Capitolo 32

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Sono passati due giorni e stiamo provando ad avere un rapporto civile, nel senso a non litigare. Ancora Kostas dorme. Dovrebbe venire a pranzo. Quello quando dorme va in letargo. Peggio di un orso! Do una botta alla parete, cazzo è l'una! Io ho fame.
"Ora arrivo msjznwk" dice dall'altra parte della stanza.
"Muoviti non è un ristorante! Sennó poi chiudo tutto eh!" Urlo e mi metto ad apparecchiare.
Dopo una decina di minuti viene di la passando sempre dal balcone, tutto insonnolito, quasi ad occhi chiusi.
"Buon giorno eh!" Dico.
"Giorno" si strofina gli occhi "sto dormendo ancora" continua.
"Te vedo, sembri uno zombie" dico ridendo.
"Trauma" sbadiglia.
"Che facciamo a pranzo oggi?? Gnocchi?!"
"Si boni!" Risponde mezzo in romano.
Mi metto a cucinare mentre lui si sveglia per bene. Faccio i piatti e porto a tavola. Mangiamo in silenzio, almeno quando mangia non dice cazzate. Prendo il tiramisù per me e a lui gli toccano le merendine. Ce n'è poco. Già sto a condivide tutto con lui mo pure questo!! No, no. Lui mi guarda il piatto e si mangia die, tre merendini uno dietro l'altro in un sol boccone.
Si sente vociferare nel portone. Sicuramente quella mignottona del piano di sopra che si è portata un poraccio da spennare.
"Un pezzetto piccolo me lo potevi lasciare peró, malvagia!" Mi dice.
"Questo" gli faccio il dito medio.
Sparecchio e suonano. Mi guardo Kostas che mi guarda come per dirmi se aspettassi qualcuno.
Scrollo le spalle e vado ad aprire.
"Ops mi sà che abbiamo sbagliato.." dice una donna bionda cicciottella "salve signorina, ci scusi.. dove sta quello stronzo?!" Dice poi rivolta all'uomo vicino a lei, alto, molto alto.
"Che cazzo ne so" sbuffa.
"Salve.. chi cercate?" Chiedo imbarazzata e confusa.
"Kostantinos Manolas, mortacci sua. Sa dove é??" Mi dice. Sbianco.
"Ma scusate chi siete?" Chiedo.
"Padre e madre" dice l'uomo "Nikos ci ha spiegato che abita da queste parti.."
Oh cazzo.
"Ehm.. abita in quella porta, ma.. è qua a pranzo.." dico. Che cazzo di trauma.
"Come qua a pranzo?" Mi dice la donna.
"Eh si.. venite.." dico.
"Che bella ragazzetta" dice la madre entrando e dandomi una pizzetta piano su una guancia. Ci mancava anche questa ora, i genitori cazzo!
"Permesso" dice il padre.
"Kostantinosss!" Urla la madre.
Chiudo la porta e li raggiungo anche io. Lui bianco quasi quanto me.
"Ma che cazz.." bisbiglia.
"Amore di mamma!!" Dice e lo abbraccia baciandolo ovunque. Mi sto trattenendo dalle risate.
"A mà e ferma, dai." Si sposta "che fate qua mh?"
"Ei vieni qua. Un abbraccio ai genitori niente mh!?" Gli dice il padre.
"Sei inaffettivo Kostantinos!" Ribatte la madre.
"Non mi chiamare così!" Sbuffa e il padre lo tira a lui. Mio Dio sono uguali. Due Manolas!
I genitori lo abbracciano e poi viene vicino a me. Giuro io ho paura.
"Lei è Camilla" dice.
"Uh è la tua ragazza??" Chiede il padre.
"Non lo sapevo giuro.." mi dice piano Kostas.
"È molto bella, auguri!" Co dice la madre.
"No, no. Aspettate. Non stiamo insieme, siamo solo vicini di casa!" Preciso e Kostas annuisce.
"Uffa, questo non se lo prende nessuno. È un orso, asociale, burbero secondo me sta a diventà pure gay!" Dice il padre.
"Oh la smetti??" Sbuffa Kostas.
Tale padre, tale figlio perchè pure Manolas senior fa come gli pare e si siede.
"Vi faccio il caffe?" Chiedo imbarazzata. Annuiscono e poi la madre si da una pizzetta in fronte e mi dice: "Ops che sbadata. Io sono Flora." Mi dice.
"Ah io Nikiforos!" Mi dice il padre. No vabbè che nomi di merda in Grecia porco cazzo.
"Piere mio!" Gli sorrido e mi avvicino alla macchinetta per fare il caffè.
"Allora Ko come ti trovi??" Gli chiede il padre.
"Bene. Voi che fate qua? Non mi potevate avvertire?" Chiede Kostas.
"Da ieri sera che ti chiamiamo, stupido." Ribatte la madre.
"Se magari il telefono lo usi o ce l'hai per hobby?" Lo riprende il padre. Vede una merendina sul tavolo che era rimasta e se la mangia. No vabbè. Dove mi sono infilata?!?! "Comunque tuo fratello ci ha dato tutte le indicazioni ed eccoci"
"Non ce l'ho il cellulare, ceh non lo trovo, sta di la" risponde.
"Quella ragazzetta è carina!" Dice sua madre.
"Lo so mh, come mai questa visita?" Come è scontroso mamma mia.
"Ti piace?! Ci stai provando?!" Chiede il padre "Oh Kostas siamo i tuoi genitori! Veniamo a vedere fove stai. Tuo fratello ci ha detto che hai dei problemi a casa!" Continua Nikiforos.
"Che problemi??" Dice io mi sto scompisciando.

••••

Che cazzo sono venuti a fare questi mo?? Mannaggia a Nikos e sto deficiente che è. I cazzi suoi mai?!
"Che soffri di alcolismo" mi dice mio padre.
"Che sei un po violento!" Continua moa madre.
Che cosa??? Ma io lo ammazzo sto deficiente.
Camilla sta ridendo come non mai sotto i baffi mentre fa il caffè.
"Ma quale alcolismo?? Ma voi siete impazziti oh. Ma io gli meno a auel cojone!" Sbotto.
"Kostas sei troppo irruento. Ci ticcherà stare qui. Devi darti una calmata!" Dice mio padre.
"Che cosa????" Sbotto. No. Questa non gliela perdono.
"Si beh almeno possiamo aiutarti!"
"Si beh poi ci presti casa mica co vuoi far dormire in albergo!" Continua mamma.
"Ma io non ho bisogno di aiuto!!" Sbotto. "E dove vado io oh?!"
"Sul divano" dice papà. Camilla porta il caffè.
I miei ringraziano e io la guardo come per cercare aiuto.
"Come si comporta Kostas con te?" Chiede mio padre a Camilla. No io sono shoccato giuro.
"È cattivo?" Chiede mamma.
"Beh no. È un po' strano ma credo che lo sapete!" Ah grazie Camilla, tantissimo. Così mi aiuti proprio mannaggia quel porco..
"Ah dici un po' pazzo?? Quello lo sappiamo ha sempre fatto così!" Dice mia madre.
"Non ti piace?" Gli chiede mio padre.
Lei è in difficoltà.
"Lasciatela sta su! Saranno pure cazzo nostri" Mi metto in mezzo.
"È un bel ragazzo" risponde lei.
"Ma chi se lo prende tuo figlio Ni, non c'è speranza!"
"Peró con sto caratteraccio si smonta vero?!" Dice mio padre rivolto a Cami.
"È poco che ci conosciamo.. siamo amici" dice lei.
"Devi darti da fare Ko, non ti piace guarda che carina!" Dice mia madre prendendo le guance di Camilla. Mi sta maledicenendo con gli occhi.
"La vedo eh"
"È bella eh" ribatte mio padre.
"Madonna che sfrantuma palle!" Sbotto.
"Eooo ste parole del cazzo!" Mi riprende mia madre. Camilla attacca a ridere.
"Datti da fare. Non fare il prete tuo fratello già ci stava mh!" Mi consiglia mio padre ma mi infuoco peró resto apparentemente calmo.
"Glielo dico anche io che è morto" dice Cami.
"Ei ti coalizzi con loro??" Sbotto.
"È un rosicone e pure geloso!" Dice mettendo su la sua faccia da schiaffi.
"Non è vero!"
"Ma tu non lo sei mai stato Ko. Ma che l'Italia ti fa male?" Mi dice mio padre.
"Non lo sono infatti" dico.
"Ma se lo dice lei!!!" Dice mia madre.
"Eh se lo dico io!" Mi guarda soddisfatta.
"Non è così mh" incrocio le braccia.
"Oh vogliamo vedere la città!" Mi dice papà.
"E andate" rispondo.
"No dai da soli ci perdiamo. Vieni con noi Ko che ormai sei di casa!" Ribatte mia madre. Mai na gioia.
"Io avrei un impegno. In caso ci vediamo dopo.." dice Camilla.
"Che!?" Chiedo.
"Dovrei uscire con un mio amico" mi guarda come se aspettasse una mia reazione che non arriverà sennó questi davero non se ne vanno più.
Peró la incenerisco con lo sguardo.
"Te lo avevo anche detto!" Mi dice.
"Ma quando?"
"Dai Ko non insiste viene dopo!" Dice mio padre.
"Oh zitto n'attimo pá mh!" Sbotto.
"Ei ei calmo mh. Sono sempre tuo padre. Andiamo noi di famiglia!" Si alza.
Tiro un bestemmione e mia madre mi da una pizza in testa.
"Che cazzo ti bestemmi??"
"Aia oh!" Sbuffo.
"Davanti a una ragazza ma quando te sposi così?!" Dice papá.
"Iddio ma chi se sposa mh! Vabbe andate giù mo vengo!" Dico.
"Si deve parlare con la ragazzetta corri Nì!" Mia madre per una volta afferra. Salutano Camilla e scendono.
"Camilla. Per favore non me lascià solo con quelli!" Sbotto.
"Ma come Ko. Sono i tuoi genitori!" Ride e si prepara. "Poi esco con Alisson oggi!" Mi dice.
La guardo male. Che palle pure questo oh. Vaffanculo va. Sono nero ma non posso rompe casa ora.
"Se te va poi passa.." dico.
"Si vediamo. Non ti perdere!" Mi dice ridendo.
"Eh lo spero" allarglo le braccia.
"Col tom tom non ti perdi!" Dice.
"Comunque non me lo acevi detto che ci uscivi!" Dico guardandola.
"Lo so!" Si mette a ridere. Oddio riaprite i manicomi e rinchiudetemi diventeró ancora più pazzo.
"KOSTANTINOSSS MI STO CUOCENDO AL SOLE!!" Urla mia madre.
"Non gliela posso fare.." sbuffo.
"Buona fortuna!" Ride Cami.
"Ne avró bisogno"
"Non fare sempre l'acido su, sono simpatici!" Mi dice.
"Ci provo. Vieni a salvarmi mh"
"Non ti prometto niente!" Mi fa la linguaccia. Scendo smadonnando.
"Gliela hai fatto eh mi sono squagliata!" Mi dice mamma.
"Oh stamo calmi!" Sbotto salendo e sbattendo lo sportello.
Salgono e anche lei scende. Ci saluta e prendiamo due strade diverse.

Improvvisamente, tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora