Legami

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Il Maestro mi fece stendere in una piccola nicchia nel terreno così da essere in contatto con la natura fisicamente.
Fissavo il cielo mentre ascoltavo le sue spiegazioni che non sentivo, erano aria calda sul volto, che ti sfiora ma non ti risveglia.
La terra era umida, tiepida mi sentivo come se stessi facendo un bagno.
Poche parole mi arrivavano alle orecchie, ero come stordita dal verde intenso delle poche foglie e dall'aroma di gelsomino che permeava l'aria.
<<Come la linfa...>>
<<Ti risponde se la chiami...>>
<<Come la natura...>>
<<Foglia...>>
 
Come una foglia mi feci trascianre dal vento del potere, la natura una corrente calda.
La sentivo sottopelle e nulla sfuggiva ai miei sensi.
Chiusi gli occhi per un attimo ma quando li riaprii non stavo guardando il cielo limpido di prima ma una distesa di verde infinita.
Dove mi giravo percepivo nuove vite e il mio sguardo avanzava verso questa.
Un albero, un fiore, un filo d'erba e il deserto.
La vista di quest'ultimo mi fece comprendere che era tutto reale e tornai alla realtà come se fossi appena riemersa ddal fondo dell'oceano.
Balzai con il busto in avanti tirando il respiro più lungo della mia vita perché conteneva anche il respiro di miglioni di altre vite percepite.
Gli occhi pizzicavano dalla traformazione, il potere in circolo dentro di me.

<<Il tuo legame è forte.>>
Eravamo soli in quell'angolo di mondo, io e il Maestro.
<<È come avere più di un respiro dentro di me... credo.>>
Lui mi sorrise.
Tornai nella fossa pronta ad una nuova visione ma lui mi fermò.
<<Non possiamo perdere tempo in sciocche visioni, adesso devi imparare a manopolarle.>>
Eppure l'idea di poter modificare la natura vista poco prima mi metteva agitazione.
Il legame era stato istintivo ma il comando della natura no e questo doveva voler dire qualcosa.
<<Sei stata molto brava oggi.>>
Kay mi guardava negli occhi pacato come se potesse rompermi con un solo sguardo.
<<Non sono stata io, è stata la natura ad avermi chiamata.>>
Mi voltai e dall'altro lato vidi Storm, il suo sguardo infuocato al contrario di quello di Kay.
Qualcosa dentro di me si mosse in entrambe le direzioni, mi sentii lacerare non capendo cosa fosse.
"Passione. Non ti starai infatuando?"
<<Non dire sciocchezze. Due mondi diversi sono destinati a collidere non ad incontrarsi.>>
Artú mi si strusciò sulle gambe frustando la coda.
<<Cosa ti preoccupa?>>
Occhi da spettro contro occhi apparentemente normali, ma sotto nascondevo ancora la traformazione del colore violetto, lampi celati a tutti.
"Tu..."
<<Riguardo cosa? Pensi che non sia abbastanza forte da portare a termine la missione?>>
"Al contrario, la tua forza è la tua debolezza, e tu ne hai tanta.
Il legame che hai con i poteri sta aumentando, sarà difficile rinunciarvi."
Mi osservai la mano marchiata da da una nuova linea e toccandola percepii il legame che teneva me e Kay inconsapevolmente uniti.
<<Lo hai detto tu che non li posso abbandonare per sempre.>>
"Ma è quello che dovrai fare. Alla fine della guerra in un modo o nell'altro, qualsiasi parte vinca tu perderai."
Feci un passo indietro.
<<Che senso ha allora
combattere?>>
"Non sarai tu a combattere ma gli altri. Ti prosciugheranno di tutta la tua essenza prima dello scontro, tu servi come myeki adesso ma non dopo."
<<Vuoi che me ne vada o che aiuti tutti?>>
Ero confusa, arrabbiata e scoraggiata.
La terra si raffreddava sotto i miei piedi scalzi mentre le mie emozioni influenzavano la natuta involontariamente.
Anche quella volta aaccadde tutto instintivamente ma non me ne accorsi.
"Perché devi sapere per chi combatti e per cosa. È tuo dovere ma è anche tuo diritto sapere tutta la verità."
<<Come fai a sapere che andrà a finire così?>>
"Perché è così ovvio..."

Strinsi i pugni, le lacrime agli occhi dalla rabbia.
<<Io combatto per le mie sorelle, per i miei amici e per la mia casa. Nessuno combatterà al mio posto, io sono la Myeki e intendo sconfiggere chiunque si metta sul mio cammino.>>
Una promessa sussurrata ma comunque udita è pur sempre una promessa e la terra tremò in risposta.

Passai il pomeriggio affiancata da Dorina ad imparare le azioni per richiamare la terra più facilente.
Il movimento delle mani riducono lo spreco di energia.
Quel giorno imparai a percepire la vita che mi circondava e a raggiungerla fisicamente solo con l'aiuto della magia.
Il sudore, dello scavare a mani nudeanche senza toccare la terra,
scendeva a rivoli dalla mia fronte mentre su quella di Dorian aleggia fresca ombra mentre ripeteva i miei movimenti senza però doversi sforzare.
Se volevo ccombattere in prima linea sarei dovuta diventare forte abbastanza, ma un pensiero mi impediva di concemtrarmi del tutto.
Kay.
Una intensa attrazzione mi avvicinava a lui come se fossimo due calamite ma nonostante sembrasse rispondere allo stesso sentimento, lui si limitava a bramare l'unica parte di me che non avrei mai ceduto a nessuno, il mio potere.
Non potevo fare a meno di chiedermi se sarebbe potuto esserci wualcosa tra noi due se non fossi stata una myeki.
Una possibilità mai avuta si sarebbe potuta presentare solo alla mia resa ma il prezzo da pagare sarebbe stato troppo alto.

Storm.
Conosciuto da poco ma già il suo sguardo di fuoco mi attirava come un insetto alla luce della candela.
Tuttavia cosa sapevo di lui?
Essendo un umano non avrebbe dovuto presentare un intralcio al mio piano ma qualcosa in lui mi faceva pensare il contrario.

Due ragazzi dello stesso mondo ma completamente diversi.
Non sapevo nulla di entrambi se non le poche cose apprese durante il viaggio, eppure già sentivo di essere profondamente legata ad entrambi, ma quale legame?
Non lo sapevo.

Myeki: I Segreti Della MagiaWhere stories live. Discover now