Capitolo 28

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Sono appena tornati a casa. L'ho sentita chiudere la porta. Mi da al cazzo, perchè prima sono sceso per lei non per la barista, perchè pensavo che avrebbe dato di matto. Invece lei ha frainteso e m'ha lasciato lì come un coglione.
Eh ma adesso mi sente.
Apro la porta di scatto e mi ritrovo mio fratello fuori la porta che sbianca.
"Kosticino" mi dice. "Se vuoi vado a farmi un giro.." continua vedendo la mia faccia abbastanza incazzata.
"Nikosss vieni a cena??" Urla Camilla.
"Fai come cazzo ti pare!" Lo sposto con la mia solita delicatezza e vado a casa della vicina.
"Perchè lui si e io no, mh!?" Sbotto.
"Perchè lui se lo merita e tu no. E poi non mi va di cenare con te!" Mi dice.
"Io non mi merito mai niente con te! M'hai rotto le palle co sto non te lo meriti! E che cazzo de cosa grossa ti avró fatto mai!! Io si. A me andava di cenare con te, visto che non mi ti sei filata tutto il giorno!" Dico tutto d'un fiato.
"Oh ma che cazzo vuoi? Fai lo stronzo, ridi, mi prendi per il culo. Poi se lo faccio io te fai rode?? Stacce" mi dice.
"Stavo a scherzà, non è che ridevo per prenderti per il culo!"
"È uguale. Ridevi tanto. Mo rido io!" Mi dice insofferente.
"Non ti frega un cazzo quindi! Inviti mio fratello e non me!"
"Tu vatti a prendere un panino o un cornetto, poi ce sta la cassa dell'acqua da portà su dell'amica tua!" Sbotta.
"Oh non me ne frega un cazzo de quella! Mi viene appresso ma non me la filo okay?? Ma per chi mi hai preso oh?? Non sono ne un maniaco, ne uno zozzo!" Ribatto. Ma che davero?! Ma se non me fregasse un cazzo chi me le fa prende ste incazzature??
"No infatti, c'hai la stessa vista di Bocelli. Uguali proprio"
"Gli occhi sono fatti per guardare. Tu non guardi??"
"Si e infatti è molto più bono tuo fratello di te!"
Che cosa?? Questo è un colpo basso. Sento il fuoco salirmi in gola.
"Ti piace lui???" Quasi glielo urlo.
"Ho detto che è bello e basta. Gli occhi sono fatti per guardare" mi risponde.
"Se non te sto bene dimmelo!" Sbotto.
"Certo così sei libero e puoi fate come vuoi!"
"Oh eddai cazzo volevo vede una reazione tua!" Porca miseria oh questa non afferra. Poi so io lo scemo.
"E che hai capito?" Mi chiede.
"Che hai rosicato.."
"Ma dimme se te pare normale che me vieni a di de tutte quelle zoccole!!" Mi urla contro. "E senti non ce venite nessuno dei due si qua a cena. Che già m'avete stufato. Vai!" Mi indica la porta.
"Oh ma te sto a di che l'ho fatto apposta ieri. E io che dovrei fa?! Che oggi neanche mi hai guardato. Sono sceso giù per te per non creare il panico e a te non è importato niente!!" Urlo anche io ora.
"Neanche ti ho visto" mi dice insofferente.
"Ah brnissimo. Forse sta cosa la sto a poa troppo sul serio!" Sbotto ma me ne pento.
Lei si gira. Toccata dalla frase che mi è appena uscita dalla bocca.
"Pensi che te prendo per il culo?? Mi stai dicendo che ti sto prendendo per un passatempo eh??"
"No beh peró sei fredda cazzo!! Ogni volta che faccio qualcosa non so perchè mi ti rigiri così!!" Sbotto.
"Tutto quello che sto facendo per te nel bene e nel male non è servito ad un cazzo. E quando ti dico che non apprezzi. Ecco la rispista! Tutto torna. Io non sono matta. Se mi ci vuoi far passare okay. Ma non lo sono, affatto"
"Oh ma a me piaci cazzo"
"Non ci faccio niente co sto a me piaci!! Perchè a parole mi illudi e a gesti distruggi tutto!! Senti basta veramente. Mi hai rotto il cazzo. Non c'hai na cazzo de inventiva, non se capimo parliamo due lingue diverse." Mi dice.
"Non lo senti che ti voglio??? Non lo percepisci tu???" Sbotto.
"No. Mi sento più dama di compagnia o fratello e sorella"
"Stai a buttà tutto così?" Chiedo tirandomi indietro i capelli.
"Si. Se non va non va" mi dice.
"Ma come fa a non andà dopo due settimane oh"
"Oh se partiamo così ora, figuriamoci dopo. Non ci capiamo. Basta. So abbastanza di te!" Mi dice e si gira di spalle.
"Apposto!" Sbotto. "Per me ne valevi la pena peró, ricordatelo" dico mentre vado a casa mia.
Non c'ho più niente da rompe a casa. Ho rotto tutto oggi pomeriggio per cui devo sbollire sennó ci va di mezzo Nikos. Esco prima che do fuoco al palazzo e vado a farmi un giro.

••••

Sto parlando con Sara raccontandole che con Kostas è finita così mentre vado a casa dei miei. Si vabbè sti cazzi, non è che mi dispero. Un po' mi dispiace ma alla fine non è che ne ero innamorata o provo qualcosa di forte.
Mi scrive un messaggio su whatsapp.
"Ei Cami quando torni parliamo?" Mi chiede.
"No"
"Dai ci tengo a chiarire sta cosa" mi dice ma neanche gli rispondo. Ma vaffanculo va, sto greco di merda. Ma tutti io gli scemi?! Ma non è pissibile, veramente.
Dopo un po' mi riscrive: "dai peró rispondimi non mi ignorare!"
"Non c'è nulla da chiarire" dico fredda. Ceh più chiaro di così?! Ho detto basta.
"Si Cami, c'è molto da chiarire!"
"Possiamo rimanere solo amici non di più" dico. Solo questo.
"Dopo ne parliamo dai"
"Non c'è niente di cui parlare. O così o basta!" Rimetto i muri.
"Si così" mi scrive e gli rispondo con un okay.
"Ceniamo insieme stasera?" Mi chiede. Sbuffo.
"No rimango qua da mamma" dico e spengo la connessione del cellulare. Sono arrivata dai miei che oggi portavano un nuovo arrivato a casa. Un micetto di pochi giorni. È carinissimo con un musetto dolce e un sacco coccoloso!
Sono quasi le dieci quando mi decido di andare al locale. Vediamo un po' che succede. Qui ogni ora è una novita. Non ci si annoia mai!

Improvvisamente, tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora