Capitolo 50

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«Mi mancavi.» Sussurra sulle mie labbra mentre le nostre fronti sono appoggiate l'una sull'altra. Anche tu mi sei mancato, mi sei mancato nell'esatto istante in cui non mi hai guardata più come prima e hai finto che fosse un'altra a farti sorridere. Ma ora siamo qui, indipendentemente dal resto, dal tuo passato, dalla paura di far soffrire l'altro, dai pregiudizi che abbiamo su noi stessi, da quell'orgoglio che tiriamo fuori per allontanarci.
Mi solleva le gambe, tenendomi il più possibile vicina a lui. Ridacchio non aspettandomelo e incrocio le mani dietro al suo collo mentre mi sorregge con entrambe le braccia. Mi guarda, sorridendomi, si focalizza sui miei occhi senza stancarsi, smettendo di parlare. Lasciamo che sia la neve a colmare un silenzio che è pieno di tutte quelle cose che non ci siamo mai detti, ma che ci soffiamo addosso dopo un tempo che ci ha separati, tenendoci lontani. So che Kyle ha sbagliato, ma una seconda possibilità si può dare a tutti e non voglio rinunciare a quell'amore che provo per lui solo perché ha preferito allontanarmi da un passato che riteneva ingiusto per me. Se sono qui è anche per aiutarlo, tenerlo stretto e sussurrargli all'orecchio che resto e non scappo via come pensa spesso di fare.
«Non hai freddo?» Mi guarda in modo divertito, mi studia come se fosse la prima volta. Tu sei stato la mia prima volta in tutto, sappilo.
Scuoto la testa, facendo segno di diniego. Se sto vicina a lui sento quel calore invadermi che mi fa completamente scordare del resto. Rido in modo ingenuo, leggero, come se davvero tra noi non fosse successo niente, come se questo tempo ci avesse solo insegnato a volerci più di prima, a convincerci che da soli non riusciamo a starci, che abbiamo bisogno l'uno dell'altro, che quelle paure ci fanno soffrire soltanto.
«Cosa ridi?!» Ghigna, alzando l'angolo della bocca facendomi scorgere una fossetta. Sposto una mano dal suo collo per avvicinarla al suo viso, accarezzandolo piano, lentamente, delicatamente. Mi voglio prendere cura di lui, lo voglio davvero.
«I tuoi capelli sono praticamente bianchi!» Gli sposto maldestramente i ciuffi corvini facendo cadere e sciogliere quei piccoli fiocchi di neve che si erano adagiati su di lui.
«Anche i tuoi, signorina» Alza un sopracciglio, prendendola come una sfida. Comincia a girare su se stesso e io con lui, visto che mi sta sorreggendo. Grido sentendo l'aria fredda entrare nei polmoni, scompigliarmi i capelli... facendomi sentire viva.
«Mettimi giù!» Gli do qualche colpetto sulla spalla, meglio che posso, per cercare di fermarlo. La testa gira di più di quando mi sono svegliata.
«Come vuoi.» Fa spallucce e sembra divertirlo il fatto che sia in difficoltà a restare in equilibrio.
«Se solo ci fosse più neve te la farei pagare!» Lo indico sentendomi la bambina di un tempo.
«Sono tutto tuo.» Mi sussurra all'orecchio, abbracciandomi i fianchi da dietro. Poggio il capo sul suo petto lasciando che mi guidi lui dentro casa. Sto cominciando a tremare per via dei calzini completamente zuppi.

«Del caffè?» Mi porge una tazza. Annuisco, appoggiandomi al banco della cucina. Lo guardo mentre è voltato di spalle e sorrido dentro di me. Non sarei stata meglio di lui se fossi scappata, se me ne fossi andata lasciando dell'altro irrisolto. Avrei peggiorato le cose solo per egoismo o quella parte di me stessa che faceva fatica ad accettare che avesse deciso di restarmi lontano. Spesso ci vuole davvero poco, ma non vogliamo ferire quell'orgoglio che ci dice di lasciar perdere, di aspettare il passo dell'altro. La verità è che scappiamo anche noi per paura di affrontare le cose e usiamo più scuse che possiamo. Lo guardo e mi convinco che non vorrei trovarmi in nessun altro posto, che quello che è accaduto tra noi doveva accadere per farci rendere conto che non ci fa bene stare lontani, che -forse- era giusto sbagliare per ricominciare.
«Hazel...» Si ferma, lasciando la tazza vicino al lavabo, la caraffa ancora sospesa in aria. L'appoggia, sospira, e si volta verso di me.
«... Ho fatto quello che ho fatto perché»
«Va bene così.»
«No. Voglio che tu lo senta da me» Abbassa lo sguardo, prendendo un respiro. «Sono uno stronzo, so che quello che ho fatto è una cazzata assurda, ma voglio che tu sappia che l'ho fatto per un motivo.»
«Kyle, me l'hai già detto.»
«Ci tengo a te, okay? Molto più di... di quanto sembri.» Con gli occhi rivolti al pavimento indica lo spazio che ci divide.
«Parlami...» Sussurro tra queste mura, avvicinandomi. Lo capisco che mi vuole dire qualcosa e so altrettanto bene che fa fatica a confidarmi certe cose, ma voglio che con me non ci siano muri a dividerci. Non più.
«Non andartene.» Sospira, tendendo la mandibola e guardandomi bene negli occhi per potermelo dire chiaramente, senza filtri, senza timori.
«No, non me ne vado.» Mormoro toccando i suoni più bassi, quell'intimità che sento salirmi dentro nel petto. Lo abbraccio stringendolo a me, come avrei dovuto fare tempo fa. Mi lascio trasportare dalla sua mente, chiudendo gli occhi e respirando sentendo i battiti del suo cuore. Lascio che siano le sue braccia a tenermi ancorata.
Ho deciso di restare nonostante il tuo errore. Tutti sbagliamo, siamo esseri incompresi e troppo ciechi quando siamo coinvolti in qualcosa che va ben oltre. Crediamo di far bene a quell'unica persona che invece allontaniamo. Crediamo che sia la scelta migliore, ma spesso le decisioni le prendiamo da soli. Crediamo di proteggere, ma la maggior parte delle volte ci rendiamo fragili alla disperata ricerca di risposte. Abbiamo bisogno di scappare e poi di ritrovarci. Abbiamo bisogno di guardarci negli occhi e gridarci le peggior cose per poi sussurrarci ciò che ci spaventa di più. Abbiamo bisogno di sentire quella mancanza logorante per  convincerci a restare.
Io ho deciso di farlo, dandoti una possibilità che la vita non t'ha concesso, che non ti sei concesso. Ho promesso a me stessa che resto come l'inchiostro indelebile dei tuoi tanti tatuaggi. Hai già superato quella paura del permanente, senza rendertene conto, ora la devo superare io.

Capitolo revisionato.

// spazio autrice //
Hei😍
Sono un po' di fretta e non riesco a fare un lungo spazio autrice.
Vi chiedo soltanto: vi è piaciuto?
E scusate se non ho aggiornato prima. Credetemi, ho fatto del mio meglio perché oggi avevo davvero tante cose da fare e sono riuscita a ritagliare un po' di tempo.
Grazie davvero per le 46.6k di letture! Sono sempre più esterrefatta da tale risultato! Wow!😍
Al prossimo capitolo!

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