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|Un vampiro a cui non piace un licantropo? Ma di che mi preoccupo,è normale| continuavo a ridacchiare tra me e me per tutta la strada fino a casa di Jacob.

"Che strano. La porta è aperta" sussurrai a me stessa quando, poggiando il pugno su essa per bussare, si aprì lentamente.

"Ei Jake, sei in casa? La porta era aperta. Ti devo dire una cosa che è successa oggi al la...lago" le parole mi morirono lentamente in gola quando spalancai la porta di camera sua rivelando ai miei occhi una scena agghiacciante, che mai mi sarei aspettata di vedere.

NARRATORE'S POV

"La piccola lupetta sta arrivando" ghignò Andrew al telefono, mentre dalla finestra di camera di Jacob guardava la ragazza correre via in lacrime.

Qualche ora dopo lei era lì, in piedi al molo, difronte ad un uomo, con lo zaino in spalla ed una valigia al seguito.

"Avevi ragione, avevi ragione. Ti avrei dovuto ascoltare" iniziò a dire piangendo gettandosi tra le braccia del padre che ricambiò l'abbraccio stringendola contro il suo busto. "Va tutto bene, va tutto bene" la rassicurò lui aumentando la pressione sul corpo della ragazza verso di se.

"Voglio venire con te. Voglio andare via", "Ora andiamo, calmati. Va tutto bene Anna", "Non Anna, Moon" lo corresse la ragazza distaccandosi di poco dalla presa dell'uomo, provocando sul volto di quest'ultimo un sorriso a trentadue denti.

Il suo piano era riuscito, aveva la sua bambina, e molto presto avrebbe anche quello che da secoli gli veniva negato.

La mattina seguente a casa Jones

"Ora basta. Si può sapere che succede a mia sorella?" domandò di punto in bianco Ash alquanto alterato, "In che senso scusa?" rispose il moro seduto in cucina con gli altri, "Smettila Jacob. Sono mesi che tu ed Anna sparite ogni pomeriggio e che ci tratta male. Che sta succedendo?"

"Vi tratta male? Ma se siete voi che non le rivolgete la parola da mesi" sentenziò il ragazzo alzandosi alquanto infastidito dall'affermazione del ragazzo difronte a lui, "Ma se è lei che ci ha urlato contro tre mesi fa di lasciarla in pace e non parlarle più" urlò di rimando Theo affiancando il suo capo branco.

"Ma che diavolo stai dicendo?! Sono mesi che sta male perché di punto in bianco non le parlate più e nessuno le dice perché" continuò sicuro Jacob in difesa della sua ragazza.

"Ma tu che ne sai, sono settimane che si lamenta con Rosalie al telefono che vi vedete si e no una volta alla settimana" controbatté allora Samuele entrando nella discussione.

"Ma se stiamo insieme ogni pomeriggio, che cazzo dici?!?" urlò Jacob che stava ormai perdendo le staffe a tutti gli effetti.

"Qualsiasi cosa stia succedendo penso che nessuno di noi ne sappia nulla" decretò Ted scendendo le scale di corsa, "Perché? Di che parli Ted?" domandò Ash allarmato.

"Parlo delle sue cose, sono sparite" rispose tutto d'un fiato il ragazzo.

"I vestiti, i trucchi, la macchina fotografica, la valigia, mancano persino dei libri dalla libreria" spiegò il ragazzo quando l'intero branco corse al piano di sopra in camera per verificare con i loro stessi occhi.

Troppo presi dalla rabbia e dalla preoccupazione però, nessuno fece caso a quel biglietto accartocciato ai piedi del letto, quello stesso biglietto che per qualche strano motivo qualcuno aveva già visto in cucina. (Questi sono tutti piccoli dettagli che vi dico perché servivano poi per mettere tutti i pezzi al loro posto)

"Lo sapevo che non c'era da fidarsi" ringhiò Jacob scendendo al piano di sotto e poi fuori casa, in direzione del lago.
"Di chi parli?" domandò il biondo raggiungendolo, "Di Alex, suo padre. Sapevo che quella sanguisuga stava tramando qualcosa", "Alex è qui?!" ringhiò Ash cercando di mantenere la calma, per quanto gli fosse possibile.

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Where stories live. Discover now