31.

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DECISIONI

Un barbaglio proveniente dalla finestra e Tyrion Lannister fu accecato dalla luce del sole che penetrava attraverso le tende damascate. Si portò la mano sugli occhi a coprirli, infastidito da quel brusco risveglio. La morbidezza dei seni di Genna sotto il suo braccio lo riportò alla notte appena trascorsa con la occasionale visitatrice, fatta entrare per vie traverse.

Perchè mai l'ho fatto! In fondo non è rimasto più nessuno a cui possa importare o mi possa giudicare. Adesso potrei portare tutte le puttane che voglio qui e nessuno avrebbe nulla da ridire. Me lo immagino lord Tiwin Lannister a contorcersi nei sette inferi nel vedermi di nuovo qui con una donna di malaffare!

Quel pensiero gli riportò alla mente la prima volta in cui era entrato di nuovo nella Torre del Primo Cavaliere e l'ultima in cui c'era stato. Anche allora c'era una baldracca nel letto, Shae, che lui amava, tuttavia, e che l'aveva due volte tradito, mentendo al suo processo farsa per l'assassinio di suo nipote e re, Joffrey, e tradito anche con il lord suo padre. Si era avvicinato lento e lentamente aveva stretto quella catena d'oro intorno al suo collo, forte, sempre più forte, sino a quando il suo respiro era cessato del tutto. Ma la sua opera migliore era stata dare al lord di Lannister la morte che mai si sarebbe aspettato: da quel figlio che avrebbe voluto vedere morto, sin dal suo primo vagito, onta e macchia al suo prestigio, e sullo scranno che l'uomo più ricco del continente occidentale mai avrebbe immaginato, la latrina della sua camera!

E' Certo che un posto tra i sette inferi non me lo toglierà nessuno, e... ho anche avuto l'ardire di giudicare...

Pronunciare il nome di lei era un'impresa ardua, soprattutto dopo tutto quello che ora sapeva.

Se questa torre non fosse stata quasi interamente ricostruita penso non sarei mai riuscito a metterci piede.

Dopo il fuoco di Drogon, la torre era ormai del tutto nuova, anche se aveva mantenuto il suo assetto originale, la sala delle udienze al piano terra e gli appartamenti al primo piano, paradossamente a sopravvivere solo quegli intricati passaggi segreti, opera di Maegor il crudele, una volta rimosse le macerie, che gli avevano permesso di compiere la sua "opera", prima di prendere la via del Mare Stretto.

Bisbigli soffusi di Genna lo fecero sorridere. Non ricordava l'ultima volta che aveva avuto una donna nel suo letto, seppure una puttana. Soprattutto quando era stato il primo cavaliere di Daenerys aveva abbandonato questi lascivi costumi.

Volevo essere un uomo migliore per lei.

Si! Perchè anche se non glielo aveva mai confessato, lui l'aveva amata, non aveva avuto la stessa fortuna di Jon Snow ma, l'aveva amata e lei, probabilmente, lo aveva anche capito.

Eppure l'ho tradita!

Ora tuttavia ne aveva sentito davvero la necessità, stringere di nuovo un corpo caldo tra le braccia, sentire il suo menbro penetrarla e sentirla gridare di piacere.

Finzione! Ormai Tyrion Lannister sapeva che le puttane fingono sempre ma, aveva avuto davvero bisogno di tutto quello, seppure una farsa da guitti.

Le sue elucubrazioni furono interrotte dal tonante bussare alla porta di ser Podrick.

'Non entrare Pod, sii gentile.'

'Il re ha urgente bisogno di voi...'

'Il tempo di mettermi qualcosa di appropriato e sarò dal lui.'

Genna si era già messa seduta, Tyrion le aveva dato un dragone di oro e, in un battito di ciglia, di lei non era restata più traccia, solo il ricordo delle sue ultime parole: "Spero di rivedere ancora il mio lord di Lannister".

Ice and Fire: il principe che fu promessoWhere stories live. Discover now