Tradimento

498 26 2
                                    

Quando mi voltai fui investita da una tenda di foglie grandi quanto la mia testa.
Sottilissime e piene di venature davano l'impressione della pelle.
Ne sfiorai una sentendola calda.
Sopra di me si estendeva un immensa chioma dalle sfumature violacee, alcune pendenti altre sospese a mezz'aria, come se fossero nell'atto di cadere.
Un vociare mi distrasse dalla bellezza del posto.
Fu facile avvicinarmi senza essere vista.

<<Allora siamo tutti d'accordo sul piano?>>
La voce aggressiva di Piuma mi colpì quasi facendomi arretrare.
<<No.>>
Teresa sembrava molto più tranquilla, anche se mai l'avevo sentita seria come in quel momento.
<<Quando attaccheremo il nemico Storm porterà via Talitha dal campo di battaglia, ma non prima che abbia dato fino all'ultimo potere, altrimenti sarà una battaglia persa sin dall'inizio.>>
<<Ma non doveva...?>>
<<Si, ma dato che è una myeki dalla nascita potrà avere figli dotati anche se sarà senza poteri. Adesso è tutto chiaro?!>>
<<Come hai fatto a capire che è Lorenzo la spia?>>
Dorian anche si intromise nella conversazione.
Dovetti portarmi una mano alla bocca per reprimere qualsiasi suono.
<<È stato Kay a capirlo, anche se quando era un po' tardi.>>
Alla freccitina il professore non rise come al solito.
<<Nella biblioteca mi sono imbattuto in un testo che parlava della famiglia reale.
Il Consigliere ha commesso il grave errore di donarle l'armatura della Regina, la stessa leggendaria armatura perduta della regina di Myeki, la stessa armatura che di sicuro indossava nell'ultima battaglia.>>
Tutti sembravano trattenere il respiro, improvvisamente sentii il peso del pugnale alla caviglia.
<<Se è davvero il Consigliere allora non abbiamo speranze di vincere contro l'esercito.>>
John sbatté la mano da qualche parte perché si sentì un tonfo.
<<Non è cosí. Ho mandato già delle guardie in tutte le capitali a radunare un esercito. Mi sono assicurata di scrivere nelle lettere di controllare che nessuno sia un nemico.>>
Piuma sembrava decisa tanto quanto io sembravo spaesata.
<<Tra pochi giorni partirete finalmente per Iska, lí dovrete trovare la persona adatta a cui affidare la magia di Talitha.
So che posso fidarmi di voi, o non vi avrei chiamati qui.>>
Questo significava che lei non si fidava di me.
Tornai di sotto sapendo che presto sarebbero scesi anche loro.
Le mie gambe andavano da sole, troppo immersa nei miei pensieri.
<<Se Lorenzo è il nostro nemico allora il suo scopo non è quello di distruggermi.>>
Ero tornata dove avevo trovato la pagina di diario, ancora al sicuro nella mia tasca.
<<Il suo antenato voleva uccidere i myeki ma non perché voleva che si estinguessero.
Voleva restare l'unico, in possesso di in potere avrebbe potuto conquistare gli altri molto facilmente ma prima avrebbe dovuto liberarsi di tutti.>>
Artú comparve al mio fianco.
Ero appoggiata contro lo scaffale, non curandomi dei libri pungenti sulla schiena.
<<Lo scopo è ancora quello, ecco perché sono tornati ad attaccare proprio ora.>>
"Possiamo sconfiggerlo una volta per tutte. Ci potrà reputare deboli ma anche lui lo è.>>
Lo guardai negli occhi, le sue pupille più affialte dei suoi artigli.
Gli feci un cenno.
Avevo capito il suo piano.
Ci incamminammo verso la stanza e una volta arrivati non trovai Storm, proprio come mi aspettavo.
Mi avvicinai all'armatura ammirandola come fosse la prima volta.
Un dubbio si insinuò dentro di me.
<<Il rapimento di Lorenzo era finto...>>
Artú frustò l'aria con la coda.
"Se c'é una cosa che tua sorella desidera è la magia."
Strinsi il pugno sul petto lucido dell'armatura.
Un movimento catturò la mia attenzione.
Aguzzai la vista, nel riflesso era presente un'altra persona.

<<Strano vero?>>
Laila, completamente diversa da come era sempre stata si stagliava sulla soglia della porta.
<<Cosa? Che tu non sia stata rapita?>>
Più alta, con pesanti strisce nere intorno agli occhi, un'armatura grigio lucido.
Sorrise beffarda.
<<Lorenzo mi ha promesso una bella vita da principessa. Una con dei poteri.>>
Continuai a studiarla, non sapendo cosa fare.
Avrei dovuto combattere contro mia sorella?
Contro la sorella che avevo giurato di proteggere e per il quale mi sarei sacrificata?
<<Ha detto una volta sul campo di battaglia, tutta la vita in un castello.>>
L'angolo della mia bocca si alzò da solo.
<<Lo sai da quanto il tuo ragazzo è sul campo di battaglia? Se i suoi antenati erano principi di certo lui non lo è più.>>
Si avvicinò lentamente, ed anche se non sembrava avere alcuna arma rimasi sulla difensiva.
<<Ho saputo che sei andata a trovare nostra sorella. Era bella mentre moriva?>>
I denti stridettero per la forza con cui li strinsi.
<<Questa è l'ultima volta che vengo tradita dalle persone che amo!>>
Mis scagliai su di lei ma ad un soffio dal suo volto venni fermata, e con uno strattone mi spinsero indietro.

<<Non ti permetto di fare del male alla mia ragazza.>>
<<Dopo che tu e Kay mi avete rapita vi avrei volentieri presi a pugni, ma adesso giuro Lorenzo che ti ucciderei.>>
<<Abbiamo una proposta per te.>>
Disse Laila.
<<Se adesso vieni con noi di tua volontà e ti sottometterai a noi tutta questa guerra e caos svaniranno in un secondo.>>
<<Altrimenti?>>
<<Metteremo a ferro e fuoco Wuta con tutti i tuoi amici dentro. E tu rimarrai a guardare.>>
Avrei potuto liberarmi ma non seppi perché non lo feci. Dopotutto ero felice di poter guardare mia sorella viva davanti a me.

<<Sei sempre stata arrendevole quando si trattatava di queste cose, non deludermi adesso.>>
Feci un respiro profondo.
Mi avvicinai a lei per quanto mi fu possibile e con una scarica alla mano di Lorenzo mi liberai.
Tirai uno schiaffo a Laila tanto forte da farle gorare la testa.
Un attimo dopo venni di nuovo fermata.

<<Come hai fatto a diventare
così?>>
Il suo volto diventò paonazzo.
<<Riprendi i poteri e vieni con noi.>>
Sibilò.
<<Come potrei fare a prenderli, li ho persi ricordi?>>
Con un suo cenno del capo un uomo gigante, prima nascosto fuori dalla stanza,  venne verso di noi e prendendomi la mano con forza il mio incantesimo crollò sotto gli occhi di tutti, rivelando il vero segno ormai quasi completo.

<<Credi davvero che siamo così stupidi? Sappiamo più cose di te su cosa sei, di quanto potresti mai saperne tu.>>
Mi liberai di scatto dalla presa di Lorenzo e tirai un calcio allo stomaco dell'uomo gigante. Corsi solo per qualche metro prima di essere fermata da una barriera magica.
Mi girai verso il suo creatore e con la mano iniziai a spingere sulla parete.
Briciava come se stessi toccando un fulmine a mani nude.
Emise una lieve luce, ma prima che potessero raggiungermi la attraversai assorbendo il potere che reggeva l'incantesimo, estinguendolo.

Il gigante riuscì a raggiungermi, la mi magia neanche lo scalfiva.
Barriere magiche.
Prima che potessi liberarmi dell'ostacolo mi buttò a terra con un manrovescio.
Il sapore del sangue arrivò alle papille gustative insieme al dolore.
Una polvere di stelle si materializzò d'improvviso intorno alla sia testa, iniziando a soffocarlo.
Dopo qualche secondo Artú comparve al mio fianco con le zampe coperte di sangue e la guardia cadde a terra.
Non aveva più un volto, e neanche aria nei polmoni.
Tornai a guardare Laila che mi stava raggiungendo a passo veloce.
<<Dí al tuo capo che reclino gentilmente l'offerta.>>

Corsi alla porta di Senza Tempo, ma era già troppo tardi.
La città era in fiamme, tutto quello che poteva bruciare lo stava facendo.
Il potere era troppo grande perché potesse essere controllato.
L'unica speranza della città di fuoco era l'acqua.

Myeki: I Segreti Della MagiaWhere stories live. Discover now