Per chi Combatti?

491 20 1
                                    

Il marchio apparve completo una mattina come le altre, non lo notai subito ma Storm si.
<<Sei pronta.>>
Lo disse in un soffio, riuscii appena a sentirlo ma dal suo sguardo rivolto alla mia mano capii tutto.
Sospirai cadendo di peso sul letto come qualche ora prima.
Presto avrei dovuto dire addio anche a Storm e avrei dovuto tradirli tutto perdendo per sempre la loro fiducia.
<<Non sei felice? La guerra presto finirà e tu sarai al sicuro.>>
Mi accarezzò la guancia mai lasciando andare il mio polso.
Srmbrava raggiante al contrario di me.
<<Lo sono.>>
Sorrisi forzatamente ma per fortuna lui non se ne accorse e rispose.
<<Dobbiamo dirlo agli altri.>>
Corse fuori dalla porta come un fulmine lasciandomi con Artú.
Sospirai.
"È quasi il momento."
<<Andrà bene. Non ho più nulla da perdere e tutto per cui combattere.>>
Sorrisi guardando l'orizzonte in direzione di Mayu.
Presto le pietre che la ricoprivano avrebbero riflesso immagini di guerra, ma anche la sua fine.
Mi sentivo stranamente tranquilla  come la calma prima delle tempesta, al contrario di come era accaduto a Wuta.

Mi diressi nella serra dove tutti erano già radunati.
Erano in fermento, agitati chi sorridente e chi rabbuiato.
<<Da dove iniziamo?>>
Teresa sorrise quando pronunciò le parole.
Il Maestro portò le mani dietro la schiena e Kay gonfiò il petto.
<<Subito dopo il trasferimento dei poteri raduneremo l'esercito e marceremo verso Mayu. I maghi dell'aria sono già pronti a renderci invisibili. Il nostro sarà un attacco a sorpresa.>>
Kay sorrise all'idea ma io aggrottai la fronte.
<<Come sappiamo che non ci siano spie nell'esercito?>>
L'entusiasmo svanì all'improvviso ma Piuma risolse il problema.
<<Dei maghi scelti stanno frugando loro la mente.>>
Splancai la bocca.
<<Ma così stiamo infrangendo una legge!>>
Dorian sbuffò.
<<Una legge creata dal nostro nemico. Ovviamente deve averlo fatto appositamente per scongiurare il pericolo.>>
Tornai al mio posto.
John e Teresa parlottavano tra loro preoccupati fin quando non si decisero ad esprimersi.
<<Cosa accadrà a Tal?>>
Artú comparve improvvisamente al mio fianco.
"Devi impedirgli assolutamente di toglierti la magia."
"Più facile a dirsi che a farsi", sbuffai preoccupata.
<<Io vorrei combattere al vostro fianco!>>
Gridai senza volerlo lasciando tutti stupiti.
Storm mi mise un braccio sulla spalla.
<<Per quanto vorrei Tal al sicuro penso che abbia il diritto di battersi.>>
Mando uno sguardo rassicurante al gatto, con Storm a sostenermi dovranno appoggiarsi.
<<Prometto di cedere la magia non appena la guerra sarà vinta.>>
Li guardo supplichevole.
Non potevo correre il rischio di restare senza poteri altrimenti il piano non sarebbe riuscito.
John e Teresa si schierarono dalla mia parte.
<<Noi anche lo crediamo. Nessuno di moi sarebbe qui adesso senza Talitha.>>
Sorrisi a Kay al pensiero di avere tutti loro al mio fianco anche se per poco.
<<Piuma Gialla?>>
Il Maestro cercò consiglio nella Maestra.
Il piano dipendeva dalla persona a cui ero meno simpatica e speravo che questo non influenzasse il suo giudizio.
Serrai la mandibola sentendo la magia agitarsi nell'aria.
Le sensazioni di Artú si mischiarono alle mie facendomi sentire peggio.
<<Talitha è una valida guerriera, credo che avremo bisogno di lei in battaglia.>>
Tirai un sospiro di sollievo all'udire quelle parole.
Abbracciai Storm forte.
<<Grazie per il tuo sostegno.>>
Gli sussurrai all'orecchio.
Lo sentii sorridere contro la mia spalla.
Mi staccai e abbracciai anche i miei due amici d'infanzia.
<<Grazie mille ragazzi.>>
Venimmo interrotti da Kay e dal suo tono serio.
<<Il tempo di organizzare il trasferimento e gli incantesimi e saremo pronti a partire.>>
Il Maestro annuì e con un gesto della mano chiamò a sé il suo famiglio.
Una colomba bianca.
Prima di posarsi sulla spalla del vecchio gli fece cadere tra le mani una lettera.
<<Questa mi è arrivata soltanto questa mattina presto. I Maestri sono pronti a combattere con i loro eserciti. Ci incontreremo sotto Iska tra due giorni, chiedono di aspettarli e di marciare insieme.>>
Piuma sorrise alla notizia.
<<No ci troviamo tutti insieme da anni ormai. Sarà divertente.>>
Diede una sonora pacca sulla schiena del Maestro e risero.

Lasciammo Kay, Dorian e i Mestri a organizzare un piano di attacco da presentare all'arrivo degli eserciti.
Eravamo rimasti in quattro e tutti ci sedemmo sul bordo del baratro.
<<Mi mancherà questo posto.>>
Le nostre gambe ddondolavano nel nulla.
<<Tornerai presto, ne sono certa.>>
La rassicurai poggiando la testa sulla spalla di Storm.
<<Credo che andrò a dire a Genna dello sviluppo.>>
Mi alzai ma la guardia mi prese per il polso fermandomi.
<<Vado da sola. Sono al sicuro.>>
Non lo feci parlare e andai.

Non appena fui sola sospirai e mi appoggiai alla parete di specchio.
Le gambe mi tremavano, la testa mi girava.
<<Sono spaventata.>>
Scivolai a terra sapendo che al mio fianco sarebbe comparso il famiglio.
"La paura fa parte del gioco. Vince chi riesce a controllarla."
<<Sono certa di star perdendo allora.>>
Lo guardo scettica.
"Ci sono molti modi di controllare un emozione a tuo favore."
Quando mi accorsi di stare sorridendo lui era già scomparso.
E al suo posto, in fondo al corridoio mi attendeva Genna.
Mi misi in piedi lentamente mai smettendo di guardarla.
Lei incrociò le braccia sotto il seno esiguo, il suo aspetto da bambina non era ancora scomparso.
<<Ti aspettavo prima.>>
Alzai la mano rendendo visibile il marchio.
<<Tra due giorni partiamo. Combatterai con noi?>>
La sua postura era come sempre impeccabile, lo sguardo inespressivo.
In una parola, rigorosa ma qualcosa che dissi la fece indurire ancora di più.
<<La vera domanda è: per chi sto andando a combattere?>>
Fece un passo nella mia direzione, portò le mani dietro la schiena mai distogliendo lo sguardo dal mio.
Non sapevo a cosa volesse andare a parare ma immaginavo riguardasse il discorso dell'ultima volta.
<<Combatterò.>>
<<Bene.>>
<<Tu lo farai per i tuoi amici.>>
Strinsi i pugni lungo i fianchi.
<<Ma chi non lo è, da chi sarà protetto?>>
I suoi occhi si fecero taglienti come uno dei suoi letali incantesimi.
Boccheggiai per un attimo non sapendo cosa dire.
<<Devo mostrarti una cosa.>>
Finalmente ci trovammo l'una di fronte all'altra ma mi superò subito, rimasi impalata per un attimo prima di seguirla.
Attraversammo l'intero castello prima di trovarci davanti a delle porte. Le uniche di tutto il castello ad essere scure. Nulla vi si vedeva attraverso.
<<Oltre queste porte si trova un intera città che deve essere salvata. Molti bambini perderanno la loro famiglia, molti vecchi piangeranno i loro figli.>>
Mise una mano su una delle ante.
Avevo paura che le aprisse, avevo paura di cedere.
<<Loro sono tuoi amici?>>
Non riuscii più a guardarla negli occhi. Fissai lo sguardo sulle slanciate ante, sapendo di avere torto.
<<Sono stata egoista ma non posso negare di non starlo facendo anche per loro.>>
Mi si avvicinò di slancio e mi prese le mani con forza, gli occhi le brillavano di magia trasformati e il suo aspetto vibrava, come se fosse pronto a svanire.
<<Vorrei che venissi con me a Iska, ti farò vedere che splendide persone voglio salvare.>>
Sorrisi annuendo facendomi trascinare verso la porta.
Fece un cenno alle guardie al di sopra delle torrette, anche quelle mimetizzate con gli specchi, e le porte si aprirono.
Le attraversai con una bambina ma una volta fuori accanto avevo una donna matura, alta e muscolosa dai capelli corti e i soliti occhi di ghiaccio.
E pensare che avevo osato sfidarla.
Risi al pensiero venendo inghiottita nei vicoli della città sospesa.

Myeki: I Segreti Della MagiaWhere stories live. Discover now