4.Deduzioni del venerdì sera

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Venerdì. Oggi è venerdì ed io andrò al Havana per rivendere Charlie nonostante io creda che lui abbia detto quelle parole per gentilezza.
《Te l'ho detto che li avrei convinti.》Olivia cerca dei vestiti nel suo armadio ed io la osservo in silenzio《Come mai così silenziosa?》si gira a guardarmi.
《Jackson viene con te?》domando e lei annuisce《Che tu sappia, ci sarà anche Peter?》chiudo gli occhi per un secondo, pronta a sentire un rimprovero. Ciò però non avviene.
《Penso di sì Jessica.》si siede sul suo letto accanto a me《Io davvero non capisco perché ti preoccupi tanto di lui. Sul serio, sembra che ci sia stato effettivamente qualcosa.》
《Per me sì, per lui ho qualche dubbio.》sospiro, consapevole di non averle raccontato ogni dettaglio della vicenda ma l'ho fatto per il bene di tutti《Ma ormai è passato, giusto?》sorrido cercando di non pensare a tutte le parole buttate all'aria, a tutti i miei castelli di carte caduti in un soffio, ai miei sogni e alle mie speranze spezzate.《Giusto Jess.》Olivia si alza dal letto e torna a guardare nel suo armadio《Che dici di indossare una gonna stasera?》
《No. Poi sembra che mi sia preparata apposta per vederlo.》
《Hai ragione. Poi si monta la testa.》concorda con me《Jeans nero e...》mi lancia un paio di jeans per poi frugare nell'armadio《questa maglietta a maniche corte.》mi lancia una maglietta nera che ha dei particolari riflessi blu elettrico e bianchi《Su, indossali!》mi intima la mia amica ed io mi spoglio, indossando gli abiti scelti da lei《Ora dobbiamo pensare al trucco.》
《No.》
《Ti prego!》
《Ho detto no Olivia.》
《Per favore...》congiunge le mani in segno di preghiera《Jess.》
《Non esagerare.》mormoro e la mora prende subito i suoi trucchi per rendermi più carina.
《Metterò un ombretto chiaro, del mascara e un po' di blush per dare colorito alle guance e anche per risultare la forma del tuo viso.》comincia a spiegare《Va bene?》
《Sì.》annuisco. Per me parla cinese e lo sa, ma non commenta la mia quasi totale ignoranza in materia di trucco.
L'unica cosa che so applicare bene è il rossetto, ma anche il lucidalabbra. Tutto il resto è una grande nebulosa.
《Ora mettiamo il rossetto e abbiamo finito!》prende un rossetto il cui colore è simile a quello delle mie labbra e lo applica con attenzione.
《Grazie.》
《Non è solo la possibilità di incontrare Peter che ti spaventa, vero?》anche lei si cambia, indossando un pantaloncino in jeans ed una maglietta.
《E se Charlie avesse detto quelle parole solo per gentilezza?》do voce al mio dubbio.
《Non credo, ma andiamo lì a scoprirlo. O vuoi tirarti indietro?》
《No, non mi tiro indietro.》indosso le mie Adidas mentre Olivia si trucca《Ma sai che potrei avere ragione, vero?》
《Come potresti avere torto.》mi fa notare《Cinquanta e cinquanta. Io punto sul suo interesse nei tuoi confronti, tanto so che a te piace.》
《In realtà non mi piace così tanto.》mormoro.
《Preferisci Rivera?》si mette i tacchi《Pensavo te lo fossi tolto dalla testa.》alza gli occhi al cielo infastidita. Dire che lo odia è poco. Secondo lei è solo un gran pezzo di sterco che ama usare le povere ragazze come me.
《Questo Charlie neanche lo conosco! Potrebbe essere chiunque e qualsiasi cosa!》le faccio notare.
《È solo un bel ragazzo. È alto, muscoloso al punto giusto, capelli scuri, occhi azzurri, gentile, con un bel sorriso.》
《O è un serial killer.》
《O uno spogliarellista. La cosa non mi dispiacerebbe.》ridacchia ed io alzo gli occhi al cielo divertita.
《Sei proprio scema.》prendo il mio telefono e lo metto nella tasca posteriore dei pantaloni, uscendo dall'appartamento della famiglia Young, a tre isolati da casa mia.
《Mi vuoi bene anche per questo.》Olivia chiama l'ascensore che dal quanto piano ci porta nei parcheggi《E ora andiamo dal principe.》

••••

Mezz'ora dopo siamo davanti all'entrata del Havana. L'insegna luminosa con il nome del locale posta sopra la portata d'entrata emana un'aura rossa, un grosso omone di colore si assicura che la gente rispetti la fila e che non ci siano faide tra i presenti. Non è solo, ci sono vari ragazzi sempre molto alti e muscolosi su tutto il perimetro del locale ed io mi chiedo se Charlie sia uno di loro. In fondo è uno molto alto e sicuramente supera il metro e ottanta.
《Signorine, prego entrate. Il signor Scott vi stava aspettando da parecchi giorni.》il gigante all'entrata si avvicina a noi, facendoci superare tutta la fila.
Lo ringraziamo per poi mettere piede nel locale.
《Il signor Scott ti aspetta da parecchi giorni.》Olivia mi regala un sorriso mente attraversiamo un corridoio non molto lungo, al cui termine si trova una porta che noi apriamo.
E tutti i nostri sensi vengono investiti: la musica a palla, le luci colorate e l'odore di alcol mischiato a profumi costosi e sudore.
Olivia cerca Jackson con lo sguardo, ma le è difficile individuarlo tra le centinaia di persone che ballano in pista.
《Ho visto Charlie.》richiamo l'attenzione della mia amica indicando con un cenno del capo il bancone.
《Non è uno spogliarellista, ma i baristi non sono male.》scherza.
《Smettila!》comincio a farmi spazio tra i corpi, ignorando le scene scandalose che i miei occhi vedono: chi si struscia sul corpo altrui, chi limona, chi si tocca in modo poco casto.
Ci sediamo davanti al bancone mentre Charlie ci volge le spalle.
《Una cola ed una coca cola zero.》ordino al barista che si gira di scatto verso di me, come colto con le mani nel sacco.
《Jessica.》i suoi occhi scorrono sulla mia figura《Non mi aspettavo di rivederti, cioè rivedervi.》nota anche la presenza della mia amica《Vi porto subito da bere.》sorride guardandomi per poi andare verso il frigo.
《Ed ecco dimostrato che voleva vederti.》Olivia mi sorride.
《Non ha dimostrato nulla.》sussurro.
《Olivia, Jessica!》ci voltiamo sentendo una voce familiare, la voce di Byron.
《Ciao Jess.》accanto a lui si trova Rivera in persona.
《Ciao.》salutiamo io e la mia amica in coro, lei con più entusiasmo di me. Poi io mi volto verso il bancone mentre Olivia abbraccia Jackson.
《Ecco a voi ragazze.》Charlie mette le nostre bibite sul bancone.
《Grazie Charlie.》prendo la mia cola senza zucchero e lo guardo mentre mette in ordine il bancone.
《Noi andiamo a ballare.》Olivia si stringe al braccio di Jackson ed io annuisco semplicemente mentre Peter si siede al mio fianco.
《Un Black Russian.》ordina al barista per poi rivolgere la sua attenzione a me《Come stai Jessica?》
《Bene. Tu?》gioco con la cannuccia nera nel mio bicchiere.
《Bene, grazie.》ed è in questi momenti che capisco chi mi ascolta davvero, chi cerca di capirmi davvero e chi invece finge. Magari lo fa inconsapevolmente o per uno scopo preciso, quando ci sono dei sentimenti in mezzo non riesco mai a capirlo, ma penso che ormai non mi interessi più o almeno lo spero.
《Stai davvero bene questa sera.》Peter sfiora la mia mano con la sua, ma io la allontano.
《Grazie.》sorrido falsamente.
《Cos'è cambiato rispetto a giugno?》domanda mentre io sorseggio il mio succo.
《Che io mi sono stufata.》rispondo《Voglio vedere cosa succede se cambio le carte in tavola.》
《Che cosa intendi dire Jess?》i suoi occhi finiscono nei miei.
《Lo capirai da solo.》mi alzo dalla sedia e tiro fuori dei soldi《Grazie Charlie.》
《Non pensarci neanche Jessica. Offro io.》il ragazzo si passa una mano tra i capelli scuri e mi sorride.
《Ho fatto qualcosa di sbagliato?》è Rivera a parlare.
《Vedi un po' tu.》
《Ho capito: mi tolgo dalle palle. Ciao Jess.》Peter si alza, allontanandosi con il suo drink.
《Posso fare una deduzione prima che tu vada?》Charlie mi ferma.
《Sentiamo.》torno a sedermi.
《Lui fa il liceo, è il capitano della squadra della scuola ed è il più gettonato tra tutti i ragazzi.》mentre parla prepara dei drink alcolici《Correggimi se sbaglio.》i suoi occhi azzurri finiscono nei miei dopo qualche secondo di silenzio tra noi.
《Posso farti una domanda?》lo guardo mentre gioca con gli strumenti del mestiere.
《Tutte quelle che vuoi, ma ad una condizione.》si sporge con il busto verso di me, i suoi occhi chiari nei miei, le sue labbra carnose distese in un sorriso mozzafiato.
《Allora mi tengo la mia domanda. Le vostre condizioni contrattuali non sono mai vantaggiose.》mi alzo ma lui mi ferma. Una marea di brividi ancora una volta.
《Prima ascolta la condizione e poi decidi. Dai, non hai nulla da perdere.》tenta di persuadermi. In fondo ha ragione, non perdo nulla. Gli faccio cenno di continuare《Rispondo a tutte le tue domande se tu rispondi ad una mia domanda.》
《Ok, ci sto.》accetto senza pensarci troppo.
È vero, mamma e papà mi hanno insegnato a non dare retta a sconosciuti, non rispondere alle loro domande o non arrivare a patti ma mi sono un po' rotta di stare a queste loro regole.
Charlie sembra un bravo ragazzo, è un bravo ragazzo. Poi lo trovo carino, molto carino ed è gentile. Mi piace come persona, solo come persona.
C'è una differenza tra il piacere come persona e piacere come ragazzo. Se qualcuno mi piace come persona lo vedo come amico e non necessariamente come qualcosa di più. Se invece mi piace come ragazzo non lo vedo solo come amico, ma potrei vederlo anche come qualcosa di più.
Non è il caso di Charlie però. Charlie mi piace solamente come persona.

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Ciao a tutti! Come state?
Come vi sembra la storia fino ad ora? Vi sta piacendo?
Mi auguro tanto di sì e vorrei tanto sapere cosa ne pensate. Fatemi sapere! Al prossimo capitolo😘

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