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DAENERYS TARGARYEN

Dal ritorno di Daenerys alla grande piramide di Meereen dopo il rapimento, Jon aveva preso l'abitudine di bussare sempre e costantemente alla porta delle loro camere ogni qualvolta si appropinquava ad entrare. Non voleva assolutamente turbarla in qualsivoglia maniera e visto i loro rapporti che più di tiepidi non potevano essere definiti, trovava assolutamente giusta quella sua attitudine di manifestarsi prima di fare ingresso.

Era sullo spiazzo intento ad allenarsi con un membro dei secondi figli. Il sole picchiava forte mentre le spade cozzavano l'una contro l'altra, il riverbero delle lame smussate a fiammeggiare sulla sabbia scura.

Fendente laterale, parata dell'avversario, incursione dal basso e Jon riuscì a disarmarlo: il finale di una lunga, dura lotta tra i due.

'Bel duello' allungò la mano verso il suo concorrente, ma il perdente,  un po' irritato,  non rispose nemmeno e andò via a passi svelti, scalciando con la punta dello stivale la polvere dello spiano, contrariato. Nessuno voleva essere battuto da jon snow, probabilmente il loro capitano Daario Naharys era stato più che eloquente in merito al cercare di avere sempre la meglio su di lui.

Si passò una mano sulla fronte, si diede un'occhiata aggrottando un sopracciglio. Era sudato, decisamente bagnato dalla testa ai piedi.

"Mi serve assolutamente un bagno" pensò in quel momento.  In tutta fretta percorse lo spiazzale dirigendosi verso la scala di marmo che portava ad un secondo spiazzo sopraelevato. Attraversò anche quello celermente sino a giungere ad un ingresso laterale della piramide. Due svolte di corridoio e cominciò a salire velocemente le scale. Era così accaldato, il sole ancora suo nemico giurato, che iniziò a snodare il primo laccio della camicia ancora nel corridoio. Era intento a slacciare il secondo mentre, quasi senza averne contezza, con l'altra mano aprì la porta della camera. Quel gesto ormai impresso nella sua mente come dovuto, bussare sempre al suo arrivo, era stato malauguratamente dimenticato. La camera era vuota, a testa china stava sciogliendo il terzo laccio mentre si dirigeva nella sala da bagno.

Rumori provenienti dalla vasca. 

Sussultò! Pietrificato girò le spalle a quel paradiso in cui sperava di immergersi.

'Scusami' Jon Snow era in piedi come uno stoccafisso, rosso in viso e incapace di muoversi: Daenerys era nella vasca che faceva il bagno.

'Avrei dovuto bussare, mi dispiace ero sudato e... e... non ho pensato! Ero... si ero... sovra pensiero.'

Daenerys sorrise divertita 'Jon non fa niente.'

Continuava a restare immobile, indeciso sul da farsi, le spalle rivolte verso la vasca e Daenerys.

'Torno dopo' riuscì a biascicare stentatamente, mentre avanzava a piccoli passi verso l'uscita, quasi pensasse di riuscire in quel modo a recare il minore tedio possibile.

'Jon stai tranquillo.' Ancora una volta Daenerys cerco di rasserenarlo.

'Vado' l'ultima impacciata parola pronunciata sulla soglia della sala da bagno.

'Jon, ascolta...' Dany tentò di fermarlo per cercare di mediare quella astrusa situazione ma non ne ebbe letteralmente il tempo. In un battere di ciglia lo vide dileguarsi quasi fosse stato morso da una tarantola.

Scosse il capo e sospirò, mordendosi nervosamente le labbra giocherellando con la schiuma. Comprese subitamente che una tale condizione era stata innescata da lei e che Jon, per conformazione caratteriale di tutta una vita, non si sarebbe mai, anche solamente avventurato senza il suo permesso: bastava aver visto gli attimi di panico che lo avevano colto poco prima, solo per essere entrato senza bussare mentre lei era nella vasca. Poteva chiaramente immaginare per il resto cosa elucubrasse la sua mente.

Ice and Fire: il principe che fu promessoWhere stories live. Discover now