Capitolo 46

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Il tempo ha perso il suo valore, oppure sono semplicemente io che smetto di dargli il giusto peso. Sono passate due settimane senza che me n'accorgessi, o meglio, l'ho trascorse nel vuoto più totale, nel silenzio di un'anima ferita che non ha ricevuto alcuna risposta. Mi sono ritrovata spesso accanto alla finestra che da sulla strada, alla disperata ricerca di un cappuccio nero, di due occhi che mi aspettassero, del suo corpo appoggiato alla macchina e le mani inchiostrate nelle tasche dei jeans. Mi ritrovavo a pensare, la notte, ad un ragazzo che mi ha distrutta lentamente, in pochissimo. Pezzo dopo pezzo ogni giorno che passava senza vederlo.
Mi manca e la parola 'mancanza' la usi soltanto quando ne senti il bisogno. Perché ho bisogno di te anche se non lo sai, anche se parlo a me stessa, nel silenzio più totale.
Ogni tanto ripercorro con la mente tutto ciò che è successo nell'arco di questi mesi, che sembrano molto più di quello che sono in realtà. Non posso dire di aver sbagliato, o se proprio vogliamo, è stato un bello sbaglio. Non posso pentirmi di qualcosa che mi ha dato tanto, che mi ha cambiata, che mi ha svuotata e riempita al contempo, che mi ha fatta sentire leggera, che mi ha provocato lacrime e sorrisi. Sono stata bene con lui, questo non lo nego. Non voglio lasciare che il vento invernale si porti via tutte queste cose belle, che ciò che abbiamo costruito assieme si dissolga nelle lunghe notti. Ci tengo a Kyle, ma non sono io a dover fare il primo passo, a dover dimostrare che ci tengo se prima non lo vuole lui.
Jennifer mi ha cercata diverse volte in queste settimane, ma sono sempre sfuggita alle sue chiamate e ai suoi messaggi perché non mi va di tornare in un ambiente nel quale sentivo le pareti stringersi attorno a me facendomi mancare il respiro. Ho bei ricordi di Inked Blood, non voglio che quell'inconveniente rovini e prevalga sul resto. Mi ci vuole tempo, anche se di tempo ne è passato fin troppo.

Poso il libro sulla scrivania, sbuffando. Non mi va neppure di leggere, non riesco ad immergermi in un mondo, quando non riesco a stare nel mio. Non riesco a sognare grazie alle parole, quando sembra che i miei, di sogni, si siano dissolti nel nulla come polvere. Mi guardo allo specchio e mi chiedo che cosa veda in me, Kyle. Dopotutto non ho niente di speciale, niente che mi distingua da chi, invece, ha lunghi capelli biondi e un fisico per una di quelle copertine delle riviste.
Perché hai scelto me, sapendo che non saresti riuscito a starmi accanto? Non ti chiedo molto, soltanto di darmi una spiegazione, sapere in cosa ho sbagliato, o almeno, dirmelo in faccia che non mi vuoi. Non mi accontento del tuo misero silenzio, del tuo sguardo che, questa volta, non mi ha scossa... e fortunatamente, perché sennò sarei tornata indietro. Non posso cancellare quello che hai fatto, perché mi hai ferita in un modo o nell'altro anche se cerco di non mostrarlo, fingendo a me stessa che va tutto bene. Ma la verità, è che non va per niente bene. Non ci sei, ecco tutto.

Sistemo meglio che posso la schiena contro il tronco dell'albero, lo stesso su cui c'eravamo appoggiati io e lui, quel pomeriggio. Aveva portato le gambe al petto e aveva raccolto un filo d'erba per posizionarlo tra le labbra che si incurvavano spesso in un ghigno, un sorrisetto che sfoggiava ogni volta che mi parlava e mi leggeva dentro. Diceva tutte cose che mi facevano rabbrividire come, per esempio, mentire a me stessa e agli altri, e avevo imparato a farci caso.
Tu mi hai insegnato a vivere una nuova vita, mi ha fatto prendere quella boccata d'aria che è stata indispensabile affinché respirassi. Ti sei fatto largo in me piano piano, con le tue parole mormorate senza guardarmi, il fumo della sigaretta che mi avvolgeva, quella mani disegnate che mi hanno accarezzata e la tua bocca che mi ha fatto tua. Ci siamo vissuti lentamente, senza la paura di scappare l'uno dall'altro, ma poi è successo, non vedi? Alla fine ci siamo allontanati com'è giusto che sia. Forse non poteva funzionare in alcun modo e l'hai sempre saputo. Non sono mai stata capace di dominare qualcosa più grande di me, ma il mio cuore ha pensato a tutto da solo, senza regole da seguire, senza pregiudizi e orgoglio. Ho fatto tutto con estrema umiltà, ti ho conosciuto soltanto fidandomi di te, quando prima ho sempre fatto fatica a fidarmi di me stessa. Ti ho scelto fin dal primo istante, ignorando la paura di farmi male. E ora che ci penso, non m'importa se sono ferita, perché mi hai resa felice in poco tempo, non trovi?
Stringo l'avvolgente cappotto attorno al corpo che un po' trema, ma non so se sia per il freddo o per i brividi che provo per i ricordi così nitidi che ho di lui. Ho quasi la sensazione di avercelo ancora accanto, ma poi mi convinco che forse è finita qua. Due settimane sono tante e, se avesse voluto sistemare le cose, avrebbe potuto farlo... ma in fondo non so come avrei reagito, non sarei mai stata pronta ad avercelo davanti sapendo che non è solo mio, ma di qualcun'altra. D'altronde me lo dovevo aspettare, non eravamo altro che due ragazzi bisognosi d'affetto, ma rimango dell'idea che, dei titoli, non possono fare la differenza.
Alzo lo sguardo e, su una panchina, scorgo una coppia di anziani che si sorridono a vicenda, mentre indicano certe parti del parco, come se ripercorressero con la mente dei ricordi. Li guardo e sorrido anche io, involontariamente. In questa frazione del parco non c'è molta gente, quasi nessuno. Apro lo zainetto e prelevo il mio quadernino e il carboncino.
Osservo le loro mani intrecciate, la pelle rugosa, pallida. Mi focalizzo sulle dita incastonate come se fossero dei pezzi di puzzle e ne riporto il profilo sul foglio. Traccio linee morbide, la forza che traspare dalla stretta, l'avvicinamento dei corpi che crea calore. Applico più forza, scurendo le parti in ombra, i palmi che si accarezzano con la stessa delicatezza di una foglia che si adagia sul terreno spoglio e freddo, rinsecchito. Ora non ci sono più i fili d'erba, di un verde vivace, ma terriccio, pietroline, ramoscelli e un tappeto di foglie dello stesso marrone di quando la frutta è fin tropo matura.
Sfrego il carboncino sul foglio, macchiandomi un po' le mani, sporcando il foglio con macchie che assomigliano alla fuliggine che si deposita sul fondo dei vecchi camini. Disegno l'ombra portata, lo scuro che si crea sulla superficie della panchina in ferro. Osservo i loro sorrisi e i solchi che si formano all'angolo delle bocche, gli occhi velati dalla vecchiaia, ma pieni di vita. Li guardo e mi chiedo da quanto stiano assieme, visto l'intimità di come si sorridono a vicenda. Calco sul foglio per delineare la forma tondeggiante delle fedi che hanno al dito. L'anziana signora si appoggia alla spalla del marito e sembrano due ragazzini, due giovani che sentono il bisogno di rivivere quegli attimi fuggenti.
La vita scorre più veloce di quello che pensiamo e il tempo viene scandito dagli istanti e dai ricordi. Essere amati e amare, ti permette di prendere più volte il respiro da un'esistenza piena di emozioni contrastanti. Amare aiuta a ricordare come ci si sente ad essere fragili e vulnerabili davanti a qualcuno, lo stordimento che può darti uno sguardo o una parola sussurrata.
Alzo il capo verso un cielo che mi ricorda quello che viene descritto quando si parla della cupa Londra. Le sfumature grigie che inglobano l'azzurro nascosto da nuvole cariche d'acqua. Chiudo gli occhi e lascio che il vento mi trasporti con sé, che il silenzio mi calmi e tranquillizzi quell'uragano che sento dentro da troppo tempo. Sospiro, lasciando che le insicurezze, le domande, le incomprensioni e la malinconia dell'assenza, cadano su questo suolo tanto freddo.

Capitolo revisionato.

// spazio autrice //
Ma ciaoooo amici mieiiii😍
Come state? Si congelaaaaaa ahahaha
Vi piace il capitolo? Si, magari è un po' noioso, ma avevo bisogno di scrivere questo capitolo per farvi capire come Hazel sta affrontando la cosa, e come in generale si evolve la trama.
Eh, lo so che volete vedere Kyle! State tranquilli! Presto arriverà!
E poi c'è Nataleeeeee
Amo questa atmosfera natalizia... la adoro!!!!😍😍😍
Sto già pensando ad un capitolo speciale per Natale😏😏
Fatemi sapere cosa ne pensate!
E VI RINGRAZIO PER LE 25.6k LETTURE! MA IO VI ADOROOOOO, SONO IN SCLERO TIME, VI GIURO AHAHAHA
E poi #34 in classifica su storie d'amore! Era il mio sogno superare il 50!😍
grazie davvero❤️
Al prossimo capitolo!

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