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ANNA'S POV

Mia madre era morta, Sara non mentiva. Le lacrime non smettevano di lasciare i miei occhi e scivolarmi giù per il viso da quando avevo letto il suo nome sulla lapide in marmo bianco. Continuavo a scusarmi, a dirle che mi dispiaceva di non essere stata lì, a dire quanto mi sentissi incolpa mentre piangevo inginocchiata affianco alla tomba, finché non mi sentii chiamare.

"Anna..."

Quella voce... solo Dio sapeva quanto mi era mancato senti pronunciare il mio nome da lui negli ultimi mesi. Eppure una parte di me si sentì trafiggere da un coltello quando quel suono giunse alle mie orecchie.

Se la sua fosse stata una domanda probabilmente avrei negato, mi sarei inventata qualche cavolate e me ne sarei andata, ma quella era una certezza, un'affermazione. Sapeva che ero io e quindi mi tocco fare l'unica cosa che mi ero ripromessa di non fare.

"Ciao Jacob" risposi mentre mi alzavo da terra e mi asciugavo i segni delle lacrime dalle guance. "Anna, non hai idea di quanto..." provò a dire avvicinandosi a me, "Ti prego no" lo bloccai fermandolo con i miei poteri; "E' crudele da parte mia dirtelo lo so, ma non sono qui per vedere te. Mi è giunta voce che mia madre fosse morta e volevo confermalo, e a questo punto sapere come sta mio fratello, tu non eri e non sei parte della mia visita qui a Forks", "Fammi spiegare. Io non ho fatto nulla, Alex ha..." cercò di parlare nuovamente "Ti prego Jake; se quello che c'è stato tra noi ha significato qualcosa non dire altro...almeno per ora" aggiunsi infine lasciandolo andare.

"Sei mancata a tutti" disse debolmente, "Lo immagino", "Mi sembra di aver capito che andare dai Cullen non è nei tuoi piani, ma dovresti. Stanno impazzendo per riuscire a trovarti, sopratutto Rosalie", "Lo farò" risposi semplicemente; "Non so cosa ti abbia detto Alex, ma io non ho mai smesso di amarti" lo sentii dire, anzi sussurrare, sospirai prima di girarmi nuovamente verso di lui, rivolgergli un lieve sorriso ed avviarmi nuovamente verso l'entrata.

"Allora?" domandò Sara non appena rientrai in macchina, "Allora avevi ragione. Devo tornare a casa", "Vuoi affrontare Alex? Sei sicura? Perché lui è..."; "Ho detto che devo tornare a casa, intendo casa mia, non casa sua" conclusi il discorso prima che la vampira mettesse in moto e si accorgesse, dallo specchietto retrovisore, del ragazzo che ci fissava.

"Brutta rottura?" domandò ad un certo punto, "Qui gira a destra", la ignorai continuando a dare indicazioni. "Fa come ti pare. Il ragazzo non sembrava avere l'aria di uno che tradisce", mi girai immediatamente a guardarla. |Come fa a saperlo?|

SARA'S POV

"E' inutile che fai quella faccia, o ti ha tradito o ha provato a stuprarti per meritarsi un trattamento del genere, e quello non è uno stupratore; i lupi non lo sono mai"; "Non so di che 'trattamento' stai parlando" replicò la ragazza seduta al mio fianco, "Tesoro sono un vampiro, e tu stavi letteralmente a quindici metri da me; vi ho sentiti nel cimitero".

•Si per quello e perché in realtà sai già tutto• |Già, anche per quello| •Domandina, perché vuoi che parli con Jacob• |Non voglio che parli con Jacob, voglio che si fidi di me genio. E mostrarle la verità è un modo per convincerla che voglio solo aiutarla| •Sarà. Secondo me la ragazzina ti sta addolcendo• |Ma piantala|

"Eccoci. Siamo arrivate" esclamò Anna facendomi fermare l'auto davanti ad una casa dall'aspetto trasandato. L'erba del giardino era alta, la vernice sul muro si staccava e in alcuni punti era addirittura possibile vedere l'intonaco e i mattoni al di sotto. Sotto la veranda dei pezzi di albero tagliati, un'accetta e la ringhiera in legno mezza distrutta contornavano quella che dedussi essere la porta d'ingresso.

"Sei sicura che sia il posto giusto? Sembra disabitato" domandai mentre la ragazza raccoglieva una chiava da sotto il tappeto e la inseriva nella serratura per aprire la porta. "Il posto è giusto; non so se vive ancora qui però" aggiunse entrando nell'abitazione e facendomi segno di seguirla; |Molto confortante direi|.

ALESSANDRO'S POV

|Ok è semplice, glielo dici e te ne vai. No no, ne parli e decidete, ma se poi dicono di no?| *E se dicono di sì?* |Perchè dovrebbero?| *Perché gli farai pena se continui a camminare nervosamente su e giù. Stai creando il solco*

"Tutto bene?", fu la voce di Quill a richiamare la mia attenzione; "Pensavo dovessimo parlare del tuo imprinting" aggiunse Leah mutando nuovamente nella sua forma umana. "Imprinting?" domandò confuso l'altro ragazzo.

Presi un bel respiro, chiusi gli occhi e parlai, *Penso tu abbia più urlato che parlato ma fa niente*. "Ho avuto l'imprinting su entrambi"; riaprii gli occhi lentamente e come da copione entrambi mi stavano fissando, solo che non avevano la stessa espressione.

Leah sembrava stranita e confusa; le aver già detto di aver avuto l'imprinting su di lei, ma avevo tralasciato Quill. Dal canto suo il ragazzo invece sembrava felice della cosa.

"Grazie a dio! Pensavo di essere pazzo" esclamò contento. "Ho avuto l'imprinting su Leah anni fa, ma non gliel'ho mai detto per via della storia con Sam, poi sei arrivato tu e bam, altro imprinting. Credevo di essere completamente pazzo, ma se mi dici che è successo anche a te la cosa può avere un senso" spiegò subito dopo.

Leah sembrava non voler spiaccicare parola, così mi avvicinai a lei. "Stai bene?", "No non sto bene" mi allontanò bruscamente, "Ho avuto il mio imprinting con Sam, ma lui no, lui ha Emily. Poi pensavo di amare Jacob, ma lui ama Anna; tu mi dici di aver avuto il tuo imprinting su di me e io credo di poter finalmente provare ad essere felice ed ora mi dici che hai avuto l'imprinting anche su Quill e lui l'ha avuto su noi due; senza contare che mi nasconde di amarmi da anni. Perciò no, non sto bene Alessandro. Non sto bene"

Stava urlando, ma come biasimarla eppure invece di rimanere in silenzio come mi diceva tutto il mio corpo, parlai. "Dici di voler provare ad essere finalmente felice, allora fallo. Io ho avuto l'imprinting su di te e Quill pure, nessuno dei due può uccidere l'altro perché abbiamo avuto l'imprinting anche tra noi due; cos'hai da perdere?", "Non posso scegliere uno dei due, non sarebbe giusto" decretò lei.

"Allora non farlo" si intromise Quill, "Stai con entrambi; una relazione a tre solo che il romanticismo, baci e sesso tra me ed Ale lo limitiamo al minimo dato che a me non piacciono i maschi e presuppongo neanche a lui", "Sono d'accordo con Quill. E no, non mi piacciono i maschi amico" concordai io ridendo.

"Ok, proviamoci. Ma se va male io non sceglierò uno di voi due sappiatelo" rispose Leah sorridendo, "Affare fatto" esclamammo all'unisono.

|Ora come lo dico gli altri?| *Puoi fare come Theo. Aspetta quattro anni e poi diglielo ahahaha*, |Si così poi Anna mi...|

Quel solo pensiero mi incupì immediatamente, cosa che non sfuggi agli altri due ragazzi davanti a me, "Che succede Ale?", "Sto bene tranquilli. E' solo che..." non riuscii a finire la frase che sentimmo qualcuno avvicinarsi a noi e chiamaci.

"Dovete venire subito con me", "Che sta succedendo Bella?" domandò la mia nuova ragazza avvicinandosi alla vampira; un secondo, tre parole, e la vita sembrò tornare a scorrere come quella di un'anno prima.

"Anna è tornata"

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Where stories live. Discover now