Capitolo 1

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Finalmente Giugno! Non ci credo, fra poco per fortuna sarà estate e non vedo l'ora di spassarmela durante le vacanze!
Ops che sbadata, devo presentarmi. Mi chiamo Camilla e ho 23 anni. Sono momentaneamente rossa di capelli, sono tinti si, mi piace cambiare ogni tanto. Vivo a Roma da quando sono nata, sono romana e romanista, frequento molto l'ambiente giallorosso. Sono fortunata sotto questo aspetto. Anche perchè mia sorella è la fidanzata di Wojciech Szscesny, il portiere. Si beh un nome, un codice fiscale. Noi lo chiamiamo "Scenni". È meglio per tutti. Non ho molte amiche, sono del parere: "poche ma buone". Marta e Sara sono due di quelle poche ma buone, fortunate nel conoscermi ovviamente! Marta vive con Digne a Barcellona, è stato venduto i primi di giugno ed è stato un trauma per noi. Ma invece devo dire che siamo unite come prima. È come se lei fosse ancora qui a Roma con noi. La rendiamo partecipe di ogni news e attività che facciamo. E poi le distanze si annullano se c'è la volontà. Sara invece sta con Radja, non vi dico che casino quei due per riuscire a stare insieme, a raccontarla non mi basterebbe un secolo, comunque vivono insieme adesso e spesso mi rivolgo a loro per tutte le mie cose.

Sto tornando dal supermercato. Oggi sono dovuta andare a fare la spesa perchè a casa mia non ci stava più niente. Ho finito tutto e dato che è domenica sono libera. Sto al telefono con mia sorella che mi sta dicendo se oggi vogliamo fare qualcosa.
Arrivo sotto casa e parcheggio la macchina con la musica a palla. Sono una tipa folle, lo so. Ma meglio pazza che noiosa.
Scendo e mi ritrovo un ragazzo davanti al portone che sta lanciando letteralmente le valige dalla macchina al marciapiede, imbruttito al massimo.
"Ma che ne so. Aspetta un attimo, uno mai visto sta lanciando le valige sul marciapiede.." Dico a Sara.
"Cazzo guardi?" Mi dice quello sbattendo lo sportello del cofano per chiudere.
"Ma che vuoi?! Non ti posso guardà?!" Rispondo.
"No" mi dice.
"Ma guarda che casino stai a fa!"
"Cazzi mia, che è tuo?!" Risponde acido, chiude la macchina e si avvicina alle valige.
"Ma che ne so sarà un profugo che gli danno casa"
"Ma vaffanculo!" Mi dice quello.
"Ma no quale bello, non si puo' guardare" dico e apro il portone "ma vacce te!" Salgo.
Lui prende le valige e sale.
"Acida di merda, iniziamo bene!" Parla tra se e se.
"Aspetta ti richiamo che devo litigare!" Dico a Giulia e attacco. "Io acida eh!" Apro la porta di casa.
"Oddio che palle, ma chi ti conosce?! E va!"
Entro e sbatto per chiudere la porta.
"Iniziamo benissimo.. Ah matta!" Dice "la gente pazza tutta davanti a me!" Entra a casa sua e anche lui sbatte la porta buttandola quasi giù  per chiuderla.
Ma guarda un po' questo. È arrivato adesso già vuole comandare!
Chiamo Sara devo dirle che c'è un pazzo profugo! Mi avvicino alla finestra a spiarlo mentre il cell squilla.
"Pronto?!" Mi risponde.
"Sara."
"Dimmi Cami"
"M'hanno messo un profugo vicino casa, di fronte a me! È un pazzo!" Dico agitata.
"Come un profugo?"
"Si già m'ha mandato a fanculo!"
"Ma come?! Ma chi gli ha dato casa a questo?!" Mi chiede.
"Forse il comune, boh... Mo arriveranno altri, sicuro.." Rispondo spostando la tendina dalla finestra.
"Ma cambia casa ceh, che fai lì da sola?! Una donna poi! Ma non hai paura??"
Intanto il profugo scende a prendere altra roba perchè lo vedo scaricare scatoloni su scatoloni.
"No ma che mi sono chiusa dentro! Ma guarda la roba che sta a scaricà! Ci vivranno una decina di persone!" Commento. "Non so che razza è, peró è bianco!"
"Oh se te serve qualcosa chiedi eh!" Mi dice la mia amica.
"Si si in caso me ne vado!"
Intanto il profugo fa su e giù per le scale.
"Mo me fai sta con l'ansia!" Mi dice.
Lui finisce di scaricare e monta in macchina per spostarla, una signora macchina direi...
"Ma no tranquilla, mortacci sua che macchina!" Commento.
"Che macchina c'ha?!"
"La Range Rover" rispondo.
"Mecojoni! E noi pagamo" Sara sbuffa.
Scende e chiude la macchina dopo aver parcheggiato bene.
"Ma è un profugo veramente?!" Mi chiede.
"Eh si, non è italiano ha un accento strano, poi è vestito malissimo!" Dico.
Lui mi sa è un po' confuso. Rientra in macchina e ne riesce co un borsello a tracolla nero.
"Ha il sotto tuta blu, la maglietta bianca e arancione, le scarpe sul grigetto... Ah c'ha pure la borsa!"
"Allora si, è un profugo. Chi si vestirebbe così" mi dice. "Sarà uno dell'isis?!" Mi chiede poi.
"Ma no è bianco, quelli so mulatti!"
"Sarà un infiltrato bianco!" Mi dice.
"Non penso dai! Me metti ansia eh!"
Intanto lo strano soggetto attraversa la strada ed entra nel bar qui di fronte a fare cosa non so, sono una stalker ma non vedo attraverso i muri. Devo tenerlo sott'occhio. Non mi piace per niente questo individuo.
"Peró ha una faccia strana, sembra uno scappato da un manicomio!" Dico.
"Di bene in meglio! Oh ma tutte a te Cami! Strana come?"
"Ma un po' da psicopatico... Manco mi conosce già mi manda a quel paese, ah impazzito!"
"Ma infatti, la gente sta fuori"
"Sarà un profugo pazzo!" Dico sbuffando.
"Mi raccomando Cami!"
Intanto il pazzo profugo esce con il panino in mano. Fischio dalla finestra senza farmi vedere da lui. Alza lo sguardo verso la mia finestra imbruttendo al massimo.
"Sii tranquilla! Ha pure un occhio mezzo storto!"
"Ah pure?! Molto carino"
"Sarà malato.." Dico rifischiando.
"Ma è bello almeno?!"
"Oh ma che ci sono le pecore?!" Il tizio di sotto urla e bestemmia.
"Forse è un po' handicappato e gli hanno dato casa! No ma che bello! Più brutto di così non se ne trovano! Sentilo come bestemmia! Mo te faccio vede io!" Dico.
Lui entra e sbatte la porta per chiuderla.
"No Cami sta buona! Se è pazzo non lo istigare!!" Mi dice Sara preoccupata.
"Nono io sto qua mi sono chiusa dentro!"
"Fai bene brava, non aprire a nessuno che ora verranno altri come quello! Casa mia è aperta se vuoi scappare eh!"
"Grazie Sà" dico.
"Vabbè dai vediamoci, vieni qua ci prendiamo il caffè! Così mi racconti meglio!" Mi propone.
"Si, va bene tra poco arrivo!" Rispondo, ci salutiamo e attacco.
Mi vado a preparare abbastanza agitata. Mi viene l'ansia. Cazzo ma quelli del palazzo potevano avvertirmi almeno! Sta giornata è iniziata di merda!

Improvvisamente, tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora