Capitolo 57

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Nonostante sia ancora presto, sembra notte sopra di noi mentre mi porta con sé, tenendomi per mano. Mi guida tra la gente, tra le strade di una città che ci appartiene, che ci ha fatto incontrare. Ridacchio mentre mi lascio guidare, la sua stretta calda, la nostra pelle in contatto, il brivido che mi percorre all'idea dell'ignoto che c'è dinnanzi a noi. Non mi è mai piaciuto non sapere dove andare, camminare in punta di piedi, correre più veloce del vento verso un luogo che non conosco. Ho imparato che non sempre è un male, ho capito che di qualunque posto si tratti, se sono con lui, va bene. Mi fido, sta tutto in quella fiducia reciproca che abbiamo sviluppato nel tempo, errore dopo errore.
Mi conduce fino al ponte, a quel ponte. Non la scorderò mai quella sera, neppure volendo. Basta ripercorrere il ricordo e percepisco ancora quella bellissima sensazione di essere sopra a tutti, più felice di come non lo sono mai stata, le stelle a guardarci e i nostri respiri soppressi dai baci.
Ci sdraiamo in preda ad un'euforia che non sappiamo controllare, la gioia di esserci capiti, letti, compresi, una volta per tutte. Non tutto quanto è stato risolto, ma questo basta per dire che ci bastiamo in un modo o nell'altro.
«Questo posto...» Ammiro tutto quello che ho attorno, questa frazione di parco che sembra frequentata da pochi, probabilmente perché è l'ora di cena.
«... Già» Sospira e lo vedo sorridere. Pensare che fino a un'ora fa ci cercavamo nel tentativo di scusarci, di perdonarci a vicenda per uno sbaglio, un'incomprensione che ci può sempre stare... ma non se si tratta di paragonare quello che sento per questo ragazzo con un altro. Non posso nemmeno immaginare di provare ciò per un uomo che non sia lui nella sua più totale imperfezione.
«Riguardo a prima...»
«Zitta, Hazel» Mi sussurra addosso, rubandomi un bacio sotto un cielo che si sta trasformando fino a farci sentire parte di esso come quella notte stellata. Sorrido sulle sue labbra, lo abbraccio forte in modo che se cade, cado anche io, se si allontana, me ne vado con lui. Il suo profumo brucia sulla mia pelle, mi inebria sin dal profondo, incatenandomi a sé, ai suoi occhi magnetici che mi hanno catturata fin da subito senza che me ne rendessi conto.
«Ti sei mai chiesta perché... non abbiamo mai il coraggio di dire come stanno veramente le cose?» Mormora sul mio collo, accarezzandomi le goti arrossate, facendomi sorridere.
«Spesso è più facile agire che parlare, Kyle» Alzo gli occhi verso la distesa blu che incombe su di noi, i battiti dei nostri cuori che fanno da melodia, questo luogo che ci assorbe facendoci scordare tutto quanto.
«Vieni qui.» Dolcemente mi fa appoggiare il capo sul suo petto, mentre entrambi fissiamo le prime stelle già visibili. Percepisco il suo respiro, il calore, il vibrare delle corde vocali non appena mi parla.
Mi accoccolo, lasciando che un sorriso mi solchi il viso, che gli occhi mi luccichino per la gioia di averlo finalmente accanto nonostante tutto.
«La vuoi sapere una cosa?» Potrei immaginare un piccolo ghigno mentre me lo dice.
«Avanti, dimmi» Una risatina mi scappa.
«E' stato strano incontrarti per la prima volta... in quel giardino sembravi Alice nel paese delle meraviglie. Eri buffa.»
«Ma smettila!» Lo spintono un poco. Mi alzo sui gomiti per guardarlo negli occhi mentre mi racconta come ha vissuto lui tutto questo.
«Sai, mi ha sempre incuriosito il tuo modo di fare così preciso, il tuo essere fra le nuvole o completamente assente con un libro davanti... Solo che non potevo starti tanto vicino perché frequentavi Scarlett e non avrei dovuto, ma l'ho fatto comunque.» Fa spallucce, alleggerendo la conversazione, ma io rimango incantata dalle sue parole, da ciò che ha da dirmi.
«Ti avrei voluta baciare per la prima volta quella sera che mi hai medicato le ferite che avevo sulla faccia. Sono dovuto scappare per evitare di starti più vicino. Non potevo permetterlo, ero proprio davanti alla casa di mia sorella.»
Non so se mi colpisca più il fatto che abbia chiamato Scarlett 'sorella' o per la sua rivelazione, un racconto inedito che non ho mai sentito, figuriamoci immaginato. Mi ricordo di aver pensato che non ne volesse avere niente a che fare, che avessi sbagliato in qualcosa quando lo vidi sfrecciare via sulla sua macchina senza nemmeno salutarmi.
«Odiavo anche il fatto che ti stessi prendendo cura di me... cosa che nessuno aveva mai fatto nei miei confronti. Tu eri sempre lì, comunque. Mi stavi accanto senza se e senza ma, te ne fregavi di tutto, del fatto che non mi conoscessi abbastanza... e preferivi assicurarti che tutto andasse bene.»
«Sai benissimo che lo rifarei.» Ribadisco con il cuore in gola, il fiato corto e la voce rauca come se mi avesse strappato via le corde vocali. Non riesco a reagire per tutte le cose belle che mi sta dicendo e che si è tenuto dentro per così tanto tempo. La cosa che mi stupisce è che possiamo essere convinti che una persona agisca per un determinato motivo, quando la ragione di tutto è un'altra possibilità che non prendiamo mai in considerazione.
Mi guarda dentro, mi ci perdo nelle sue pozze di smeraldo. Gli lascio un bacio a fior di labbra come il venticello che ci riscuote i capelli, la temperatura che è diminuita attorno a noi, ma che non ci fa nessun effetto visto il calore dei nostri corpi e delle parole che mi sussurra respiro dopo respiro.
Mi stai confessando i tuoi segreti.
«Quella sera, quando mi hai trovato ubriaco, mi hai seguito, non te ne sei andata. Avresti dovuto farlo perché qualcosa è cambiato da quel momento, l'hai capito pure tu. Ci siamo distesi esattamente qui e ti ho rubato più baci sotto le stelle perché era quello che avrei sempre voluto. Non saresti dovuta venire con me, ma l'hai fatto comunque... e tu non sei più stata semplicemente Hazel, sappilo.»
Non capisco dove voglia arrivare.
«Ti ho voluta nella mia vita, Hazel» Mi dice attentamente senza lasciarmi andare con lo sguardo, senza farmi smarrire «Ti ho portato a conoscermi...»
E tu sei una delle poche cose per cui vali la pena di lottare, per la quale resto, per la quale sono qui... adesso.
«Sono qua per dirti una volta per tutte le cose come stanno, senza fuggire. Non sono bravo con le parole, sono pessimo ma... provo qualcosa per te, Hazel.»
Resto senza fiato, il ponte che scompare sotto di me, l'aria che non sembra bastare. Trattengo un respiro, senza smettere un solo secondo di guardarlo.
«Come dice quel... Mr. Darcy mi pare si chiami... come dice lui ad un certo punto: "Non ero abbastanza padrone di me stesso". Non capivo realmente ciò che c'era tra noi, quello che provavo ogni volta che eri con me... ho imparato a conoscermi e a non ignorare questo.» Posa una mano sul petto, quasi al centro, un po' più a sinistra.
«Come... come fai a conoscere Mr. Darcy?» E' solo quello che riesco a dire.
"Ti ho vista molto spesso con quel libro e l'ho voluto leggere per capire cosa ci fosse di tanto speciale. Non so come tu faccia a trovarlo così attraente ma... posso solo dire che Mr. Darcy un po' m'assomiglia.» Si pavoneggia, scherzando, come se non mi avesse dichiarato cose meravigliose.
«Allora sei un perfetto uomo arrogante ed egoista...» Sto al gioco prendendo una pseudo parte di Lizzy.
"Tremendamente egoista...» Sussurra, tirandosi su per avvicinarsi il più possibile. Le mani mi tremano per tutto quanto. «Baciami.» Mi dice subito dopo, senza chiedermelo. Non esito un solo istante di troppo.

Ci stacchiamo per riprendere fiato, la sua mano che mi accarezza i capelli dolcemente, facendomi socchiudere gli occhi per il piacere.
«Kyle...» Lo richiamo mentre comincia a baciarmi lungo il collo.
«Non dire una parola.» Mi fa tacere con un bacio, ma non posso aspettare, non riesco a capire perché abbia deciso ora di dirmi tutte queste cose.
«Perché questo discorso?» Trovo il coraggio di chiederglielo.
Mi sorride appena, prima di schiudere le labbra.
«Ti voglio qui, perché ti amo follemente, Hazel.»
Credevo che niente mi avrebbe fatta sentire più felice di così.

Capitolo revisionato.

// spazio autrice //
Heiii😍
E FINALMENTE IL TANTO E ATTESO MOMENTOOOOO😂
Siamo al 57esimo capitolo e per la prima volta si sono detti "ti amo". Kyle si è fatto avanti! Cantiamo in coro😂
Vi è piaciuto questo capitolo? Prima di far dire ti amo, ho voluto far rivivere i momenti passati e anche spiegare perché a volte Kyle si comportava in un modo piuttosto che in un altro.
Spero vi sia piaciuto😍 anche se speravo di fare meglio ahahah...
Ci vediamo al prossimo capitolo che vi avverto... sarà ancora tenero😍

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