Capitolo 6

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Il giorno dopo

Esco da scuola e vado a prendere l'auto. Ieri sera quello mi ha fatto incazzare. Fanculo oh, sei tanto brutto tu! Ancora parla!
Mi squilla il cellulare. È Sara.
"Pronto?!" Rispondo.
"Cami! Come stai?"
"Tutto bene tu?!" Chiedo.
"Bene bene, che dici??"
"Ieri sera ho litigato col pazzo. L'ho fatto impazzire! Poi mi ha detto che sono brutta e me ne sono andata a ballare, ma prima gli ho attaccato la gomma sul campanello!" Racconto fiera di me.
"No vabbè! Già litigate!" Ride "hai vinto con la gomma, giuro. Ma perchè ti ha detto che sei brutta??"
"Eh glielo ho chiesto e lui ha detto di si!"
"Che tipo! Ti sei divertita a ballare??" Mi chiede.
"Troppo! Manco sono tornata a casa, hp fatto tutta una tirata a scuola! Ora vado a casa. Pranzo, doccia e poi vado con Alisson!" La informo del mio programma.
"Si fa seria la storia qua eh!" Sghignazza.
"Ma va, è un amico! Lo sai che non voglio relazioni!!" Dico.
"Giusto, pardon!"
Intanto torno a casa e sbatto la porta per chiuderla.
"Buttala giù, mh!" Urla il pazzo dall'altra casa.
"Oddio questo!" Sbuffo.
"Ma che vuole?" Mi chiede la mia amica.
"Oh è arrivata eh, si stava così in pace!" Borbotta.
"Ma che ne so!" Dico esasperata.
Poso la borsa, accendo la tv e metto su l'acqua per la pasta.
"Boh quello è tutto strano mi sa!" Mi dice Sara al cell.
Guardo fuori la finestra e lo vedo attraversare la strada, sempre verso il bar di fronte ed esce con un panino in mano.
"Uh si è preso un panino. Io mi faccio la carbonara alla faccia sua!" Dico.
"Beh mesà che non sa cucinare!" Ride.
"Si, non sa fare niente, sicuramente!" Confermo. "È inutile ceh"
"Speriamo sappia giocare a pallone!"
"Speriamo!"
Kostas sale e sbatte la porta. Mi sa che l'ha presa come una gara a chi la sbatte di più. Ma se vuole la guerra l'avrà, non mi fa paura!
"Carbonaraaaaa!!" Urlo.
"Ma che urli?? Il timpano!!" Mi dice Sara.
"Devo farglielo sapere, quantp sono perfida!" Sghignazzo.
"Forse non lo sa cos'è. Mai sentita la carbonara in Grecia!" Mi dice la mia amica. Forse ha ragione.
"PASTA, PANCETTA, UOVO, PECORINOOOO!"
"Che stupida!" Lo sento dire.
"Abbondiamo che tanto già sono brutta, voglio diventà pure grassa!" Dico.
Sara attacca a ridere a crepapelle.
"Pure antipatica sei" dice lui.
"Mo mangio, doccia, dormo e poi Allyyyy!!" Urlo sempre.
"E sti cazzi!!" Mi dice lui.
Ma che sto a parlà con lui?! Ma io boh. No vabbè quanto lo odio.
"Mi risponde!" Dico a Sara.
"E si vede che si sente preso in causa!" Mi dice.
"Boh.."
Scolo la pasta e un urlo mi fa sobbalzare. È il pazzo che ha ricominciato ad urlare nella sua lingua. No io già non ce la faccio più, cambio casa per forza!
"Oddio senti come urla! Che casino!" Dico.
"Eh sento si!"
"Vabbe dai fammi mangià, ci sentiamo dopo!" Dico a Sara. Ci salutiamo e attacco.
Mi faccio il piatto e mi siedo a tavola. Ma guarda se uno deve mangià con sto sottofondo, sbuffo e do un'altra forchettata. Che palle oh, poi parlasse italiano! No, lui deve parlare in una lingua che non capisco. Lo vedete che è inutile?!
Non lo sento più e tiro un sospiro di sollievo. Finalmente posso mangiare in pace, finchè non sento un botto enorme. Deglutisco e spalanco gli occhi. Questo è matto sul serio.
Finisco di mangiare ed esco sul balcone a buttare il piatto di plastica. Anche lui è sul balcone, neanche si gira e non si è accorto della mia presenza ma si sistema i capelli nervoso.
"Io voglio dormire, non fare rumore" dico.
"Tanto me ne vado" risponde.
"Meglio!" Rientro.
"Fanculo, sta matta"
"Ma muori, sto psicopatico!" Ribatto. Ma che cazzo di acido oh, t'avessi detto i morti!!!
"Prima te!" Continua.
"Ancora??"
"Sempre!" Dice.
"Bravo cojone"
"Acida demmerda!"
Mamma mia il nervoso! Gli spaccherei quella faccia da cazzo che si ritrova.
"Magari ti soffochi!" Dico aprendo l'acqua per riempire la vasca.
"Ma non affoghi?! Ancora parla oh, e taglia"
"Inizia tu a stare zitto, non parlavo con te ma stavo al telefono. Nessuno ti si fila! Se ti senti solo comprati un cane!" Dico e mi faccio il bagno.
"No sto benissimo. Ah e mi sei venuta a parlare tu!" Mi dice.
"Ma quando??"
Mi asciugo e mi vesto.
"Adesso. Sei venuta fuori. Se ti piaccio così tanto ti consiglio di usare altre tattiche mh" mi dice.
"No. Mi fai ribrezzo" rispondo.
"Reciproco" mi dice.
Mi asciugo i capelli e mi butto sul letto. Ma vaffanculo va, ma chi ti credi di essere. Ah che stanchezza, ora mi faccio un'oretta almeno mi passa sto nervoso. Ma naturalmente non si puo' dormire perchè il signor coglione sta facendo un casino.
"Aoooo!" Sbotto.
"E zitta e dormi!"
"No! Non si puo'! Ce sei te che rompi il cazzo!" Sbraito.
"Allora sta sveglia" mi dice.
"Non mi sfidare!" Ora mi incazzo.
"Senno?"
"Sono cazzi tuoi!" Rispondo.
"Uh sto tremando di paura! Co ste battutone puoi fare la comica. Non mi fai paura!"
"Manco tu, anzi mi fai pena!" Dico. Mo m'ha rotto il cazzo.
"Ma io non ti devo fare niente, perchè non mi ti filo!"
"Neanche io, peró mi parli, guarda cambia tattica!" Dico.
"Fatti meno film!" Mi dice. Poi lo sento uscire sbattendo la porta come al solito e scende.
"QUANTO È STUPIDO!!"urlo sperando che mi sente, ma non ricevo risposta. Mi ci mancava solo lui, guarda. Mamma mia se non cambio casa impazziró sicuro! Mi firo su un fianco e mi addormento, dopo andró da Alisson.

Improvvisamente, tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora