Myeki i segreti della Magia

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Quella mattina il sole sorse lentamente, come se fosse timoroso della nuova e sconsociuta Myeki.
I soccorsi arrivarono lentamente e solo da chi era umano già prima della guerra.
Loro non avevano ancora capito cosa era accaduto e cosí mi aiutarono senza fare domande.
Kay si allontanò da me non appena venne riportato alla realtà da un soldato.
Le gambe erano torante a funzionare e la mano era stata fasciata momentaneamente.
<<I dominatori della terra dovrebbero arrivare a momenti per occuparsi di tutti.>>
La donna andò via prima di poter vedere il mio volto devastato.
<<Vivrò con questo rimorso per tutta la vita.>>
Artú comparve al mio fianco indenne e dal pelo reso lucido dalla luce.
"Hai fatto ciò che andava fatto."
Tornai dove poco prima si trovava Storm. Solo gocce del nostro sangue testimoniavano la sua presenza oltre che al cratere che aveva lasciato l'onda d'urto.
Guardando a terra potei notare che alla luce del sole le belle pietre che ornavano tutta Mayu ora non riflettevano alcuna luce, sembravano pietre come altre.

<<Che cosa!?>>
Dorian poco lontano da me cadde a terra sconvolto.
<<Cosa dicono?>>
"Iska è caduta dal cielo. A Ruwa il Lago dei Vincitori si è prosciugato e a Wuta la Foresta della Rinascita ha preso fuoco."
Spalancai la bocca.
Dorian si girò verso di me.
Come un richiamo muto anche tutti gli altri lo fecero.
Avevo paura di cosa avrebbero potuto fare, cosí quando Teresa mosse un passo verso di me fuggii.

Corsi finché non trovai un cavallo e al galoppo abbandonai Mayu.
Nella corsa afferrai un sacco e Artú ci saltò dentro.
<<Non dobbiamo separarci. Da adesso viaggerai solo con me.>>
"Dove pensi di andare?"
<<Nel Deserto degli Scheletri. Non mi cercherà nessuno lí.>>
"Il deserto è scomparso. Al suo posto ora ci sono erba e tutti i fiori che hanno piantato invano in questi secoli."
Feci fermare il cavallo.
Ero spacciata.
Credevo di aver salvato tutti dall'auto distruzione ma chi avrebbe salvato me da loro?
Mi trovavo poco lontana dalle mura in una pianura, completamente allo scoperto.
Scesi da cavallo e mi sedetti a terra.
<<Aspetteremo che ci trovino.>>
Sospirai.
Che fine avevano fatto le statue di Duniya? Mia sorella si era sgretolata molto probabilmente.
Laila invece dove sarebbe stata sepolta?
Cosa avrebbero detto mamma e papà?
Sarebbero stati delusi da me, arrabbiati per sempre.
Spalancai gli occhi spaventata.
<<Cosa accadrà ai famigli?>>
Artú si sedette paziente.
"Aspettavo che me lo chiedessi.
Torneranno ad essere semplici animali. Nessuno di loro risponderà al proprio mago e fuggiranno."
Le lacrime arrivarono presto pesanti come macigni.
Il cuore era in subbuglio.
<<Resterò senza di te?>>
Mi sfuggì un singhiozzo e lo accarezzai lievemente.
Avevo paura che da un momento al un altro si sarebbe allontanato come se nulla fosse successo, come un normale gatto.
"La verità è che io sono l'unico gatto su Myeki da sempre.
La prima Strega, la mia prima padrona, sapeva che una volta scoperto la magia l'uomo lavrebbe prosciugata dalla terra e ne avrebbe abusato. Mi fece un incantesimo che sarebbe durato per sempre.
Io sono Artú il custode del Potere.
Ad ogni antenato di Storm si è sempre opposta una myeki con me al suo fianco, il nostro scopo era quello di distruggere il legame che aveva l'uomo con la natura. Tu ci sei riuscita."
Ero allibita, immobile sul posto con gli occhi sgranati e le mani contratte.
<<I ricordi che mi sono apparsi in sogno erano tui vero?>>
Lui annuì.
Aggrottai la fronte.
<<Quindi io ho solo reciso il legame tra uomo e natura. La magia esiste ancora?>>
La speranza si riaccese dentro di me come una fiamma alimentata dallo stesso vento che l'aveva spenta.
"L'uomo attinge da sempre magia dalla natura, la stava prosciugando. Myeki deve ancora riacquistare le forze ma un giorno sarà di nuovo piena di magia.
Il nostro compito è quello di mantenere questa magia separata dall'uomo."
<<Quindi resterai con me?>>
"E tu con me."
Lo abbracciai stringendolo fra le braccia come mai avevo fatto prima.
<<Come fai a sapere che non creerò un nuovo legame con la magia?>>
"Perché solo chi ha reciso il legame può adempiere a questo compito."
Mi alzai determinata e rimisi Artú nel sacco che misi a tracolla.
<<Torniamo a Mayu.>>

Tornai indietro e quando attraversai le porte distrutte mi chiesi dove fossero finiti Sorriso, Scintilla e i gemelli.
La città era deserta, ma sapevo dove avrei trovato tutti.
Le porte del palazzo erano spalancate, e nonostante fosse enorme non tutti erano riusciti ad entrare.
Girai intorno alla struttura fino ad attraversare la porta sul retro che mi aveva fatto vedere Lorenzo.
Il corridoio era ancora pieno di statue ma questa volta mi sembrarono più dure che mai e il loro sguardo era rivolto al cielo non più a me.
I troni erano visibili anche da quella distanza e sul loro piedistallo si trovavano i Maestri delle città, tranne per il Consigliere e Felce Nera, e i vecchi Portatori.
Gli amici che sicuramente mi avrebbero odiata.
<<Come vi abbiamo già spiegato il Consigliere ha distrutto la magia cercando di impossessarsene.
Non abbiate paura, noi siamo le stesse persone di prima, la nostra terra è ancora la stessa e possiamo risorgere dalle ceneri come fecero i nostri antenati dopo la grande guerra!>>
Marcus, il Maestro di Ruwa stava parlando a nome di tutti.
<<So cosa state provando ma so anche che riusciremo a superarlo, trovando una soluzione a tutto questo.
Il primo passo sarà quello di ripulire la città ma adesso vi prego di tornare a casa.>>
Si scatenò un tumulto fra la folla ma furono tutti sedati dalle guardie che spingevano tutti fuori.
I Maestri scomparvero dietro il trono.
Rimasi nascosta finché la sala non fu vuota e allora gridai i loro nomi.
Arrivarono solo Kay e Teresa.
Artú si mise sulla difensiva, pronto a scattare perché i due avevano ancora armatura ed armi.
<<Sai dov'è andato Balto? Il mio famiglio!?>>
<<E Sasha?>>
Si rivolsero disperati ad Artú ma fui io a rispondere.
<<Stanno bene ma non torneranno.>>
<<Quindi abbiamo perso anche loro?>>
Teresa pianse, aveva il volto contratto nello sforzo di trattenersi ma non ci riuscì.
<<Perché Artú è ancora qui?>>
La voce di Kay era vuota, rassegnata.
Non sembrava più l'uomo forte di una volta. Gli avevo portato via tutto ciò su cui contava.
Ignorai la sua domanda.
<<Dove sono gli altri?>>
<<Non vogliono vederti. Abbiamo tenuto la verità segreta ma non so se ti lasceranno andare.>>
Teresa mi porse un libro.
Il libro nero dal titolo dorato.
Spalancai gli occhi.
Finalmente lo avevo tra le mani e potei capire una volta per tutte cose vi era scritto.
<<Myeki e i segreti della magia.>>
Sospirai, non volevo ancora aprirlo.
<<Sono qui per dirvi addio.>>
Sembrarono tornare in loro una volta per tutte e Teresa mi afferrò per le spalle.
<<Dove credi di andare!?>>
<<Non puoi andare via dopo tutto quello che è successo!>>
Sperai che Kay non si riferisse a ciò che ci eravamo detti a Iska.
Feci un passo indietro.
<<Forse ci rivedremo ma le nostre strade si dividono qui.>>
Mi morsi la guancia per non piangere.
Non potevo lasciarmi andare.
<<Vi voglio bene. Prendetevi cura della mia famiglia per favore.>>
Mi voltai e corsi via.
Quando arrivai fuori il sole era alto nel cielo e il cavallo con cui ero arrivata mi stava aspettando.
Raccolsi del cibo dalle bancarelle abbandonate prima della battaglia e salii in groppa con Artú in grembo al sicuro nel sacco.

Mentre andavo via mi voltai più di una volta sapendo che avrei rivisto presto la città ma non le persone che amavo.
Una volta fuori dalle mura tirai un sospiro di sollievo.
Mi sentivo stranamente leggera.
<<Dove la magia é forte, è lí che  andremo.>>
"Cosa ne farai del libro?"
Lo sentii pesante nella sacca insieme al gatto ma avevo le idee chiare al riguardo.
<<Scriverò la nostra storia. Sarà sempre al sicuro finché sarà con noi.>>
Iniziai a piangere.
<<Quando non ci sarò più tu troverai qualcun altro a lui darai questo libro in modo che comprenda e adempia al suo compito.
So che non sbaglierai.>>

Cosí nei mesi sucesivi mi rifugiai nel vecchio Deserto degli Scheletri e continuai il libro.
Il pomeriggio in cui finii fu anche il giorno in cui mi sentii male.
Dal giorno in cui l'esplosione aveva colpito me per prima, il mio corpo stava sempre peggio.
Non sapevo cosa mi fosse successo esattamente ma fui felice di trovarmi accanto ad Artú quando seppi che il momento stava arrivando.
Il campo di fiori in cui mi trovavo si estendeva per miglia ed io ero fuori dalla mia tenda.
<<Mi mancherai Artú.>>
"Sei stata la Strega migliore che abbia mai servito spero che sarai felice ovunque tu sarai."
I suoi occhi da spettro furono l'ultima cosa che vidi, le pupille verticali mi ricordavano cosí tanto le mie che sorrisi prima di chiudere gli occhi.
                      
                            FINE.

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