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Arrivammo davanti all' imponente villa del clan Cullen , ad accoglierci venne immediatamente una folta chioma rossa, che correndo verso di noi mi si attaccò alla vita. "Ciao Nessie" la salutai sorridendo e ricambiando l'abbraccio.

"Carlisle vi aspetta dentro, nel suo ufficio. Matteho può venire direttamente con me" ci informo Ed, "Sicura ci si possa fidare?" mi chiese timoroso mentre restituivo la figlia alla madre, uscita poco dopo di lei. "Si, puoi stare tranquillo" gli risposi iniziando ad entrare in casa, seguita dal mio ragazzo che aveva appena finito di salutare la sua vecchia amica.

"Giorno Carlisle" dissi facendo il mio ingresso nella stanza, "Buongiorno ragazzi" mi rispose lui sorridendo. "Aspetto che sia tu a dirmi se è un buon giorno o meno. Lo è?" chiesi riferendomi ai risultati dei test.

"In un certo senso lo è", "Spiegati meglio" disse Jake un po' infastidito dalla risposta, "Le analisi non presentano nulla di anormale, le funzioni vitali sono nella norma e hai solo geni di lupo nel sangue. Per quanto riguarda la tua resistenza avevi ragione, sei solo un caso particolare, l'eccezione" spiegò il medico.

"È fantastico, ma allora perché hai detto 'in un certo senso'?" chiesi dubbiosa, "Beh, dati i risultati l'unica cosa che ci resta da fare è chiedere udienza ad Aro e capire perché Alec sia venuto a cercarti e cosa vuole da te. Non preoccuparti, io ed Esme abbiamo già programmato tutto, partiremo domani stesso con Edward e Bella. Scopriremo cosa vogliono da te, tranquilla" concluse apprensivo.

Gli corsi in contro e lo abbracciai, gettandogli le braccia al collo, con la testa leggermente nascosta nell'incavo del suo collo ed i piedi che quasi non mi toccavano terra. Sembravo una bambina che si gettava nelle braccia del padre che non vedeva da mesi.

"Grazie, grazie, grazie. Davvero grazie mille" dissi quando pochi istanti dopo lo sentii ricambiare l'abbraccio. "Figurati Anna, è il minimo dato che ormai sei di famiglia", per poco non piansi nel sentire quella frase.

"Venite vi accompagno da Matteho" disse quando ci staccammo, dirigendosi verso l'esterno. Camminammo fino ad uno spazio erboso tra gli alberi; "Sai non pensavo l'avrei mai detto, ma sono felice che ti consideri figlia sua" disse Jacob prendendomi per mano.

Mi fermai un attimo e mi girai a guardarlo stranita da quella sua affermazione. "Perché quella faccia? La conosco la storia di tuo padre, se è possibile definirlo tale dopo tutto quello che vi ha fatto passare. E non è un mistero che tua madre non sia mai a casa. Sono solo felice che la mia ragazza abbia delle figure genitoriali che le voglio bene e si preoccupano per lei, anche se sono delle sanguisughe" scherzò lui.

"Scherzi a parte Anna; se sono così importanti per te vuol dire che qualcosa di buono lo devo pur aver fatto. Il che vuol dire che forse, e dico forse, hanno più umanità di quella che pensavo" aggiunse infine.

Mi sporsi in avanti, inclinai leggermente la testa verso l'alto e gli lasciai un bacio sulle labbra sussurrando un flebile grazie al suo orecchio, prima che un grido di dolore giungesse alle nostre orecchie. Ci guardammo ed iniziammo a correre nella direzione dalla quale era venuto il lamento, superammo Carlisle; la scena che ci ritrovammo davanti non mi tranquillizzo per niente.

Bella era appoggiata ad un albero con le braccia incrociate e la testa piegata verso il basso. Theo in ginocchio al centro dello spiazzo respirava a fatica, mentre gocce di sudore gli colavano dal viso fino allo scollo della maglia, ormai quasi completamente bagnata per lo sforzo. Edward d'altro canto se ne stava in piedi a pochi metri da lui con il fiatone, ma senza mai smettere di fissare la testa del biondo.

"C'è qualcosa che blocca il potere di Edward" esordì la castana alzando la testa e degnandoci finalmente di uno sguardo, "Sta provando ad abbattere quel blocco da quando hanno iniziato", "È non hanno ancora fatto alcun progresso?" chiese Jacob accigliato, "Al momento no. Finisce sempre nello stesso modo" rispose lei indicando la scena con il capo.

Theo urlò di nuovo dal dolore portandosi le mani alle tempie, mentre Edward veniva sbalzato indietro contro un albero, come se qualcuno o qualcosa lo avesse colpito, una sorta di campo invisibile, credo.

"Theo stai bene?" domandai avvicinandomi al mio amico, mentre Bella rimetteva in piedi sul marito. Non appena poggiai una mano sulla sua spalla vidi i suoi occhi diventare improvvisamente viola, poi una serie di immagini, quasi disconnesse tra loro, mi percorsero la mente.

Due uomini, no due vampiri, nel bosco, stavano parlando, ma non riuscivo a sentire cosa dicessero. Uno dei due aveva il volto coperto, riconobbi immediatamente Andrew, e mi si gelò il sangue.
Subito dopo quell'immagine raccapricciante, la stessa forza che aveva colpito Edward colpì anche me, volai all'indietro per qualche metro, prima che la mia schiena si scontrasse con violenza contro la dura corteccia di un albero, svenni sul colpo.

THEO'S POV
La testa mi scoppiava, ero inginocchiato a terra e completamente bagnato dal mio sudore, una delle ultime cose che vidi fu Anna venirmi in contro preoccupata, poi vuoto, fu come saltare un pezzo della mia vita, perché quando riaprii gli occhi lei non si trovava più davanti a me, era a terra senza sensi vicino ad un albero.

Ricordo di aver visto Jacob correre verso di lei e prenderla in braccio, mentre quel dottore biondo veniva verso di me.

Provai ad alzarmi, ma le gambe cedettero ed un'altra fitta alla testa mi fece svenire di nuovo.
Quando aprii nuovamente gli occhi, infastiditi da una luce bianca proveniente dall'alto, iniziai a guardarmi intorno, dovevo trovarmi nello studio di Carlisle.
Sbiancai completamente e per poco non iniziai a piangere quando il mio sguardo cadde sul lettino di fianco al mio, Anna era distesa al di sopra di esso con una flebo attaccata al braccio.

ANNA'S POV
Mi alzai lentamente, ma con mia grande sorpresa non provavo alcun dolore. |Ero convinta facesse più male sbattere contro un albero|. Iniziai a guardarmi in torno, ero in bosco, molto fitto, non trapassava nessun raggio di luce, eppure vedevo benissimo. "Non sono a casa Cullen, ne nel bosco vicino a casa. Ma allora dove diavolo solo?" dissi girandomi freneticamente da una parte ad un'altra, in cerca di qualcosa, qualsiasi cosa; non c'era nulla, solo alberi e cespugli a non finire, nonostante quelli però quel bosco pareva comunque spoglio, inesistente... senza vita.

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Buon inizio delle vacanze pasquali.
E questa l'abbiamo superata, valori nella norma e solo geni di lupo, ma allora cosa vogliono i Volturi da lei?

*: "Sinceramente a me interessa più sapere dove cazzo è finita. Scusa,Theo la vede sul lettino e questa è in una foresta"

Me: " Tempo al tempo"

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Where stories live. Discover now