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UNA GRANDE REGINA

All'arrivo del corvo, Roccia del Drago fu subitamente investita da rumori e mormorii che si avvicendavano per tutto il castello riguardo la missiva appena giunto da Approdo del Re.

Jon e Dany erano placidamente avvolti dalle fumanti acque sulfuree della vasca esagonale in marmo nero situata nella camera di fianco al loro talamo, le candele aromatiche poggiate tutte intorno, e le ampolle profumate situate su di una toeletta che Dany aveva arricchito con ogni tipo di fragranza, a seconda dei suoi umori..., aromi afrodisiaci dell'ambra, della vaniglia e del patchouli avvolgevano tutto l' ambiente circostante... Daenerys era comodante poggiata sul torso di Jon che le cingeva la vita, la carezzava, a volte con impudenza, insinuandosi nella sua sua intimità, mentre la sua testa e i suoi lunghissimi argentei capelli poggiavano quasi come un muliebre mantello su una delle sue spalle, e lei non disdegnava, tra una carezza ardita e l'altra, i suoi focosi baci..

Questo idilliaco momento fu però interrotto da qualcuno che bussava insistentemente alla porta.

Jon si levò nervosamente, era uno dei pochi istanti che erano riusciti a ritagliarsi tra i due figli più grandi e a la nuova nata e non gradì molto che il loro amoreggiare fosse così bruscamente interrotto.

Spazientito esortò Dany ad indossare qualcosa: il suo pudico marito non avrebbe mai aperto la porta mentre lei era ancora svestita nella vasca...

Dany curvò la testa da un lato:... 'ma certo vostra grazia' ... lo schernì ridacchiando ...

Lui sorrise, un'ultima occhiata prima di aprire la porta, quando senti la sua regina sgranchirsi vistosamente la voce

'Cosa?'... domando lui...

'Anche tu dovresti metterti qualcosa addosso, non mi pare buona creanza presentarsi ignudi alla porta: potrebbe anche essere una donna'...

Sua moglie gli tirò dietro una veste da camera così potè coprirsi mentre ancora rosso di imbarazzo per averlo dimenticato completamente la inforcò in tutta fretta.

Era Verme Grigio che recava un messaggio dalla capitale.

Appena il fedele immacolato fu andato via si accomodarono sul letto per leggerne il contenuto... mam mano che proseguivano i loro visi si fecero sempre più seri... al termine della lettura entrambi si guardarono l'un l' altro ... era evidente che non sapevano cosa fare...

'Dovremmo quanto meno inviare una guarnigione ... le navi Greyjoy stanno tornando dal mare aperto dopo il corvo inviato'... sospirò Dany

Avevano comunque un vantaggio: Sansa probabilmente sapeva solo di Drogon, non anche di Veraxex e Luxes, avevano fatto il possibile perchè la voce non si diffondesse e la caverna in cui i tre draghi aveva posto la loro tana aveva fatto il resto.

La loro speranza era che tutto questo fosse servito.... i loro piani comunque sembrano del tutto scombussolati... necessitava urgentemente una riunione con Daario e Verme Grigio e apprendere delle notizie giunte dalle sentinelle che erano state inviate a tenere sotto controllo quei territori.


Si ritrovarono nella Sala del Tavolo Dipinto situato in cima al tamburo della fortezza: Jon, Dany Daario, Verme Grigio, Tormund e un rappresentante dei Dothraky, uno dei pochi che comprendeva i rudimenti della lingua comune... Dany era sull' unico scranno presente nella sala, messo in posizione rialzata per avere una visuale completa del Tavolo Dipinto e posizionato nel punto esatto che Roccia del Drago occupava al largo della costa di Westeros. Le quattro finestre agli angoli cardinali fornivano una luce più che sufficiente per cui non fu necessario accendere delle fiaccole, per quanto i raggi del sole erano fortemente ottenebrati dalle nubi e dalla lieve neve che negli ultimi tempi non aveva mai smesso di cadere.

Fu Daario il primo ad intervenire illustrando i resoconti delle sentinelle: i cavalieri della Valle si stavano riunendo agli uomini di Edmure Tully, aspettavano Sansa con gli uomini del nord...e avevano con loro all'incirca 10 scorpioni... il numero esiguo faceva ben sperare che gli sforzi per mantenere segreta la presenza di Veraxex e Luxes fossero serviti.

'Non è stato facile sfamare quegli esseri qui a Roccia del Drago e impedire che andassero in giro a razziare bestiame manifestando ovunque la loro presenza'... sentenziò vittorioso Naharis

'Ti ricordo che parli dei miei figli' sottolineò la regina... ' non sono esseri'...

Dopo la precisazione, Daenerys mise a parte gli astanti delle novità: il Corvo, così come lei lo appellava, li stava lasciando e questo voleva dire solo una cosa, presto sarebbe tornato a tutti gli effetti il re della notte. A corte Ser Brienne lo controllava costantemente, ma la regina sottolineò che in accordo con Jon avevano deciso di inviare una guarnigione di uomini composta da immacolati e Dothraky ...

' A questo punto il nostro piano iniziale è invertito. Immacolati e Dothaky arriveranno via mare ad Approdo del Re, visto che adesso la strada meno sicura sarebbe quella via terra... ci sono gli uomini di Barathion dell'Altopiano e di Dorne a difendere i confini e a fermare l'avanzata dell'esercito di sansa'... aggiunse infine Jon.

Bisognava in ogni caso avvertire il popolo libero... se malauguratamente qualcosa fosse andato storto i primi ad essere esposti sarebbero stati sicuramente loro. Il rosso 'veleno dei giganti' chinò il capo ripensando ai tempi non troppo lontani in cui aveva visto tanti della sua gente massacrati o entrati nelle fila dell'esercito di quell'orrido mostro che pareva imbattibile...

'Manderemo un corvo per avvisarli di avvicinarsi al Castello Nero e Tyrion Lannister farà in modo che possano entrare... hai la mia parola'... aggiunse fermo Jon.

Il fulvo omone scosse il capo in segno di assenso, sorridendo tristemente a Jon, che rispettava sempre di più insieme a quella regina che un tempo aveva odiato, ma che a quanto sembrava era una persona molto diversa da colei che gli era stata raccontata come la regina folle che distrusse un'intera città... in quel momento si convinse fermamente che se, anche questa volta, ne fossero venuti fuori vincitori, probabilmente i sette regni avrebbero avuto i migliori sovrani che a memoria si sarebbero ricordati per molto tempo e iniziò a credere che anche il popolo libero, in fondo, avrebbe potuto trovare in loro delle fulgide guide: del resto Jon era stato scelto come loro nuovo re quando era ancora l'ombra di se stesso e se ne stava in disparte da tutti... sicuramente avere lui e Daenerys come sovrani non sarebbe dispiaciuto a nessuno visto che più di una volta li avevano aiutati e salvati...

In ultimo, il messaggio aggiungeva che le truppe dei Lannister marciano verso la capitale e che, alla morte di Bran, avrebbero appoggiato Daenerys e Jon come sovrani.

Dopo quell'ultima affermazione di fu un momento di silenzio generale: le incognite erano tante e c'era la necessità che ben due guerre fossero vinte per giungere alla tanta agognata e si sperava definita pace, ma questi rimasero solo pensieri nella testa dei presenti, nessuno osò rompere quel già precario equilibrio con altre preoccupazioni.

Un ultimo sguardo unì Jon e Daenerys.... fu lei a parlare...' spero di poter usare i draghi solo come minaccia, non per uccidere, e parlo anche dei soldati... quello che desidero è che la presenza dei tre draghi possa riuscire a scuotere gli eserciti, memori delle mie passate azioni di cui non vado certo fiera, a ritirarsi dalla battaglia e a deporre le armi... almeno in questo modo i caduti saranno sicuramente minori'...

Il viso rattristato di Dany suscitò una immediata reazione di Jon che le cinse subito le spalle per farle capire che stava facendo la scelta giusta e che presto i sette regni avrebbero compreso che grande regina fosse Daenerys Targaryen...la regina che avrebbe sempre voluto essere, di un regno bello, abitato da uomini floridi e da delicate fanciulle e da bambini felici , dove la sua gente sorridesse nel vederla cavalcare tra loro, la regina di un regno che l'amasse.

Come aveva confidato a Jon si era ripromessa di diventare non una regina, ma un grande regina, il cui regno sarebbe stato ricordato come un regno glorioso e di pace, altrimenti a cosa sarebbe servita una corona, la vita di tutti era più importante di qualsiasi serto e l'amore del suo popolo era il suo suono che desiderava armonizzasse il suo mondo.

Ice and Fire: il principe che fu promessoWhere stories live. Discover now