44.Pranzo con Samuel

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Lo schermo del mio telefono si accende durante l'ora di matematica ed io noto un messaggio da uno sconosciuto.

Sconosciuto
Ciao Jessica. Sono Samuel, l'amico di Charlie. Ti andrebbe di pranzare con me oggi? Avrei bisogno di parlarti. Tanto Charlie ha laboratorio oggi pomeriggio, perciò non c'è rischio che si incazzi con me. Fammi sapere.
Samuel

Rispondo velocemente, accettando il suo invito e spengo il cellulare per evitare di essere sgridata dalla professoressa.
Mi chiedo di cosa voglia parlare Samuel visto che non ci conosciamo quasi per niente.
Forse vuole parlare di Charlie. Avrà notato anche lui un cambiamento di umore dovuto alla nostra discussione di sabato ancora non totalmente chiarita?
Stamattina in macchina aveva la testa da tutt'altra parte e non è stato per nulla loquace. Forse si sta avvicinando un esame ed è in ansia? O è colpa mia?
《Decker, alla lavagna.》mi alzo in automatico sentendo il mio nome. La professoressa mi piazza davanti una funzione irrazionale fratta e mi chiede di portare avanti lo studio di finzione fino in fondo. Comincio a scrivere il dominio, le simmetrie, l'intersezione con gli assi, lo studio del segno, i cinque limiti agli estremi del domino e quando sto per cominciare a calcolare la derivata seconda della funzione la campanella suona.
Grazie al cielo perché non mi sento più il braccio! Raccolgo velocemente la mia roba ed esco dalla classe andando verso le macchinette dove Jackson e Olivia mi aspettano.
《Jess, che hai? Hai una faccia!》domanda preoccupata la mia migliore amica. Con sei semplici parole le dico tutto: studio di una funzione irrazionale fratta《Dio mio, è da pazzi.》
《A me lo dici? Non mi sento più il braccio!》sbuffo massaggiandomi la spalla《Voi come state?》ci appoggiamo al termosifone non molto lontano dalle macchinette.
《Quello stronzo di fisica mi ha fatto sputare anche l'anima durante l'interrogazione.》si lamenta Jackson buttando giù il caffè《Quello mi odia.》
《Amore, esageri.》Olivia si appoggia alla sua spalla e lo guarda con dolcezza《Si aspetta di più da te.》
《Non penso principessa.》lui la bacia dolcemente per poi sorridere《Ma grazie per la fiducia.》
《Forse Olivia non ha tutti i torti.》intervengo.
《Dai Jess, siamo realisti: faccio schifo di fisica.》
《Ma se quando sei entrato qua dentro eri un genio del male?》gli ricordo che al primo anno siamo stati compagni del corso di fisica e lui era il migliore, un genio indiscusso.
《Perché erano delle cazzate.》
《Me la cavavo pure io Jessica.》Olivia ride.
《Ciò non toglie che non devi lasciarti calpestare.》punto il dito contro io petto del ragazzo《Capito Byron?》
《Sissignora!》si mette in posa e io scoppio a ridere seguita dai miei amici.
《Jessica!》la nostra gioia si spegne e Olivia sbuffa mentre Rivera richiama la mia attenzione《Ciao ragazzi!》saluta anche Jack e Olivia che ricambiano con diversa gioia nella voce.
《Sì?》mi incollo di nuovo al termosifone bollente.
《Ti va un caffè? Una cioccolata calda? Un the caldo?》si avvicina alla macchinetta, inserisce i soldi e seleziona il suo solito caffè decaffeinato.
《No, ma grazie lo stesso.》gli sorrido gentilmente. In fondo mi ha appena offerto un caffè. La mia migliore amica mi fulmina con i suoi grandi occhi scuri come per dirmi che sono scema perché potrebbe sembrare che io gli dia corda.
E cos'altro potrei fare? Sono stata educata da rispondere, i miei mi hanno sempre detto che è irrispettoso ignorare gli altri.
《Volevo scusarmi.》mi si avvicina《Continuo a pensare che quel ragazzo non ti meriti, che stia giocando con te.》beve un sorso di caffè《E poi stamattina ho visto come ti ha trattata.》mormora guardandomi negli occhi.
《E dunque?》mantengo il suo sguardo che solo pochi mesi fa mi avrebbe fatta arrossire.
《Se ti amasse non farebbe così.》queste parole mi vanno dritte al cuore, colpendomi in pieno e svegliandomi per l'ennesima volta.
Peter ha ragione: Charlie non mi ama e non potrà mai amarmi.
《È solo stressato per gli esami che dovrà sostenere a breve.》ed è vero, tra non molto ha i primi esami e si sta stressando, ma in fondo non devo dare spiegazioni a lui《E poi tra me e lui va tutto benissimo.》
《Sono contento.》sorride, ma è chiaro che mente.
《Anch'io.》sorrido.
《Bene.》mormora guardandomi ancora negli occhi《Spero tu possa accettare le mie scuse.》
《Le accetta solo perché è una santa.》mi aspettavo fosse Olivia a parlare, ma è Scarlett Richards.
《Bellezza, che ci fai qui?》Peter la prende per un polso, portandola vicino al suo corpo.
《Volevo parlare con Jessica.》mi osserva《Da sole.》lancia uno sguardo al suo ragazzo che non accenna a lasciarla.
《Da quando siete amiche?》
《Da una vita.》interviene Olivia.
《In questo caso...》Peter alza gli occhi al cielo lasciando il polso della ragazza mentre la campanella di fine intervallo suona.
《Domani dopo scuola allo Starbucks qui vicino?》mi avvicino a Scarlett.
《Perfetto. Dovete sapere un paio di cose su Rivera.》indica me, Olivia e Jackson.
《So tutto di Peter, dunque potrei non venire.》interviene il ragazzo.
《Hai ragione Jackson, ma ti sei perso l'aggiornamento di Peter. È da settembre, cioè da quando non avete più il rapporto di una volta, che è cambiato.》nei suoi occhi leggo tristezza, ma anche una sorta di consapevolezza.

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