...Verso Ruwa

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Sostammo dopo mezza giornata di viaggio in una delle rimesse per viaggiatori. All'inizio la scambiai per la stessa in cui ci fermammo la prima volta che venni a Mayu, ma avevamo preso una strada più riparata e così era cambiata anche la casetta.
All'interno trovammo delle cipolle e delle patate e le utilizzammo per una zuppa, in cambio lasciammo della salvia.
Ogni viaggiatore che prendeva da mangiare doveva lasciare qualcosa al suo posto. Quelle casette salvavano la vita e per questo tutti rispettavano la regola così da trovarvi sempre qualcosa all'interno.
Restai seduta per quasi tutto il tempo sempre sorvegliata da una guardia, cibando la noia di patate e conversazioni origliate.
<<Ci metteremo tra i quattro e i cinque giorni a cavallo di questo passo. Sette se andiamo a piedi...>>
Disse Kay a Lorenzo dall'interno della casetta.
Artù invece sembrava addormentato accanto a me, tuttavia i guizzi sotto le sue palpebre lo tradivano.
"Perché non vai in perlustrazione insieme agli altri famigli?"
I famigli delle guardie erano quasi tutti in perlustrazione.
"Io devo sorvegliare te, non il territorio."
Conficcò le sue unghie nelle mie gambe mentre si stirava, facendomi balzare in piedi.
Da lontano il famiglio di Kay tornava correndo dal suo mago.
Tornai a sedermi aspettando l'ordine di ripartire.
"Secondo te cambierà?"
"Cosa?"
Indicai il simbolo sul palmo della mano. Un rombo stilizzato dai contorni neri.
"Ne sono sicuro. Non appena riuscirai a padroneggiare gli altri poteri."
Sospirai.
Tutto stava cambiando nella mia vita e il cambiamento sembrava travolgere tutti quelli che mi stavano intorno, allora decisi che se non volevo coinvolgere la mia famiglia non avrei dovuto dirle del mio ritorno.
<<Preparatevi a partire! Voglio arrivare al prossimo rifugio prima di notte!>>
Mi alzai per raccattare le mie cose ma quando mi girai fui travolta da Lorenzo.
<<Attento!>>
<<Scusami Tal. Devo starti attaccato ricordi?>>
Alzai gli occhi al cielo che arrossiva e tornai dal mio cavallo che pascolava.
<<Che cosa sai dirmi sui tuoi poteri? Ti senti diversa?>>
Lo guardai stranita salendo in sella.
<<Mi sento... normale.>>
Lui annuì ma non ancora soddisfatto continuò a fare domande.
<<Riesci già a controllarne qualcuno?>>
Scossi la testa negando.
Le guardie si posizionarono di nuovo attorno a me e partimmo al galoppo costeggiando da lontano la strada principale.
<<Mi è stato detto di riportare ogni tuo cambiamento e di scoprire il più possibile sui myeki... veri.>>
<<Non so dirti niente sull'essere una myeki. L'unica volta che ho padroneggiato un potere, era quello dell'acqua alla festa. Non so neanche come abbia fatto.>>
Per un po' rimase in silenzio, ma forse stava solo pensando a cos'altro chiedermi.
<<Come sono i gatti? Scontrosi come dicono?>>
<<Leggermente.>>
Ridacchiai sotto i baffi sapendo che Artù era in ascolto.
Lorenzo mi guardò e di nuovo nei suoi occhi vidi qualcosa che non riuscivo a capire. Era lo stesso sguardo che mi rivolse al mercato quando ci conoscemmo.
Per il resto del viaggio restammo in silenzio lasciando i nostri pensieri e le nostre domande segrete.

* * *

Passò la prima notte, buia ma allo stesso tempo piena di luce. Accendemmo un fuoco ma molto piccolo, per non dare l'impressione di essere in troppi.
Quella notte stranamente riuscii a dormire, come se il mio corpo sapesse di essere vicino casa.

Trascorsero poi altri due giorni di fatica e vesciche per il troppo cavalcare, ma Kay non cedette il passo a nessuno che non fossr il suo lupo. Non rallentammo mai e le pause erano le stesse, una di giorno e una di notte.
<<Non rallenteremo signore, siamo troppo vicini. Potremmo arrivare entro un giorno al galoppo...>>
Ma questa volta venne interrotto.
<<Kay adesso basta. Siamo sfiancati. Detterò io il passo d'ora in poi.>>
<<Ci sarà tempo per riposare quando saremo arrivati. Signore...>>
Ma questa volta nel suo tono non c'era nulla di scherzoso. Era del tutto serio e fermo, tuttavia anche il nipote del Consigliere lo era e si sa che chi più potere ha comanda.
E così impiegammo ben due giorni in più prima di avvistare da lontano le mura del castello di Ruwa.
Alte come un onda, rosse come il sole. Un unica lastra di corallo velenoso circondava in una mezzaluna la mia città natale.
Più ci avvicinavamo più la parete sembrava letale. Liscia, impossibile da scalare per le sue schegge velenose.
La aggirammo fino ad arrivare al portone principale.
Chiuso e sorvegliato ci impedì il passaggio fino all'arrivo di una guardia incaricata di condurci dentro.
Non disse nulla, non sembrava sapere chi fossi io, ma sembrava sapere chi fosse Lorenzo.
Ci condusse sin nella piazza centrale, vuota per via della tarda ora.
Lì, accanto alla fontana, si stagliava il Signore di Ruwa.
Snello e alto poteva essere scambiato per un manico di scopa.
<<Ben arrivati a tutti, ma specialmente ben tornata a te Talitha.>>
Si rivolse a me con un mezzo inchino, il suo sguardo famelico e pieno di incredulità.
Si avvicinò sfiorandomi appena, contraendo un brivido.
A me i brividi li faceva venire lui, così mi ritrassi subito sbattendo al petto di Kay che si trovava dietro di me.
Nonostante il vento fosse freddo iniziai a sentire caldo per quella vicinanza ma non avevo intenzione di riavvicinarmi al Signore.
<<Mai avrei creduto di poter toccare una vera myeki. Il fatto che tu sia una donna come la prima myeki, indica che il tuo Koto è forte.>>
Provai a non fargli notare la mia riluttanza nei suoi confronti e per fortuna il buio aiutò.
<<Vi porterò nella vostra residenza e lì vi spiegherò tutto.>>
Adesso sembrava aver assunto un tono molto più formale.
Camminammo per un po' prima di arrivare ad una casetta ben appartata nel boschetto dopo il lago. Lontana dalla zona abitata e molto appartata.
<<Qui potrete stare tranquilli. Domani mattina vi presenterete a scuola  cosí verrete ricevuti dal Maestro e lui vi porterà dove potrete addestrarvi senza essere disturbati.>>
<<La ringrazio a nome del Consigliere e di tutta Myeki.>>
Rispose Lorenzo con cortesia.
Il Signore fece di nuovo un inchino e andò via lasciandoci soli.

Girai per la casa in cerca di una stanza da letto e non appena la trovai mi buttai sul materasso. Caddi in una dormiveglia istantanea ma riuscii ad addormentarmi del tutto solo dopo un paio d'ore.
Il giorno dopo sarebbe stato il primo di una nuova vita.

Myeki: I Segreti Della MagiaKde žijí příběhy. Začni objevovat