39.Era da tanto che non mi divertivo così

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《Non lo so. È presto per dirlo.》sono certa di aver incontrato te, e tu mi rendi felice Charlie Scott《Tu?》
《Come te.》continua a guidare《È presto per dirlo.》prende la mia mano e la stringe nella sua, donandomi quella sensazione di sicurezza che soltanto lui riesce ad infondermi. Nonostante il cuore galoppi veloce nel petto, le mani inizino a sudare leggermente ed il mio respiro si deregolatizzi io mi sento al sicuro《Ecco cosa non capisco di te, Jessy.》il ragazzo rompe nuovamente il silenzio mentre parcheggia davanti ad una caffetteria《Hai così tanta fiducia nel futuro, metti tutte le tue speranze in questo futuro e poi hai una così bassa considerazione di te che...che ti contraddici.》
《Perché dobbiamo sempre arrivare a parlare di me? Perché non possiamo avere conversazioni normali? Sembra che tu mi stia psicoanalizzando, Charlie.》scendo dall'auto《Io con te questo gioco non lo faccio. Non insisto mai sui tuoi problemi.》insieme ci avviamo all'entrata《Non ti chiedo mai perché hai lasciato New York, perché hai rifiutato la Harvard, perché hai un rapporto non proprio bello con i tuoi.》mi blocca per un polso prima che possa mettere la mano sulla maniglia della porta e mi strattona leggermente per farmi finire contro il suo petto《Non ti faccio domande non perché non voglia sapere nulla di te, ma perché so che soffri nel dovermi dare risposte.》i suoi occhi che prima erano scuri come un mare in tempesta, tornano lentamente limpidi.
《Io vorrei darti tutte queste risposte. Lo giuro piccola, lo vorrei tanto ma...non voglio rinunciare a questo per colpa di ciò che sono.》i suoi occhi celesti cercano i miei.
《Non ti perdi granché se rinunci a me.》mormoro.
《Quante cazzate riesci a sparare a volte...》sospira con le labbra vicine alle mie《Voglio solo che tu ti senta bene.》mi accarezza una guancia, il palmo scende sul collo, le dita percorrono la clavicola e la carezza si ferma sulla spalla.
《Allora non parliamo più di me, ma di qualsiasi altra cosa.》circondo la sua vita con le braccia.
《Ok.》sorride prima di fondere le nostre labbra e baciarmi con quel 'di più' che tanto amo. Le sue braccia a proteggermi, il suo petto premuto contro il mio per farmi sentire i battiti del suo cuore ed il suo profumo ad avvolgermi creano una bolla in cui esistiamo solo io e lui, solo noi.
《Andiamo a prendere questo caffè piccolo?》sorrido con le labbra ancora vicinissime alle sue.
《Dopo di te piccola.》il suo abbraccio si scioglie.

••••

Sono ore che siamo seduti uno di fronte all'altro davanti ad una tazza di caffè accompagnata da biscotti e pasticcini e parliamo.
Charlie mi racconta di alcune gare di nuoto, di aneddoti divertenti su lui e Samuel e quello che sta studiando all'università.
Dai suoi racconti scopro che lui e Samuel sono praticamente cresciuti assieme, condividendo tutto. Hanno frequentato le stesse scuole ed insieme rendevano la vita un inferno ai professori, finendo svariate volte in presidenza.
L'unica cosa che non hanno condiviso è stata la passione per il nuoto. Passione che illumina gli occhi di Charlie in una maniera pazzesca e che dà uno scopo alla sua esistenza.
Io, da canto mio, racconto alcuni bei ricordi che ho con i miei e con Olivia, ma anche con la dottoressa Honey e le altre fisioterapiste del reparto.
《Nonostante tutto è stato un periodo felice.》mormora Charlie alla fine del mio racconto.
《Sì.》
《Non ne sei convinta.》gioca con la mia mano.
《C'era anche una parte brutta, ma non ho voglia di ripensarci. In fondo, tutto ciò che ho dovuto fare l'ho fatto per il mio bene.》sottraggo la mano per prendere un altro pasticcino《Però tu hai una vita molto più interessante e piena della mia.》riporto l'attenzione su di lui.
《La tua però è più vera.》lo guardo senza capire《Intendo dire per la famiglia, le amicizie e i ragazzi.》
《Non ho parlato di ragazzi. Non ce ne sono stati.》ribatto.
《Il liceale? Il biondo del Havana?》mi fa notare《E chissà quanti altri che neanche hai preso in considerazione...comunque, hai mai pensato che uno di questi elementi fosse falso? Che in realtà avessero uno scopo? Che desiderassero qualcosa da te?》
《Sì, l'ho pensato.》rispondo di getto《Tu?》
《Anch'io.》sospira《Soprattutto per gli amici e le ragazze. Tutti volevano essere associati al mio nome e ai miei soldi.》mi guarda fisso negli occhi come per cercare di capire se io ho lo stesso obbiettivo e questo mi ferisce profondamente, ma lo maschero.
《Non tutti. Pensa ad esempio al tuo migliore amico.》o a me che non so nulla di te, non so cosa il tuo nome si porti dietro e sinceramente non mi importa.
《E tu Jessy? Tu dove ti inserisci?》
《Se non lo sai tu...》distolgo lo sguardo da quei due pozzi azzurri《Se pensi che voglia approfittarmi in qualche modo di te, significa che non hai capito proprio niente di me.》gli lancio uno sguardo arrabbiato《E poi, io non so cosa il tuo nome si porti dietro. D'accordo? Non lo so e se tu non me lo dirai io non lo scoprirò.》
《Scusa Jessica. Non volevo offenderti.》abbassa lo sguardo, sinceramente pentito.
《Tranquillo, lo capisco.》mormoro. In realtà non capisco proprio ma non posso fargliene una colpa.
Sto cominciando a capire che veniamo da due mondi completamente diversi e che, per quanto ci sforzeremo, non potremo mai capire certi problemi dell'altro.
《So che non ti prenderesti mai gioco di me solo per raggiungere un qualche obiettivo.》guarda l'orologio che tiene al polso《È ora di andare.》si alza.
《Ah sì? Ma mi sembra ancora presto.》dico guardando fuori. Ha cominciato a fare buio, ma non è ancora tardi.
《Non ti porto a casa.》mi prende per mano, mi fa alzare e mi mette la giacca sulle spalle《Ora andiamo a divertirci.》tenendomi per mano mi accompagna verso la sua Audi.
《Andiamo al Havana?》lo osservo mentre estrae le chiavi dalla tasca del jeans scuro.
《Vuoi andare lì?》mi guarda.
《Voglio andare dove vuoi tu.》sorrido sinceramente.
《Allora andiamo in un posto che non è l'Havana.》mi fa salire in macchina per poi fare il giro e posizionarsi al volante《Mi raccomando, se non ti piace quello a cui ho pensato, dimmelo e provvediamo subito a modificare i piani.》l'auto parte a tutto gas.
《Sono sicurissima che mi piacerà.》lascio un bacio sulla sua guancia liscia《Ti supplico, non pensare troppo.》sussurro al suo orecchio. Non voglio che tutto ciò che fa con me sia un piano per far sì che io non mi affatichi eccessivamente. Non voglio che si stanchi di uscire con me, che tutto ciò che fa lo veda come un obbligo.
《Neanche tu.》la sua mano si appoggia inaspettatamente sulla mia gamba ma io non mi irrigidisco《Ricorda che non sei un peso Jessy.》le sue dita risalgono lungo la gamba, dal ginocchio a metà della coscia, in una lenta carezza che stringe il mio stomaco in una morsa talmente stretta da disintegrarmelo. Sospiro《Non farlo.》la sua voce diventa roca mentre la pressione delle sue dita sulla mia gamba aumenta.
《Fare cosa?》alzo gli occhi sul suo viso perfetto.
《Sospirare in quel modo.》i suoi occhi finiscono nei miei per un istante nel quale io scorgo la stessa luce che ho visto ieri sera《Un altro ragazzo potrebbe interpretarlo in modo sbagliato.》tutto il sentimento sparisce dalla sua voce, le labbra si serrano in una linea dura e la mascella si contrae leggermente mentre gli occhi restano fissi sulla strada illimitata dalla luce del tramonto.
《E tu?》domando tornando a guardare  il sole tramontare davanti a noi. La luce è intensa, ma lo spettacolo di colori è bellissimo: l'azzurro del cielo che si mischia con i toni caldi del giallo e arancione.
《Io cosa?》la sua mano continua a scorrere lenta mentre chiudo gli occhi.
《Come lo interpreti.》
La mano si ferma sul mio ginocchio《Come tutti, ma al contrario loro io non ci proverò.》e il suo tocco sparisce dalla mia pelle《Non ti merito.》
Non ribatto. So che è inutile provarci.
Sembra la mia versione maschile: cocciuto come non so cosa, incredibilmente determinato e pronto a tutto per ottenere quello che vuole.
Dopo un tempo indeterminato il silenzio dell'abitacolo viene spezzato dalla voce di Charlie che mi avvisa dell'arrivo a destinazione.
《Ma siamo al parco divertimenti!》sorrido mentre le luci del luna park si riflettono nel mio sguardo.
《Questo significa che va bene?》sento lo sguardo del mio ragazzo sulla pelle.
《Assolutamente sì!》scendo dalla macchina seguita da lui《Andiamo.》lo prendo per mano e lo trascino verso l'entrata. Charlie scoppia a ridere mentre lo tiro per il braccio come una bambina piccola.
《La mia ragazzina.》mi circonda i fianchi con un braccio e mi bacia a stampo sulle labbra《Ecco come voglio vederti. Sorridente, sempre.》ci guardiamo negli occhi ed io nei suoi vedo uno strano luccichio mai visto fino ad ora in quei due occhi ipnotici.
《Charlie...》sussurro accarezzandogli il viso con la punta delle dita, come se avessi paura di rovinare quel viso perfetto.
《No Jessica.》si allontana di un passo da me《Non merito quello sguardo.》si passa una mano tra i capelli corvini, chiaramente frustrato.
《Penso che certe scelte debbano essere mie.》riprendo a camminare, ma senza di lui.
Perché non vuole che lo tratti così? Perché odia il mio sguardo? Perché odia lo sguardo che riservo solo a lui e a nessun altro?
Perché respinge il sentimento che mi brucia nel petto?
《Non voglio che capiti una catastrofe.》ci fermiamo davanti alla biglietteria e lui compra due biglietti.
《Che catastrofe?》domando una volta varcato l'ingresso.
《Che ti innamori di me.》risponde pacato.
E se lo fossi già, innamorata di te? Se quello che provo fosse amore?
《E pensi che io lo sia?》metto il biglietto nella tasca del jeans.
《No, ma è sempre meglio prevenire che curare.》
《Le famose parole da medico.》alzo gli occhi al cielo.
《Stronza.》mi prende per mano mentre io osservo le diverse attrazioni del parco《Non so amare Jessica. Ti ferirei di continuo, lo faccio sempre, e tu non lo meriti. Ti ho già detto che meriti un altro tipo di ragazzo.》
《La scelta dovrebbe stare a me.》gli faccio notare《Ricordi che tu stesso hai detto che sono io quella che decide?》lo guardo annuire《Beh, lasciamelo fare.》
《Hai ragione.》mi sorride, ma non c'è nulla di felice il quella espressione facciale《Posso decidere almeno su che giostra andare?》
《Questo penso di poterlo lasciar decidere a te.》sorrido divertita.
《In questo caso, andiamo.》mi trascina verso una delle innumerevoli attrazioni del parco: le montagne russe.

Walk With MeWhere stories live. Discover now