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ANNA'S POV

"Qualsiasi cosa succeda non pensare...", "Non pensare a cosa è successo oggi. Sì lo so. Rilassati Anna" cercò di tranquillizzarmi fermandomi per le spalle.

"Rilassarmi? Dovrò subirmi mille e cinquecento domande su Alex e su questi" dissi indicandomi le pupille che per qualche secondo diventarono viola acceso, "non vorrei dover subire anche la tiritera del 'com'è andata la prima volta?', grazie" aggiunsi seccata.

"Non penserò a quello che abbiamo fatto oggi, promesso. Ora rilassati e goditi la serata" concluse Jake baciandomi la fronte e poi suonare il campanello della lussuosa casa.

Fu Edward ad aprirci la porta, sorrise e con tono scherzoso ci accolse dicendo, "Sono felice per voi, ma preferirei evitare di leggere certi dettagli Jacob". Fulminai il moro con lo sguardo che in risposta si grattò il collo nervosamente.

"Non è colpa mia, è più forte di me"; ignorai le sue parole rassegnata ed iniziai a salire le scale fini a ritrovarmi in soggiorno.

"Piano con gli abbracci grazie", dissi fermando mio fratello che subito si era diretto verso di me. "Ok. È stato liberatorio?", "Come scusa?", "Parlare con Jacob, è stato liberatorio?" ripetè Ash.

|Non hai idea di quanto sia stato liberato fratello| •Confermo, tutte e tre le volte•

Non feci in tempo ad aprir bocca che qualcuno rispose al mio posto, "Direi che è stato appagante per entrambi no?", "Non hai idea di quanto vorrei farti leggere quello che sto pensando al momento Edward. Ma mi divertirò di più a vederti provare e fallire" controbattei, provocando un'espressione confusa sul volto del vampiro che probabilmente non si era accorto di nulla preso com'era a prenderci in giro.

Rosalie si avvicinò sorpresa "Com'è...", "Com'è possibile? Non ho ben capito questa cosa in realtà, so solo che i vostri poteri su di me non funzionano" risposi.

"Non sono solo i nostri poteri", una voce, che fino a quel momento se ne era stata in disparte si fece largo tra le mille domande che stavano per sorgere. "Che vuoi dire Sara?", "Quello che voglio dire ragazzina" iniziò a dire alzandosi ed avvicinandosi a noi, "è che i tuoi poteri non fanno solo da scudo contro i poteri dei vampiri, come il potere di bella, ti rendono anche immune agli istinti del branco", "Vuoi dire che posso...", "Puoi tranquillamente sottomettere un alfa. O meglio, le tue capacità ti permettono di non essere sottomessa da un alfa se lo vuoi, di conseguenza non hai bisogno di un branco, puoi vivere in solitaria e non avere la depressione come questi cagnolini qua" concluse la vampira scompigliando amichevolmente i capelli di Ethan.

"Io avrei un po' di fame se permettete. Ti unisci a me Anna?" continuò subito dopo avvicinandosi alla finestra ed aprendola. La fissai per qualche istante senza dire nulla, effettivamente erano giorni che non cacciavo e la mia sete di sangue se pur lieve stava tornando.

"Anna non è un assassina" intervenne Theo, "Parlavo di caccia animale genio" ribatte lei; Theo voleva evidentemente dire qualcos'altro così lo bloccai mettendogli un braccio davanti. "Ha ragione lei, è da troppo che non caccio. Dieci minuti e torniamo" dissi lasciando un bacio a Jake e lasciando che Edward leggesse la mia mente per qualche istante. Dovevo parlare con Sara e non potevo di certo farlo in loro presenza.

NARRATORE'S POV

Avevano percorso diverse miglia prima di trovare una coppia di cervi.

"Come hai conosciuto Alex?" domandò Anna staccandosi dal collo dell'animale.
"È una vecchia storia, non ti interessa conoscerla fidati", "Se te l'ho chiesta è perché mi interessa non credi?" controbatte la ragazza ridendo.

La vampira sospirò, "Avvenne più di un secolo fa, gli chiamavamo i tempi bui. I vampiri avevano il pieno controllo delle nostre terre, si aggiravano come volevano uccidendo quando e chi il loro appetito desiderasse. All'ora era solo una bambina, quando un gruppo di vampiri irruppe in casa mia ed uccise i miei genitori. Ricordo poco di loro, e quel poco che ricordo non sono cose belle; urla, pianti e botte" dilungò Sara ripensando per un istante alla sua infanzia, alle botte del padre è alle grida soffocare della madre.

"Ad ogni modo" riprese ricomponendosi ed allentandosi di qualche passo per non permettere alla ragazza di guardarla in volto, "avrei subito il loro stesso destino, se non fosse che uno di loro ebbe pietà di me. Disse che sarei diventata grande con lui e mi prese con se. Già al tempo per i vampiri era vietato trasformare i bambini, troppo forti ed ingestibili. Lui aspetto che io crescessi, mi crebbe come figlia sua, senza mai farmi mancare nulla".

"Devi tenere molto ad Alex, ti sta tremando la voce" commentò Anna, "Sì,molto". Sara sapeva che la sua risposta avrebbe confermato la teoria della ragazza che quel vampiro fosse suo padre, ma non poteva di certo dirle che a crescerla era stato Aro.

"Hai miei diciotto anni mi trasformò" concluse, avrebbe voluto aggiungere che non lo aveva mai deluso, che ogni missione l'aveva portata a tempo con successo, che la sua ossessione prima per Bella e poi per Anna la uccideva perché voleva che lui desiderasse di nuovo lei in quel modo, come il gioiello più bello della sua collezione, ma non poteva rischiare che la ragazza capisse troppo quindi tacque.

"Sotto alcuni aspetti ti capisco sai", Sara si voltò a guardare la ragazza che nel mentre si stava avvicinando a lei mantenendo lo sguardo fisso sul cielo ormai tappezzato di stelle. "Quello che fino a due anni fa era credevo mio padre non si faceva problemi a picchiarmi da piccola e mia madre non diceva niente; era come se lei non esistesse in quella casa. Tornava da lavoro, si faceva urlare in faccia da quella sottospecie di uomo e poi si lamentava con noi per il disordine. Non che non ci abbia mai provato a fare la madre, ogni tanto sembrava provarci davvero, poi tornava la solita e spariva per giorni per chi sa quali motivi".

"Mi dispiace", "E per cosa? Da quando sono arrivata qui ho trovato una nuova famiglia. I Cullen mi hanno accolto fin da subito, ed Esme e Carlisle mi trattavano come una figlia. Anzi, dovrei ringraziarti sai". "Ringraziarmi?" ripetè l'alta stranita, "Sì, se non fosse stato per te probabilmente sarei caduta in un'altro dei sui tranelli e avrei abbandonato tutto questo" precisò la ragazza battendo una mano sulla roccia di fianco a lei per far segno a l'altra di sedersi di fianco a lei.

"Ciò nonostante non ti Fidia ancora di nessuno non è così?" precisò Sara; "È così evidente?" ridacchiò Anna, "Non so, c'è qualcosa che mi blocca, mi fido di Jacob e degli altri, ma per qualche motivo non riesco a farlo fino in fondo","Ti capisco". Rimasero a fissare il cielo stellato in silenzio per interminabili minuti.

"Meglio tornare, si staranno preoccupando. E poi dovranno farmi ancora un migliaio di domande" ironizzò Anna mettendosi in piedi ed allungando la mano nella direzione della ragazza per aiutarla ad alzarsi. Sara afferrò la mano e si rimise in piedi. "Non so cosa abbia visto Alex in te per salvarti, forse una buona recluta. Ma io di sicuro non vedo un assassina o un mostro, vedo una brava persona... e una futura buona amica". "Te l'hanno mai detto che sei troppo ottimista e smielata?", "Sì, ma ti dirò...mi mancava questa Anna. Sono felice che stia tornando".

La vampira fece una finta partenza per poi rigirarsi a guardare le stelle. "Una futura buona amica..." ripetè a se stessa. "Spero di star facendo la cosa giusta a consegnarla ad Aro...ti prego fa che sia la scelta giusta" ripetè un'ultima volta prima di voltarsi e raggiungere casa Cullen.

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Voi che dite? Ora che conoscere la sua storia, Sara fa la cosa giusta o no?

• "Che cazzo di domanda è? Ovviamente no"

Me "La tua risposta non conta sei di parte"

• " Grazie a sta minchia, vorrei vivere grazie"

Sara "Aro non ucciderebbe Anna. La farebbe lavorare per lui"

• "Questo è quello che ha detto a te. Me lo puoi assicurare?"

Sara "Io..."

Me "Ok basta. Tutte le volte che apri bocca fai danni"

• "Mi hai creato tu"

Me "Lo so. E questo la dice lunga"

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Where stories live. Discover now