In cerca di Amore

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<<Crea l'arma che vuoi. Basta che non distrugga questo posto.>>
Eseguii l'esercizio prima che potesse finire di parlare.
Nonostante fosse da tempo che non esercitavo la magia, tutto sembrò naturale e fluido.
Un lungo bastone dai bordi violetti e apparemtemente impalpabile.
<<Non è ammesso l'uso di poteri al di fuori della magia.>>
Eppure sapevamo entrambi che non avremmo seguito l'unica regola.
Entrambi avevamo ancora due poteri, ed eravamo pronti ad usarli.
Almeno lui, l'aria e il suo spirito libero erano ancora difficili da domare.

Scattò lui per primo all'attacco ma non mi feci trovare impreparata.
Aveva scelto a sua volta un bastone come arma, era il doppio di me e spesso abbastanza da spezzare il mio in due.
Se fossero stati reali. In uno scontro come questo contavano solo la forza, la resistenza e la volontà.
Leggera come il vento mi spostai di latoevitando il colpo.
Era la prima volta che afforntavo Kay in un vero e proprio combattimento.
Sembrava tutto cosí elettrizzante che mi girò la testa, o forse era solo il giro su me stessa che compii per dare slancio al bastone.
Sbuffai quando il colpo non andò a segno.
<<Sei migliorata ma non abbastanza da battermi. I tuoi occhi da felino non incanteranno nessun nemico.>>
Sorrisi sarcastica già pensado al contrattacco ma venni di nuovo preceduta.
Quella volta fui colpita alla coscia.
Kay rise appena, le sue frecciatine mi stavano innervosendo.
Come potevo non essere affatto migliorata dopo tutto quel tempo?
<<Non ti stai neanche
impegnando.>>
Esclamai dopo un altro colpo.
Mi sentii come si era probabilmente sentita Genna quella mattina.
Avevo ripetuto le sue stesse parole e quello fece scattare qualcosa dentro di me.
Se per Kay era un gioco per me era il modo di dimostrare a me stessa di essere diventata più forte.
Strinsi la presa sul bastone e lo feci sparire.
Se non poteva vedere l'arma allora non poteva neanche vederla arrivare.
Corsi al riparo dietro uno degli alberi.
Nella mia mano comparve un piccolo puganle da lancio e subito dopo lo feci diventare invisibile.
Stavo infrangendo la regola ma allo stesso tempo anche Kay lo faceva.
Quando lanciai il pugnale uscendo dal mio nascondiglio, fui invesitta da una spruzzata d'acqua.
Ero bagnata dalla testa ai piedi, ma mentre provavo a scrollarmi l'acqua di dosso Kay si tastava incredulo il braccio.
Quando ritrasse le dita le trovò bagnate di sangue.
Un piccolo graffio, una grande vittoria.
<<Hai infranto la regola!>>
Ci indicammo all'unisono, restammo seri per qualche secondo prima di ridere e tornre all'attacco.
<<Perché ti stai allenando? Sai che a breve ci sarà il trasferimento.>>
Lo tagliai di nuovo alla gamba infastidita.
<<Volevo godermi un po' di divertimento.>>
Alzai di poco le spalle.
In risposta ottenni un sorrisetto malizioso.
<<Sicura che non sia per l'altro giorno?>>
Corsi a nascondermi di nuovo dietro un albero, non per sfuggiare ad uno dei suoi attacchi ma al suo sguardo.
Mi sentivo avvampare. Dovevo riprendermi!
Uscii allo scoperto con le braccia alzate, stanca di giocare.
<<Forse hai ragione.>>
Il bastone scomparve ma Kay rimase al sicuro al suo posto, affianco ad un grande vaso colorato.
<<Ho riflettuto molto...>>
Abbassò gli occhi e fu in quel momento che agii.
Con l'aiuto del vento mi spinsi velocemente verso di lui puntando la lama magica tornata visibile alla sua gola.
<<Ho vinto.>>
Sussurrai.
<<Ne sei sicura?>>
Con un braccio mi cingeva la vita, ma non la sua mano.
Avevo un pugnale puntato alla schiena.
Le armi scomparvero simultaneamente ma restammo abbracciati.
<<In effetti sono venuta qui per l'altro giorno.>>
Non sapevo perché stessi sussurrando, ero confusa per tutto, come se i miei sensi fossero inebriati dalla sua stretta.
<<Lo so.>>
Mi lasciò andare.
Avrei voluto che rimanessimo così ancora un po'.
Non avrei dovuto parlare.
Infastidita da me stessa mi appoggiai a uno dei piccoli tronchi, neanche minimamente paragonabili agli alberi di Wuta.
<<Da quanto state insieme?>>
Aggrottai la fronte guardandolo nei suoi occhi gelidi.
<<Dovrei essere io a fare domande. Perché mi hai
baciata?>>
Incrociò le braccia gonfiando il petto, di sicuro non gli era piaciuta la risposta.
Non riuscendo a stare ferma iniziai a camminare per la serra.
<<Perché non ti sei ritratta?>>
Il tono arrogante mi fece sbuffare.
<<Non dirlo come se fossi stata io a baciarti!>>
Alzai gli occhi al cielo.
<<Lo hai detto al tuo ragazzo?>>
Sottolineò la parola ragazzo con disprezzo.
L'aria intorno a me iniziava a vibrare, controllata involontariamente dalle mie emozioni.
<<Smettila.>>
<<Di fare cosa?>>
Si avvicinò con passo lento e calcolato.
Aveva le spalle rigide, la postura più dritta di sempre che lo faceva apparire come un gigante e il volto in tempesta.
<<Lo ammetto sono geloso, ma non so perché.>>
La sua mano andò a finire tra i capelli arruffandoli.
<<Ero il tuo professore eppure questo non mi ha impedito di essere attratto da te, dalla tua aura in qualche modo.
Anche dopo non ho potuto smettere, a Ruwa ho utilizzato la rabbia per starti lontano, e a Duniya ma a Wuta, dopo l'attacco nella Foresta della Rinascita tutto è riemerso.
È qualcosa di innato dentro di me che mi spenge verso di te. Tu non lo senti?>>
Prese un profondo respiro.
Le sue mani trovarono le mie, erano calde, grandi e stringevano disperate le mie.
Cercava certezze, una risposta che non potevo dargli.
<<Non sono sicura di quello che sento...
Non sono sicura neanche di provare amore per Storm dopo il nostro bacio. Mi hai scombussolata fin dall'inizio Kay.>>
I suoi occhi tornarono ad illiminarsi.
<<Ma da allora sono cambiate tante cose. Troppe per provare sentimenti proprio adesso. L'amore rende deboli in battaglia.>>
Scosse la testa più volte.
<<Ti sbagli, ci rende più forti di tutti perché ci incita a non arremderci mai. Abbiamo sempre qualcuno per cui lottare.>>
Lasciai andare le sue mani.
<<Io lottavo per le mie sorelle e guarda cosa è successo!>>
<<Ma ora hai tutti noi! Hai me...>>
Guardai a terra non sostenendo il suo sguardo.
<<Io lotterò per il nostro futuro e tu potresti farlo al mio fianco. Potrei riuscire a convincere gli altri a farti partecipare alla battaglia.>>
Mi venne voglia di ridere, forse perché sapevo che avrei partecipato comunque o perché ero in qualche modo attratta da lui.
Sorrisi appena non riuscendo a trattenermi.
<<So che lo farai, e anche se non sarò lì con te mi sentirai al tuo fianco.>>
Portai le mani sul suo petto e lentamente lo avvicinai a me, alle mie labbra.
<<Non dovrei farlo...>>
Potevo sentire il suo respiro sulle mie ciglia, come se fossero mosse da una leggera brezza.
<<Forse è troppo tardi per non provare qualcosa.>>
Di nuovo in pochi giorni ci baciammo.
La luce della luna illuminava la serra, i vetri diffondevano la luce sulle piante e su di noi.
Tutto si tingeva di argento, tutto rispelndeva e dopo tanto tempo mi sentii veramente bene, anche se solo per poco.
Sapevo cosa dovevo fare e l'avrei fatto a costo di perdere anche Kay.
E presto avrei dovuto dire addio anche a Storm.
<<Mi dispiace Kay ma quando questa storia sarà finita noi due non ci vedremo più.>>
Una carezza fugace e tanto in fretta ero arrivata tanto in fretta andai via.
Anche se le lacrime non volevano uscire dentro di me un altro pezzo del mio cuore cadeva nel profondo dell'anima.
Avevo perso già Chiara, Laila e Kay.
Artú comparve accanto a me, forse richiamato dal mio cattivo umore.
Strinsi i pugni lungo i fianchi.
<<Ti giuro Artú che ucciderò chiunque sta rovinando la nostra vita.>>

Myeki: I Segreti Della MagiaWhere stories live. Discover now