22.Vorrei davvero che ci fossi

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Mi guardo allo specchio è sospiro. Non so se sto bene o dovrei indossare altro.
《Tesoro, non hai ancora finito di vestirti?》mia madre compare sulla soglia e io le sorrido.
《No, ho fatto. Vengo subito.》decido che va bene così e afferro lo zaino.
《Principessa, che succede? Qualche evento importante a scuola?》mio padre mi esamina attentamente mentre mi siedo a tavola. Se solo sapeste...
《No, nulla del genere.》prendo un paio di biscotti《Avevo solo voglia di vestirmi così.》
《Beh, hai fatto bene.》mamma mi guarda con uno sguardo pieno di gioia.
Adora vedermi vestita con qualcosa che non siano i soliti jeans abbinati a felpe o maglioncini anonimi. E oggi sono vestita con un pantalone a zampa di elefante di colore nero ed una maglietta con le maniche a tre quarti grigia. Il fatto è che mi sento a mio agio in questi abiti più attillati rispetto a quelli che indosserei, mi sento quasi bella.
Papà invece sembra sospettoso ma non commenta perché probabilmente sa che non fiaterei. E poi, cosa dovrei dire esattamente?
A fine colazione mi lavo velocemente i denti ed esco di casa salutando i miei genitori per andare nel parcheggio sotterraneo del palazzo dove Charlie mi aspetta appoggiato alla sua auto. Come al solito il suo aspetto è impeccabile nonostante indossi un semplice paio di jeans e una giacchetta con uno stemma che non riesco a distinguere.
《Ciao.》lo saluto debolmente quando sono a pochi passi da lui. I suoi occhi azzurri scorrono lenti sulla mia figura mentre la sua espressione diventa sempre più seria. Che non gli piaccia come sono vestita?
《Ciao Jessica.》si passa una mano nei folti capelli corvini e sospira《Sali in macchina.》ordina ed io eseguo senza capire il suo umore così cupo.
《È successo qualcosa?》domando abbandonando lo zaino sui sedili posteriori dell'auto.
《No.》sale al volante ed io accanto a lui.
《Ho detto o fatto qualcosa di sbagliato?》riprovo allacciandomi la cintura.
《Sì. Perché sei vestita così?》parte a tutto gas, immettendosi velocemente nel traffico mattutino di Seattle.
《Non ti piace?》tengo le mani sulle ginocchia e le fisso insistentemente.
《Rispondi per favore.》addolcisce il tono ed io alzo lo sguardo.
《Perché mi andava.》perché volevo essere carina per lui, perché pensavo gli sarebbe piaciuto.
《Per fare colpo sul liceale?》è sorprendentemente calmo e non so se questo sia un bene.
《No!》rispondo quasi offesa.
《Sui ragazzi all'università?》
《No! Come devo dirvelo che il mio mondo non gira attorno a voi ragazzi?!》
《Dircelo? A me e a chi altro?》il suo sguardo celeste rimane sulla strada ma capisco dalla stretta delle dita sul volante che vorrebbe voltarsi.
《A te e a Peter.》rispondo《Che poi non vedo il motivo per cui io debba darti spiegazioni.》
《Esci anche con lui?》
《Non esco con lui. Per la cronaca, l'ho rifiutato.》
《Perché?》
《Perché...》perché l'ho rifiutato? Ho sempre voluto uscire con lui, ho sempre sognato che le mie prime volte fossero con lui. Invece Charlie le ha conquistate tutte fino ad ora e di Peter neanche l'ombra tra i miei pensieri《perché non volevo che giocasse ancora con me, perché lui non mi interessa più,》lo guardo negli occhi e decido di dire la verità. L'ho rifiutato per lui《perché mi interessi tu.》il semaforo ancora rosso, le sue pupille dilatate, il mio cuore completamente fermo, le sue labbra socchiuse per la sorpresa ed i nostri respiri a colmare l'opprimente silenzio.
《Io?》annuisco《Nonostante tu sappia che io non sono esattamente un bravo ragazzo e che non potrò mai darti nulla di ciò che vuoi?》si acciglia《Perché? Cosa sai? Cosa vuoi?》il semaforo è di nuovo verde e l'Audi si rimette in moto.
《Cosa dovrei sapere?》domando perplessa《Non voglio niente, solo che continui a fare quello che stai facendo.》
《E cosa sto facendo?》
《Non lo so, ma mi piace.》sorrido sinceramente. Mi piace il modo in cui mi sto comportando davanti a questa nuova esperienza, mi piace il fatto di sorridere per davvero quando sono nei suoi paraggi o quando lo penso, mi piace che mi faccia sentire bene e felice.
《E tu continua a fare quello che stai facendo a me.》
《E cosa sto facendo?》ripeto la sua domanda, aspettandomi una risposta simile a quella che ho dato io.
《Mi guardi con occhi diversi, mostrandomi una parte di me che fino ad ora fingevo di avere ma che pensavo non fosse parte di me.》il suv si ferma nel parcheggio della scuola e gli occhi di Charlie puntano su di me.
《E ti piace?》
《Sì.》mi sorride ed io prendo colore《Quasi quanto il vederti arrossire.》le sue labbra si appoggiano alla mia fronte.
《Perciò la tua gentilezza nei miei confronti non ha un fine?》domando d'impulso《Il fatto di far finta di vedermi bella non ha uno scopo?》
《Jessica, come puoi anche solo pensare che io stia fingendo di vederti bella?!》domanda alterato《Jessy, sei stupenda e mi fa infuriare che altri possano vederti vestita così, che possano vedere quanto sei attraente.》abbasso lo sguardo imbarazzata《E poi la gentilezza è nuova anche a me. Sei tu che mi fai essere gentile.》
《Tu non vorresti.》
《Non lo so, ma tutto questo mi piace.》alza le spalle come per scusarsi《Non sei convinta.》aggiunge dopo un po'.
Sospiro pesantemente. Non sono convinta di quello che mi sta dicendo, ma in fondo non può fare molto per dimostrarmi che dice il vero.
《Ci sarai comunque alla gara, vero?》domanda pieno di timore.
《Se non hai nessuno che ti sostenga...》e so che avrà molte sostenitrici tra gli spalti, una più bella dell'altra.
《Se non vuoi venire, va bene. Non posso legarti e obbligarti a venire. Beh, in realtà potrei legarti...》
《Non ci pensare neanche!》sono già con la mano sulla maniglia.
《Sto scherzando!》ride prendendo la mia mano《Ma vorrei davvero che tu fossi tra gli spalti Jessica.》
《Allora ci sarò Charlie.》lo rassicuro. Se mi vuole lì io sarò lì.
《Significa molto per me.》si porta la mia mano alle labbra e ne bacia il dorso.
Ed è in questi momenti che non riesco a capirlo, che mi sembra di essere costantemente presa in giro. Quando è improvvisamente dolce e quasi romantico, quando mi tratta come qualsiasi ragazza penso vorrebbe essere trattata.
Troppo perfetto, troppo principe azzurro, troppo irreale.
Ma poi so che si trasformerà ancora e che il principe lascerà il posto a qualcun altro.
《Vengo a prenderti a fine delle lezioni.》il contatto tra noi si rompe ed io resto con il cuore che batte a mille, la gola secca ed il respiro spezzato《Non avremo tempo di pranzare fuori dopo la scuola, perciò potrei prenderti qualcosa da mangiare. Cosa ti va?》vengo riportata con i piedi per terra.
《Un panino mi andrà benissimo.》rispondo velocemente.
《E da bere?》
《Acqua. Naturale.》sussurro.
《Ok, me lo sono annotato mentalmente.》sorride《Buona giornata Jessy.》
《Grazie Charlie, anche a te.》mi sporgo per lasciare un bacio sulla sua guancia ma lui fa sì che siano le nostre labbra a toccarsi per dare vita ad un bacio che ci coinvolge entrambi.
《Ora la mia giornata non può che andare una meraviglia.》sussurra con le labbra ancora appoggiate alle mie e sorridendo.
《Che meravigliosa frase fatta.》sorrido anch'io mentre mi perdo in quei due occhi.
《Sempre a lamentarti...dobbiamo fare qualcosa a questo proposito.》mi accarezza la guancia《Ora vai dalla tua amica.》si allontana da me distogliendo lo sguardo.
《Ok. A più tardi.》scendo dall'auto e prendo lo zaino dai sedili posteriori.
《Ciao piccola.》mi saluta prima che possa chiudere la portiera posteriore.
Un sorriso cerca di far capolino sulle mie labbra ed io riesco a stento a trattenerlo. È proprio questo che mi piace di tutta questa situazione: il sorriso che mi fa spuntare sulle labbra.
《Ciao Olivia. Ciao Jackson.》saluto i due che sono seduti sul muretto.
《Ciao Jessica!》mi saluta io secondo mentre la ragazza mi abbraccia.
《Allora, come va con il principe? Da come sei vestita immagino più che bene.》
《Va decentemente.》rispondo cercando di non tradirmi.
《Uscite?》domanda la mia migliore amica ed io annuisco dicendole della gara di nuoto di Charlie《E dopo?》
《Non so. Perché?》
《Andiamo al Havana stasera e pensavamo volessi venire.》risponde Byron giocando con le chiavi della sua auto.
《Non saprei...al massimo vi scrivo oggi pomeriggio.》mi stringo nelle spalle mentre la campanella suona.
《Comunque sei uno schianto vestita così.》Jack mi sorride gentilmente《Ti consiglio di fare attenzione quanto passi accanto a Peter per non scivolare sulla sua bava.》
Io e Olivia scoppiamo a ridere mentre Jackson ci guarda come per dirci che sta dicendo solo la verità.
《Ok, lo terrò a mente.》mi calmo mentre tutti e tre ci avviamo all'entrata.

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