accappatoio.
《Sei bella bagnata come un pulcino.》tira su il cappuccio e comincia a tamponare delicatamente per asciugarmi un po' i capelli《Ora asciughiamo anche i piedi.》si abbassa ai miei piedi e con un asciugamano mi tampona i piedi.
《Grazie amore.》lo guardo con gli occhi lucidi.
《Devi abituarti ad essere trattata così. Devi essere esigente, perché tu ti meriti il meglio.》si alza in piedi《Non sminuirti davanti a nessuno, uomo o donna che sia.》mi guarda negli occhi.
《Anche tu devi farti trattare come meriti.》gli accarezzo una guancia leggermente ispida mentre i vapori della doccia cominciano a sparire.
《Allora perché non mi hai ancora preso a bastonate?》sorride.
《Perché non te le meriti.》rispondo《E non lo hai ancora capito.》
《Saprai convincermi Decker, ne sono certo.》comincia a spogliarsi ed io esco dal bagno per lasciare che si faccia la doccia tranquillo.

Walk With MeWhere stories live. Discover now