Sotto le Stelle

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Le stelle sono ottime compagne quando si tratta di dover fare qualcosa che non si vuole fare, ti confortano, sai che loro ci saranno sempre anche se di giorno saranno nascoste.
Per me era come camminare sull'asse di una nave che ti porta dritto in acqua in mezzo agli squali.
Una volta feci un giro in barca con mio padre, era rilassante mentre quello che mi attendeva mi faceva venire la naisea.
Nell'ultimo periodo si stavano scatenando piccole rivolte e vari attacchi nei bassi fondi delle città, e sapevamo che era solo un piccolo tuono prima della tempesta.

<<Com'è? Fa male?>>
La voce di Dorian mi fece tornare dalle stelle alla terra. La sua voce era un po' timorosa, aveva chiaramente paura.
<<Non lo so, non l'ho mai chiesto a Kay. Ma stai tranquillo è questione di pochi minuti. Farà più male a me che a te.>>
Ma l'ultima parte la sussurrai.
Lo dissi per incoraggiarlo ma durante il cammino verso la sala grande del castello si rendeva sempre più agitato.
La passeggiata riflessiva durò poco.
Erano presenti solo il Mestro e John, mentre di Kay e Storm neanche l'ombra.
<<Avvicinatevi.>>
La mano del Maestro ci fece cenno di avvicinarci, cosa che io feci dopo qualche tentennamento.
<<Mettetevi entrambi in uno dei due cerchi. Adesso aspettiamo.>>
Centro i piedi nel cerchio diseganto a terra. Il pavimento è un unica lastra di marmo dipinto con finezza, la fantasia e i colori sono unici.
I due cerchi su cui eravamo io e Dorian, erano sottili e dorati, ed appena catturavano un po' di luce stellare risplendevano.
Le porte vennero spalancate talmente all'improvviso che mi fecero balzare e uscire dal cerchio.
<<Bentornati, vi stavamo aspettando.>>
Storm mi si avvicinò velocemente quasi volesse mettere quanta più distanza tra lui e Kay, che però sembrava abbastanza tranquillo.
Tornai al mio posto.
<<Sono così emozionato. Non ho mai capito come funzioni esattamente.>>
Il Maestro era in fermento, non riusciva a stare fermo e la sua agitazione influenzava tutti noi in modo diverso.
<<Ecco devo cercare la fonte della tua magia e da lì creare il legame da cui passerò il mio potere.>>
<<Com'è?>>
Chiese di nuovo Dorian.
<<Faticoso.>>
<<Doloroso.>>
Io e Kay rispondemmo contemporaneamente.
Lo guardai restando muta per il resto della spiegazione.
<<È come se ti stessero impiantando un terzo braccio senza che tu sia addormentato, ma appena finisce ti senti benissimo, come se prima ti mancasse qualcosa di cui ignoravi l'esistenza.>>
<<Frugherò un po' dentro di te.>>
<<Iniziamo.>>
Disse il Maestro.
<Allunga il braccio.>>
E Dorian lo allungò.
<<Che cosa devo fare adesso?>>
<<Niente. Resta fermo e non spostare la mano.>>
Allungai il braccio, e mentre lo feci Artù mi comparve accanto.
"Andrà tutto bene."
Spinsi la mano verso il basso facendo combaciare i nostri palmi nel punto in cui i simboli comparivano e la luce ci inondò.
Chiusi gli occhi e improvvisamente mi ritrovai in Dorian a cercare la fonte del suo potere.
Tutto successe velocemente.

Aprii piano gli occhi con ancora il fascio di luce davanti che lampeggiava.
Come l'ultima volta mi ritrovai per terra sbalzata dal contatto solo che questa volta c'era qualcuno a sorrggermi.
<<Grazie Storm.>>
<<Che guardia del corpo sarei se non ti aiutassi?>>
Disse sorridendo.
Un giramento di testa mi fece aggrappare al braccio corazzato di Storm.
<<È stato magnifico!>>
Dissero John e il Mestro insieme.
<<È stato orribile.>>
Dicsse Dorian con voce soffocata.
<<Come ti senti?>>
Gli chiese il professore.
<<Benissimo.>>
Gli rispose il biondo con un sorriso enorme.
<<Forza fai qualcosa.>>
Lo incalzai.
Lui mi guardò un po' stranito, ma poi con la mano eseguí una delle mosse imparato durante le lezioni, e una parete di fiori crebbe accanto a noi.
<<Wow.>>
Mi guardai il palmo della mano destra. Durante l'addestramento un altra piccola v era comparsa ma nonostante non avessi più la magia della terra, continuava ad essere  sottile e nera come al solito.
Un lieve sorriso comparve sulle mie labbra, ma quando alzai la testa verso gli altri scoprii Kay a guardarmi.

"È stato più semplice dell'altra volta. Dorian è così... piccolo."
Dissi ad Artù.
Stavo preparando le valigi all'alba saremmo partiti.
"È meno potente di Kay."
Un leggero bussare alla porta mi fece voltare verso Storm che entrava.
<<Vado a prepararmi per la partenza.>>
<<Va pure, ci vediamo alla porta.>>
Uscí velocemente dalla stanza.
<<Vieni a fare il bagno con me?>>
Chiesi ad Artù conoscendo già la sua risposta.
"Quando entrerò in acqua sarà il giorno in cui questa storia sarà finita."
<<O tranquillo finirà e quando accadrà sarò lì per buttarti in una vasca piena d'acqua e sapone.>>
Dissi ridendo entrando in bagno.
Mi spogliai velocemente e lentamente mi immersi fino al collo.
"Il fuoco verrà affidato a John."
<<Avrà elementi opposti.>>
"Quindi sono John e...?"
Non avevo ancora pensato a quella terza scelta, ma se qualcuno meritava quel ruolo era solo una persona.
<<Teresa.>>
Pronuncisi il suo nome con un sorriso, che però scomparvd subito quando la porta venne spalancata da Kay.
<<Che cosa stai facendo?!>>
mi immersi più che potei nella vasca per nascondermi.
Lui non rispose subito, e avvicinandosi alla vasca il suo sguardo diventava sempre più duro.
<<Mi dispiace che debba farlo in questo momento, ma è l'unico modo per non farti scappare trovando qualche scusa, o senza che la tua guardia del corpo mi fermi.>>
Disse guardia del corpo con un tono ironico. Eppure l'idea era stata sua.
Artù gli soffiò contro, ma Kay era già chino su di me.
<<Dammi il polso Talitha.>>
<<Che cosa devi fare?>>
Non l'avevo mai visto così determinato.
Immerse la mano nella vasca e dopo averlo trovato mi alzò il braccio iniziando ad ispezionare il palmo destro, dove il suo incantesimo rendeva visibile il simbolo solo a noi due.
Con gli occhi lucidi inziai a guardarlo intensamente.
<<Trovato nulla?>>
Chiesi.
<<Che cosa mi nascondi? Perché hai dei segreti?>>
<<Non sono l'unica qui dentro.>>
Si alzò brusco allontanandosi da me.
<<Perché i simbolo non scompaiono?>>
Continuai a guardarlo dritto negli occhi.
<<Forse perché fa parte di me... ma tranquillo il mio potere ora è dentro di te e lì resterà.>>
<<Perché credi che mi importa solo di questo? Io non sono come credi tu!>>
E con un movimento brusco uscì sbattendo la porta alle sue spalle.
Una sola lacrima scese sul mio volto che finí nell'acqua dolce della vasca.

Myeki: I Segreti Della MagiaWhere stories live. Discover now