Capitolo 21

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Sono rimasto un po' così. Il suo ragionamento non fa una piega, fila ma non mi sembra di essermi comportato male, anzi..
Sto facendo due fatiche. A trattenermi con la calma e non sbroccare e a dire certe cose.
Ceh mi fai stare bene e basta. Cosa dovrei dirti di più?!
Mi brontola lo stomaco. Cazzo. Guardo se lei se ne è accorta ma no, faccio finta di niente anche io.
Siamo in macchina. Non so dove stiamo andando sinceramebte, qualcosa mi verrà pensato.
"Tua madre e tuo padre sono dispiaciuti che stai qua?" Mi chiede spezzando il silenzio.
"No,no. Solo per la situazione della bimba.."
"Ho letto che tuo padre era calciatore.."
"Si. Mi fece fare un provino all'Olympiakos dove giocava, poi mi sono meritato il posto."
"Fico. Sei figlio unico?" Mi chiede.
"No. Ho un fratello" rispondo.
"Piu grande?"
"No, più piccolo, Nikos" dico con una smorfia.
"Sembrate spagnoli. Kostantinos, Nikos!"
"Pure il cognome se è per questo" le faccio notare.
"È vero! Manolasssss! La famiglia delle ssss!" Ride.
"Non c'avevi pensato eh"
"No. Adesso! Che fico!" Dice ridendo.
"Beh ma guarda che in Grecia quasi tutti i maschi hanno la s finale! Se non ce l'hai non sei nessuno" le spiego.
"Ah ecco!"
"Guarda pure Toro. Vasilis Torosidis" le faccio un esempio.
"Ah è tipico dei greci. Certo che nome di merda Vasilis! Almeno Kostantino era imperatore di Roma, quest'altro fa pensare alla vasillina!"
Faccio un sorrisetto. Questa è matta come poche. Sta fuori come un balcone.
"Meno male a mia mamma allora" dico.
"Già"
"Un amico mio si chiama Panagiotis" le dico. Mi guarda allibita. Ha ragione fa schifo.
"Perchè allora tua figlia non Kostantinas??" Mi chiede.
"Da femmina non si usa, poi era brutto"
"Ah ecco. Solo voi maschi siete puniti" ride.
"Già. Poi Kostantinas era mia nonna"
"Ve lo tramandate?" Mi chiede.
"No ci ero molto legato" faccio spallucce.
"Ah, pure mia sorella porta il nome di nonna. Io no. Ho un nome di merda" sbuffa.
"Non è vero. Non è uno di quelli che senti spesso in giro ma è carino" dico e mi guarda. No, non le piace.
"Ho anche un cane" dico.
"Davvero?"
"Si" glielo faccio vedere in foto "è piccolino"
"Porca miseria è enormeeee!!" Dice.
"Si beh, non pptevo farmi un chihuhua! Stonava parecchio!" Dico. Lei ride.
"Eh no lo schiacciavi!"
"Si me lo perdevo! Ora sta da mio padre"
"Fico quanto c'ha?"
"Due anni" rispondo.
"Uh è un cucciolo. Non lo porti qua?!" Mi chiede.
"Eh vorrei, se Nikos non rimanda il viaggio. Ha detto che me lo porta lui. Ma ci credo poco"
"È l'opposto di te tuo fratello vero?" Mi chiede.
Come fa ad indovinarci sempre?!
"Si è matto" rispondo.
"Uh che fico. Fammelo conoscere, magari mi trovo bene ed io e te diventiamo cognati!" Mi dice.
"Si vabbè. Quello è un donnaiolo. No, no. Pero se viene e se vuoi te lo presento.." Dico.
"Ma come nono! È matto come me ci troviamo. Certo che lo voglio conoscere! È bello?" Mi chiede.
Oddio ste donne con sta bellezza. Gli faccio vedere la foto.
"Ammazza è bello! Si puo fare dai"
"No non si puo fare perchè senno mi tocca ucciderlo" dico senza sentir ragioni. Mi sto urtando.
"Addirittura?? Magari con me si innamora e smette di fare lo scemo! Mica come te che sei vecchio!"
"Non sono vecchio. Se ti sta lontano puo fare tutto" ribatto.
"Eh ma se si innamora non puo starmi lontano. Hai la mentalità del medioevo" sbuffa.
"Ci starà"
"Nono. Magari mi metto con lui"
"Magari non verrà mai" dico.
"Lo troveró io!" Mi dice. Guarda mo se non la smette eh. Esce il peggio di me.
Quando una donna che mi interessa e la sto diciamo frequentando, mi parla di mio fratello, mi va il sangue al cervello. Mi fa venire in mente storie vecchie che ormai pensavo di averle superate e dimenticate.
Mi passa il cellulare. Lo ha cercato su instagram, sta stupida.
"È lui?" Mi chiede.
"No"
"Si è lui! Ti somiglia! Ora lo seguo"
"Lascialo stare"
"Perchè sei geloso? Rosichi come le merdine?" Fa una faccia soddisfatta.
"No. Io non rosico mai, mh parti da questo. Pero non è carino"
"No mica!" Ride. Parcheggio e scendiamo. Siamo arrivati alle terme. Magari si rilassa un po e la smette di farmi innervosire. Entriamo. Lei è sorpresa.
"Come mai qui?"
"Ci rilassiamo"
Entriamo e ci avviciniamo alla reception.
"Salve" ci dice la ragazza dietro il bancone. "Ditemi"
"Volevamo fare il percorso" dico.
"Subito" la ragazza si gira e ci da gli accappatoi, ciabatte, asciugamani e cazzetti vari. "Prego per di qua, seguite le frecce verdi"
"Guardaglielo bene il culo" mi dice Camilla piano "Certo grazie" risponde alla ragazza e segue le frecce.
Rimango un po così e la seguo.
"Ma che dici? Se ci stava il bancone davanti!"
"Quando si è girata per prendere le cose"
"Stavo firmando"
"Sisi come no. Vai a cambiarti va!" Entra nelli spogliatoio femminile. Entro anche io con lei. Non trovo quello maschile. Poi tanto non c'è nessuno.
"Sei donna?"
"No peró non trovo quello degli uomini" dico.
"Che scemo. Ma si puo vincere la guerra?" Ride ed entra al bagno per cambiarsi.
"Eh non lo trovo" mi cambio anche io.
"Guarda se ti cacciano eh. Quanto rido!" Mi dice.
"Se. Ci devono provare"
"Andiamo tigre" usciamo.
"Con che iniziamo?" Chiedo.
"Piascina" mi duce e seguiamo le frecce verdi.
"Sembri Big Hero" commenta.
"Perchè?" Mi metto pure il cappuccio tiè.
"Perchè sei grosso e bianco" ride.
"Non sono carino?"
"No per niente" ride "Anzi" mi si butta sulle spalle "sei un po bruttino"
"Ma dai" la tengo per non farla scivolare e scendo le scale.
"Mi fai conoscere tuo fratello?" Mi chiede.
"No" la lancio nella piscina.
Lei riemerge e inizia a ridere facendomi il dito medio. Mi tuffo anche io. Lei mi schizza. Lo faccio anche io.
"Fermo senno mi metto con tuo fratello" mi dice e li mi blocco.
"Non lo farai senno lo uccido, mh"
"È partito lo sterminatore. Perchè?" Mi chiede.
"Dico sul serio. È successo. Non ci siamo parlati per due anni" spiego.
"Pure col fratello oh! Che è successo ti ga rubato la ragazza??" Mi chiede e si appoggia al bordo della piscina.
"Se l'è scopata così, solo per il gusto di farlo. Poi l'ha lasciata come suo solito fare." Dico.
A ripensarci mi bolle tutto nello stomaco. Ho la scena stampata in testa ancora. Lo odio. L'ho odiato. Ma poi mia madre ha cercato di mettere pace nelle cene di famiglia e non ne abbiamo più parlato.
"Ammazza. Pure lei una bella zoccolona eh! Io sto scherzando ceh non lo farei mai" mi rassicura.
"Ma te non sei così, lo so.."
"No per niente, comunque te la eri scelta bene eh, di prima qualità!" Ride.
"Ho sempre scelto male"
"Ma con me hai fatto tredici. Ecco allora perchè non apprezzi. Non hai buon gusto!" Mi dice.
"Io apprezzo, ma con le relazioni ho sempre preso i pali!" Ed è vero.
"Ma io pure. Infatti non mi fido ed aumento le distanze" mi dice facendosi una coda.
"È normale dopo tante delusioni"
"Eh si poi mo non t'ho inquadrato ancora e quindi devo capire."
"Sto qua apposta"
"Facciamo tipo le esterne di uomini e donne!" Inizia a ridere. "Perchè non hai voluto che uscissi con Lu?"
"Perchè ci eravamo lasciati male e volevo starci io con te"
"E se ci uscivo?"
"Aspettavo quando tornavi" dico ma so che tanto nel mentre aspettavo mi sarebbe riscivolata la porta. Prima o poi rompo tutto.
"Vabbe ma mica possiamo stare sempre insieme!" Mi dice.
"Un po"
"Un po quanto? Solo il pimeriggio!" Mi dice.
"E la sera" propongo.
"Ma quale sera!!" Ride.
"La sera hai presente quando non c'è piu il sole, la luna le stelle!" dico sarcastico. Fa no con la testa "Poi te la faccio vedere"
"Che cosa??"
"La sera!"
"No dai. La sera liberi. Io a ballare e tu a casa" mi dice.
"Si certo! E se voglio uscire?" Chiedo. Mq guarda questa, non mi comandi, donna.
"E dove vai?" Mi chiede.
"A fare un giro"
"Si e poi?" Continua.
"Penso al bar sotto casa boh, ma che ne so"
"Uh ne sareu gelosissima guarda!" Scoppia a ridere "Vabbè peró stasera io ceno e dormo con Lu!" Mi dice.
"Perchè?"
"È amuco mio. L'ho sempre fatto, non ci vedo niente di male. Ppi domattina mi porta a scuola" mi dice.
La guardo male: "Si ma peima non frequentavi altri" dico.
"Non ci faccio sesso eh"
"Il sesso neanche l'ho nominato"
"È amico mio. Ci dormo punto. Sempre fatto ira no, e che cazzo!" Dice uscendo dalla piscina.
"Io vado a casa, mi sono stancata!" Dice e la guardo cobfuso.
"Non lo finiamo il percorso?" Chiedo.
"No. Finiscilo tu" mi dice.
"Stai a piedi" le faccio notare.
"Vado con l'auto" si asciuga e si veste.
Prende la roba e va via. Ci sono rimasto di merda veramente sta volta. Mi siedo sul bordo. Ma che cazzo ho fatto ora??
Oh io le donne non le capisco. Oh il genere femminile è impazzito, o io non ci capisco un cazzo!
Ah vaffanculo!
Do un cazzotto nell'acqua. Prima vuole le dimostrazioni e poi scappa. Ah, mi manderà al manicomio.

Improvvisamente, tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora