27.Campagna di Russia

2.7K 121 10
                                    

Subito dopo aver ricevuto il mio assenso, Charlie mi bacia con foga sulle labbra.
《Charlie.》metto una mano sul suo petto mentre le sue mani mi stringono la vita.
《Troppo affrettato?》domanda timoroso.
《No.》
《Troppa foga?》ritenta.
《Decisamente.》sorrido.
《Allora baciami come vorresti essere baciata.》mi guarda serio nel parcheggio buio e inanimato del ristorante《Solo se hai voglia di baciarmi, chiaramente.》si affretta a dire.
《Baciarti come vorrei essere baciata dici...》circondo il suo collo con le braccia《Il tuo bacio non mi è dispiaciuto.》
《Baciami piccola.》sembra quasi mi implori.
Mi sollevo leggermente sulle punte, tenendo saldamente la presa attorno al suo collo, e faccio unire le nostre labbra. Lo bacio con estrema dolcezza, bisogno, tenerezza e...e qualcosa di più che non saprei definire.
Non coinvolgo solo labbra ma anche la lingua che faccio scorrere timidamente sul suo labbro inferiore.
Charlie geme piano facendo risalire una mano dalla mia vita fino alle mie scapole mentre schiude le sue labbra accogliendo la mia lingua nella sua bocca.
Ed io sento uno strano brivido percorrermi, seguito da una sensazione di forte calore nel petto.
《Potrei baciarti così in eterno.》il suo respiro è ansante quando le nostre labbra si separano.
《Non è il miglior bacio che ti abbiano mai dato, ma..》abbasso lo sguardo.
《È il miglior bacio che mi abbiano mai dato.》mi obbliga ad alzare gli occhi《Te l'ho detto che baci in maniera incredibile.》le sue labbra si appoggiano all'angolo della mia bocca《Come fa un ragazzo a conoscenti e poi a levarti dalla sua mente?》lascia tanti piccoli baci sul mio viso e sulle mie labbra《Mi porterai tra i matti Jessica.》
《Sei così lunatico...》mi lamento.
《Forse hai ragione piccola.》sorride prendendo una ciocca di capelli tra le dita《Dovresti tenerli sciolti più spesso. Mi piacciono.》
《Grazie.》arrossisco.
《Dove ti va di andare?》
《Non so, decidi tu.》
《Cosa ti va di fare?》domanda ancora. Lo guardo negli occhi e nei suoi zaffiri scorgo una strana luce.
《Perché mi guardi così?》
《Così come?》domanda mentre io lo osservo ancora. C'è della gioia, ma anche della sorpresa e della paura nei suoi occhi.
《Non importa.》gli accarezzo il viso con la punta delle dita《Vorrei conoscerti meglio.》
《Penso tu mi conosca meglio di molti altri.》
《Non so niente di te. Di dove sei? Qual è il tuo colore preferito? Che genere di musica ascolti? Non so nulla.》
《Ti direi di parlarne mentre facciamo una passeggiata, ma come al solito tu sei mezza nuda.》mi rimprovera duramente《Sali sui sedili posteriori. Andiamo in un posto tranquillo e meno inquietante di un parcheggio.》
Ridacchio. Ha ragione, il parcheggio è un po' inquietante.
《Che bel suono.》sussurra facendomi salire a bordo dell'auto《Dove andiamo?》
《Nella zona della ruota panoramica.》
È una zona tranquilla a quest'ora e la vista è spettacolare.
《Sissignora.》mette subito in moto mentre io gli colpisco una spalla.
《Scemo.》
《Non così tanto.》mi lancia un'occhiata nello specchietto.
《Non ti offendere.》circondo il suo collo con le braccia e appoggio il viso alla sua destra.
《Solo se non mi neghi di toccarti.》tiene il volante con una mano e con l'altra accompagna una mia mano alle sue labbra.
《Non te lo sto negando.》gli faccio notare mentre la mia pelle si riempie di brividi a causa dei piccoli baci che sta lasciando su nocche e dorso della mano.
Restiamo in silenzio per il resto del tragitto, un silenzio calmo e privo di parole non dette. Charlie sembra estremamente calmo e la sua postura è rilassata.
Forse avremo una chiacchierata normale.
《Eccoci.》spegne il motore. Da dove ha parcheggiato si vede la ruota panoramica di Seattle ed è uno spettacolo. Pochi istanti dopo Charlie prende posto alla mia destra sui comodi sedili posteriori dell'auto e mi guarda《Allora, cosa vuoi sapere di me?》
《Sei di Seattle?》ci guardiamo.
《No, di New York.》mette una gamba sotto il suo corpo e si avvicina a me《Manhattan. Tu sei di qui?》
《Sì. Colore preferito?》
《Al momento il rosso.》
《Il colore preferito in assoluto, non al momento.》sorrido cogliendo il suo messaggio.
《Mi piacciono tutti, ma per l'abbigliamento preferisco grigio, nero e blu.》risponde seriamente《Il tuo invece?》
《L'azzurro.》come i tuoi occhi.
《Non ti ho mai vista vestire di azzurro.》
《Preferisco il grigio per i vestiti, come te.》mi avvicino anch'io un po'《Musica preferita?》
《Pop, rap, classica e indie rock.》risponde dopo averci riflettuto qualche istante《La tua?》
《Pop, classica e rap.》
《Film preferito?》
《La lista è lunga.》sorrido《Ci sono tanti film che adoro e senza cui la mia vita sarebbe priva di senso. Tu invece che mi dici, Charlie?》
《Non sono messo molto meglio di te.》un braccio scivola sulla pelle del sedile mentre l'altra va sul mio fianco《Cibo preferito?》
《Pizza, lasagne, polpette e tutto ciò che ha del cioccolato. Tu?》
《Le tue labbra.》mi bacia ed io sorrido.
《Fai il serio!》prendo il suo viso tra le mani.
《La carne, la pizza, la macedonia e i dolci di qualsiasi tipo.》elenca《Cos'altro vuoi sapere di me Jessica?》
《Ti sto assillando troppo, eh?》cerco di allontanarmi ma lui me lo impedisce.
《No piccola. Fammi tutte le domande che vuoi, su tutto ciò che vuoi.》mi rassicura.
《Perché sei qui e non da un'altra parte?》
《Volevo andarmene più lontano possibile da casa.》è lui a cercare di allontanarsi da me.
《Anche San Diego è lontana.》cerco di distrarlo un po'.
《Samuel voleva venire a Seattle.》spiega《E anche a me è piaciuta l'idea. È una bella città, mi ci sono trovato bene ogni volta che ci sono venuto.》si avvicina ancora a me, mettendo una mano sul mio fianco e l'altro braccio dietro il poggiatesta dei sedili posteriori《Non ti ho mai vista con dei tacchi ai piedi. 》sfiora la mia caviglia sinistra con le dita.
《Non è nel mio stile.》mormoro.
In realtà mi piacerebbe tantissimo indossarli, ma non posso. La diplegia me lo impedisce, i medici me lo vietano.
《Capisco.》i suoi occhi sono persi nei movimenti delle sue dita sulla mia caviglia. La sensazione è piacevole, come se mi stesse sfiorando una soffice piuma《È bello vederti in un vestito.》mi sorride.
《Non è nel mio stile neanche questo.》lo informo. Non mi piace espormi tanto, non mi è mai piaciuto come i vestiti mi stanno addosso. Preferisco jeans e felpe.
《Allora posso considerarmi onorato.》i suoi occhi hanno di nuovo quella strana luce che scatena un tumulto in me: farfalle nello stomaco, gola improvvisamente secca, mani che cominciano a sudare, guance che vanno a fuoco.
《È una prima volta.》lo informo con timore.
《E ti va bene che io la viva con te?》domanda con lo sguardo puntato nel mio.
《Se non mi fosse andato bene avrei indossato qualcos'altro, non credi?》gli sorrido dolcemente.
《Hai ragione.》sulle sue labbra si dipinge uno di quei sorrisi timidi che mi fanno impazzire.
《Hai un bel sorriso.》lascio un bacio accanto alle sue labbra.
《Ti piacciono gli smalti e i profumi.》mi incolla al suo petto, prendendo una mia mano nella sua.
《Sì, tanto.》confermo.
《E lo smalto lo metti da sola?》
《Sì. Ho due mani che posso usare.》
《È messo bene.》sorride ancora《Ed il colore fa risaltare la tua pelle bianca.》ammira le mie unghie dipinte di rosso borgogna.
《Sembri di nuovo un stramaledetto bravo ragazzo.》gli faccio notare.
《Ma tu sai che non è così.》mi obbliga a togliere il viso dalla sua spalla perché possa guardarmi negli occhi.
《Penso di sì.》
《È la prima volta che mi soffermo sulle unghie di una ragazza.》
《Beh, che vuoi farci se non ho nient'altro di interessante?》sorrido.
《No, non è questo...》mi contraddice《Di chi è l'anello?》guarda l'anello che porto all'anulare destro.
《Me lo hanno regalato i miei l'estate scorsa.》osservo il piccolo gioiello in argento che forma un cuore in cui sono incastonati diversi diamanti.
《Non lo avevo mai notato.》mormora《E questi due bracciali?》
《Questo ce l'ho da quando avevo tre anni.》indico il gioiello sempre in argento che ha delle palline attaccate qua e là. Originariamente erano colorate ma visto che non lo tolgo neppure quando mi faccio la doccia, il colore è saltato ed è rimasto solo l'argento《Me lo sono fatto allargare quando non mi stava più.》indico il pezzo che ho fatto aggiungere al gioielliere《E questo è il regalo per i diciotto della mia madrina.》indico il secondo bracciale sempre in argento.
《Quando compi gli anni?》
《A maggio. Il ventitré. Tu? Mi hai detto il mese ma non il giorno.》
《Dieci gennaio.》
《Capricorno.》mormoro e lui annuisce.
《Tu invece? Sai, non ne so molto di oroscopi e robe simili.》
《Gemelli.》
《Credi nell'oroscopo?》
《No, ma è divertente leggerlo perché se poi ci succede qualcosa lo associamo subito a quello che l'oroscopo diceva.》un po' com'è andata quando ti ho incontrato《La mente umana è brava in questo.》
《Che profumo è?》avvicina il suo naso al mio collo《Non lo riconosco.》
《È un profumo della Avon.》io ed Olivia seguiamo sempre i loro cataloghi.
《Ti sta bene addosso.》la pelle del mio collo viene sfiorata dalla punta del suo naso《È floreale. Dolce. Mi piace.》mi stringe tra le sue braccia.
《Tu sempre Calvin Klein.》
《Vuoi che lo cambi?》
《No. È buono.》
《Perciò ti piace?》chiede in conferma.
《Sì, tanto.》chiudo gli occhi accoccolandomi al suo petto《Sei caldo.》mormoro con la guancia appoggiata al suo petto. Sento il calore del suo corpo attraverso la stoffa bianca della sua camicia.
《E tu gelata.》mi avvolge con la sua giacca《Piccolo rettile.》mi prende in giro.
《Piccola stufa.》alzo lo sguardo sul suo viso e lo vedo sorridere.
《Pronto a scaldarti Jessy.》e di nuovo quello sguardo.
《C'è qualcosa che io possa fare per convincerti che sei degno di vivere le mie prime volte con me?》mi nascondo nuovamente nel suo petto marmoreo.
《Non voglio ferirti.》
《E non lo fai, non quando stai con me.》accarezzo il suo petto sopra la sua camicia.
《Per ora. Prima o poi ti ferirò.》
《Capita di ferirsi in un rapporto.》gli faccio presente《Ma la vita dà sempre almeno una possibilità per rimediare, per migliorare.》
《E se ti deluderò?》
《E se io deluderò te? Non possiamo saperlo.》faccio una breve pausa《Charlie, la paura è il peggior nemico dell'uomo. Ti impedisce di vivere e goderti quello che ti capita.》ed io me ne sto rendendo conto ora. Me ne accorgo ora che sono tra le sue braccia, che non ho paura di ciò sono e di quello che sto provando. Sono felice, semplicemente felice e non permetto ai brutti pensieri di offuscare questo meraviglioso sentimento.
《Tu sei davvero saggia.》mi bacia tra i capelli.
《Non è vero.》lo guardo negli occhi《Che c'è?》domando notando il suo sguardo scurirsi.
《Mi piace quando parli, piccola. Dici solo cose intelligenti.》
《Dico anche cose stupide, ma non hai ancora avuto l'onore di sentirmi sparare idiozie.》ride.
《Dici?》
《Sì piccolo.》mormoro e la sua risata si spegne facendo rabbuiare anche me.
《Perché il nomignolo?》
《Non vuoi?》
《Non so.》sospira《Ripetilo.》
《Piccolo.》
《Ancora.》si lascia andare indietro sul sedile in pelle chiudendo gli occhi.
《Piccolo.》mormoro per diverse volte esaminando la sua espressione ogni volta che lo pronuncio. La prima volta è seria, quasi infastidita. Lentamente i lineamenti si rilassano e quando lo dico per l'ultima volta sulle sue labbra spunta quel sorriso timido che mi fa impazzire.
《Mi piace come suona detto da te.》riapre gli occhi《Sai, potresti convincermi di essere degno di te se tu mi permetterai di dimostrarti che sei più bella di quanto credi.》mi guarda.
《È una guerra persa in partenza quella che vuoi intraprendere. Un po' come la campagna di Russia per Napoleone.》
《Io non credo.》mi accarezza la schiena《Ci stai?》
《Ci sto.》annuisco.
《Ora torna qui. È così che voglio passare il resto della serata.》apre le braccia, invitandomi ad andare lì.
《Anch'io voglio passare così il resto della serata.》dico una volta incollata la mia guancia sul suo petto.
《Allora è perfetto.》mi bacia tra i capelli ed io chiudo gli occhi, lasciando che il suo profumo ed il suo calore mi avvolgano.

Walk With MeWhere stories live. Discover now