15.

1K 91 37
                                    

LA RABBIA ESPLODE

'Che cosa! Non se ne parla!' Sbottò Daario Naharis. Era su tutte le furie dopo che Daenerys gli aveva riferito la sua decisione: Jon Snow sarebbe tornato libero e, insieme a lui, sarebbe stato la sua guardai personale.

'Ti ricordo che la regina sono io e decido io quello che si fa, non accetto tali atteggiamenti da nessuno!'.

'Una volta non ero nessuno per te, Daenerys, eri ben lieta di avermi nel tuo...'

'Daario ora basta! hai parlato sin troppo!'.

'Che cosa ti è successo, Daenerys, non capisco. Prima lo hai fatto arrestare come il peggiore dei criminali, poi lo ha segregato in quella stanzetta, che nulla di diverso aveva da una prigione e ora lo vuoi come tua guardia personale!'.

'Insieme a te Daario', cercò di rabbonirlo. Tu non lo conosci, Jon Snow è considerato il miglior spadaccino dei sette regni.'

' E tu lo hai fatto arrestare per questo, immagino, perchè è così abile con la spade' scosse la testa come chi non credeva a nulla di tutto quello che aveva appena udito.

'Non so cosa tu mi stia nascondendo, ma tutta questa storia puzza di marcio da leghe di distanza'.

Daenerys cercò di mascherare il disagio, era stata avventata, approssimativa, se ne rendeva perfettamente conto, e non voleva nemmeno vagamente pensare a cosa sarebbe successo se Daario avesse scoperto la verità.

Si allontanò a passo deciso, gli stivali che rimbombavano sul marmo viola per tutta la sala

'Dove stai andando?'

'A smaltire la rabbia vostra grazia , se mi è concesso'

Girovagò per la piramide fino a giungere al grande spiazzo degli allenamenti. Gli Immacolati erano lì ad esercitarsi, le lunghe picche di lucido leccio alte almeno sette piedi si incrociavano e stridevano, le punte di ferro ad entrambe le estremità che brillavano al sole ad ogni ogni loro perfetto movimento.

Rimase poggiato ad una colonna, invisibile a quegli uomini troppo presi nei loro allenamenti, ancora incupito per le menzogne che Daenerys continuava a propinargli, ormai non aveva più dubbi.

Una lancia piroettò in aria, il colpo magistrale di un immacolato aveva disarmato il suo avversario.

'Io non capisco come sia possibile!'.

Nel fragore dei colpi Daario udì qualcuno che stava parlando. Non ci fece caso più di tanto, sino a quando non ebbe modo di sentire il seguito.

'Dovrebbe morire, ora, subito, è già stato troppo fortunato'.

I rumori non gli permettevano di udire bene la conversazione, per cui cercò di avvicinarsi ai due uomini e, con somma sorpresa, si rese conto che uno dei due era Verme Grigio.

Cercò di non farsi vedere, per poter continuare ad ascoltare.

'Gli ordini della regina non si discutono' Verme Grigio fu deciso nella sua affermazione.

'E se lei non vuole che si sappia quello che ha fatto Jon Snow così sarà.'

Gli bastò udire quel nome per continuare ad ascoltare, forse finalmente avrebbe scoperto qualcosa.

Nella sala del trono uno dei secondi figli aveva appena restituito Lungo Artiglio al suo proprietario, l'ancestrale spada della famiglia Mormont che il Vecchio Orso aveva donato a Jon.

Daenerys aveva appena terminato di spiegare quali sarebbero state le sue mansioni come sua guardia personale.

Un tonante rumore dilagò per l'enorme sala. Le porte di entrata erano state aperte con una veemenza inaudita.

Ice and Fire: il principe che fu promessoTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon