26.

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LA NOTTE E' OSCURA E PIENA DI TERRORI

L'avevano fatta sedere sul letto, mentre Samira trasportava secchi e secchi di acqua bollente per riempire la vasca.

"Una vasca diversa dalla mia" fu l'unico pensiero che, per qualche strano arcano della mente, riuscì ad elucubrare. La sua era grande, esagonale, ma come la sua anche questa era incassata, di marmo rosa, tuttavia, e la sua forma era diversa, più piccola, rettangolare.

Era restata lì inerme, nemmeno una sillaba, continuava a guardare le mani e le braccia sporche di sangue, la mente offuscata da neri pensieri.

'Vostra Grazia dovete alzarvi, così che possa aiutarvi a togliere queste vesti.'

Quasi come un fantoccio mosso da fili, intrecciò le sue mani con quelle di Samira, si levò dal letto e restò lì, ferma, immobile. La fedele ancella districò l'intreccio di lacci dietro la veste, con fare cauto le staccò dal corpo le parti che, quasi divenute pergamena incartapecorita, le si erano incrostate alla pelle.

Durante tutta questa operazione non proferì nemmeno una parola.

Si ritrovò nuda, come il giorno in cui era nata; probabilmente, lei non poteva ricordarlo, anche allora il suo piccolo corpicino erano ricoperto di sangue e effluvi del parto.

Quasi come una mamma, Samira la prese per mano e, a piedi nudi, la condusse nella sala da bagno di fianco.

"Il marmo è così gelato", pensò in quel momento, la pelle d'oca sul corpo, un freddo che Daenerys Targaryen non aveva mai provato.

Posò un piede dopo l'altro nella vasca e vi si immerse, l'acqua bollente le diede un attimo di pace. Oli di lavanda e vaniglia aveva disciolto la minuta ragazzina, fragranze dolci, rilassanti, che avrebbero, forse, aiutato i suoi nefasti umori a dileguarsi tra le coltri di vapore.

'Rhaenys, Rhaegar venite qui, smettetela di correre!'

Daenerys scapicollò dietro quei due furfantelli dei suoi figli. La divertiva rincorrere i suoi bambini per la Fortezza Rossa. Già! la Fortezza Rossa!

Come ci sono arrivata?

Ma le allegre risate dei gemelli la distolsero da quel pensiero. Quando li rivide erano approdati tra le braccia di Jon, che stava divertendoli con baci e solletico.

Lei rise serena guardandoli insieme.

I bimbi lasciarono le protettive braccia paterne e corsero via.

'Aspettate! Dove state andando!'

Daenerys avrebbe voluto seguirli, ma Jon la bloccò delicatamente per un polso. Lei lo guardò interrogatoria, lui le sorrise lieto.

'Cosa c'è?'

Sorrise ancora una volta, accostò il viso al suo orecchio.

'Addio... Daenerys'

Sgranò gli occhi, lo percepì con estrema certezza. Un risucchio per prendere una boccata d'aria e si ritrovò nella vasca di quella camera sconosciuta della grande piramide di Meereen.

Devo essermi addormentata! Quanto ho dormito!

A giudicare dall'acqua, ormai fredda, non poco.

Jon!

Si levò veloce da quella vasca, l'acqua che ricadeva muliebre, segnando un trasparente percorso del suo passaggio. Samira le andò incontro con una veste da camera.

Solo il tempo di asciugare il suo corpo, voleva andare via di lì. Agguantò con forza l'abito che, la fidata ancella, le aveva posizionato sul letto. Rosa: l'unica cosa che notò. Il resto era irrilevante, le bastava essere coperta.

Ice and Fire: il principe che fu promessoTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon