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—Guardate che è anche la mia di principessa adesso—

Bloccai il tablet a mezz'aria con una nube viola e lo ripotai a riva; il video era finito, ma non riuscivo a ripremere play per verificare se quello che avevo sentito era vero o no. Una parte di me sperava di aver sentito male, che Jacob non dicesse quelle parole, quelle parole che per me contavano più di un ti amo, ad un'altra ragazza. L'altra invece sperava di aver sentito bene, perché se le aveva realmente dette, odiarlo e toglierselo dalla mente sarebbe stato molto più facile.

"Via il dente via il dolore" mi dissi schiacciando il pulsante triangolare sullo schermo. —Ti amo—; —Molla la nostra principessa grazie—;—Guardate che è anche la mia di principessa adesso—, no, avevo proprio sentito bene, stava definendo "la sua principessa" un'altra ragazza. Un'altra ragazza che portava la sua felpa, aveva i capelli come i miei e che a quanto pare aveva pure il mio stesso anello con la corona...aspettate un minuto.

Ci sta che porti la stessa identica felpa che Jacob dette a me, ma che abbia i miei stessi capelli, che per farli ci sono volute un migliaio di sedute dal parrucchiere, e pure il mio stesso anello, portato tra l'altro al medio come lo porto io no, è troppo strana per essere una coincidenza.

|Possibile che sia così stupida da non aver capito che quella sono io?| •Sì, non mi sorprenderebbe; sei un baccalà• | Ehii| •È la verità. Da quando hai scoperto che Alex è tuo padre, e tua madre ti ha mentito, prendi tutto quello che ti dice come oro colato senza fermarti a ragionare •

Ma se quella ero io, perché non mi ricordavo di quell'episodio, anzi pensandoci meglio mi resi conto non ricordavo molte delle giornate passate a Forks, avevo qualche ricordo frammentato, ma neanche un immagine nitida. Ed uno può dire, "Va beh, ma è passato più di un anno, è normale che delle cose te le sei dimenticate", ma non mi ero dimenticata delle cose, mi ero dimenticata praticamente tutto; •com'è possibile?•

Iniziai a riguardare attentamente ogni video ed ogni foto e scoprii che l'ultimo non era l'unico ad avere qualcosa che non tornava; in quello della cascata Theo aveva un braccialetto che gli avevo regalato io e che aveva perso due anni fa, in quello dove mia madre cucinava ad un certo punto passava sullo sfondo il gatto dei miei nonni che era morto due mesi dopo il mio ultimo viaggio in Italia, in quello del campeggio compariva di nuovo una mano con il mio anello ed 'analizzando' meglio anche le foto mi resi conto che le emozioni mi avevano annebbiato la mente non permettendomi di capire che Andrew non avrebbe mai potuto fare delle inquadrature e degli scatti simili senza che i ragazzi o i Cullen sapessero della sua presenza.

|Qualcosa non quadra e ho intenzione di capire cos'è| •Ho la sensazione che finirà male per qualcuno• |Già, ed io non vorrei essere quel qualcuno|

JACOB'S POV

Dopo la scioccante rivelazione della bionda psicopatica, •Potresti anche chiamarla per nome sai?• |Non lo farò lo sai?|, andai in spiaggia per provare a schiarirmi le idee.

"Tu come l'hai capito?", "Di che parli Alessandro?" domandai voltandomi, "Quando hai capito che amavi Anna non solo per l'imprinting?", "Non lo so, parlandole, uscendo, insomma conoscendola ho capito che non mi piace solo perché l'universo ha deciso così, mi piace perché è divertente, intelligente, non ha paura di esprimere la sua o far valere le sue idee persino, con vampiri centenari. Cerca di mostrarsi forte perché non vuole che le persone che ama stiano male per lei e farebbe di tutto per proteggerle. Amo ogni cosa di lei, persino quando si impunta e fa il muso da bambina, o quando non vuole darti ragione anche se sa di aver totalmente torto. Non c'è un memento specifico in cui lo capisci, è una cosa che arriva gradualmente, ognuno la capisce con il proprio tempo, ma quando la comprendi e l'accetti, ti assicuro che la tua vita ti sembrerà completamente diversa".

Pensavo ogni singola cosa che avevo detto, quel piccolo mostriciattolo era entrato dalla mia vita e da quando se ne era andata non ero più lo stesso, mi mancava un pezzo di me...mi mancava lei. Mi persi nei pensieri e nei ricordi di Anna che quasi non mi accorsi che il ragazzo, fino a quel momento seduto al mio fianco, si era alzato e se ne stava andando.

"Perché ti interessava?", "Nulla, io devo...solo curiosità", "Okay"; gli credevo? No, ma non avevo intenzione di bloccarlo o costringerlo a parlarmene, non eravamo così amici da poter pretendere che mi dicesse tutto.

•Anna si sarebbe alzata e gli sarebbe corsa dietro• |Non è vero. Se fosse stato Theo si sarebbe messa a correre, ma visto che è Alessandro avrebbe aspettato di rivederlo a casa e quando meno se lo aspettava avrebbe iniziato a tormentarlo finché lui non cedeva| •Molto probabile•

Quel solo pensiero di Anna che segue Alessandro ovunque cercando di fargli sputare il rospo mi fece sorridere e per un istante, un misero istante, dimenticai che lei non si trovasse lì affianco a me, ed il mondo sembrò tornare a girare normalmente.

Improvvisamente vidi due bambini corrermi affianco e dirigersi verso il mare; dei due la bambina sembrava leggermente più grande e comandava a bacchetta il fratello più piccolo. |Sembriamo io e mia sorella Rebecca da piccoli|, fu il pensiero istintivo che mi venne in mente finché una dolce voce giunse alle mie orecchie. —Bambini non correte e state lontani dall'acqua, siamo a dicembre non vorrete mica prendere qualcosa— ; quella voce, così diversa eppure così famigliare, mi voltai lentamente ritrovandomi davanti Anna, ma più grande e con un pancione.

Prima che potessi formulare altri pensieri un'altra figura sopraggiunse nella scena, —Non ti ascolteranno, ed urlare in questo modo non fa bene ne a te ne al bambino tesoro—. L'uomo che si era avvicinato alla Anna adulta ero io.

—Perché non ti siedi un attimo e non ti riposi? Sei stata in piedi tutto il giorno, mi occupo io delle pesti per un po'—; in risposta la donna lo baciò e mentre quello che avevo intuito essere il me un po' più vecchio si dirigeva verso i bambini la donna si sedeva al mio fianco.

—Siamo sposati da 7 anni e ancora non sembra vero a nessuno dei due—, |Ma parla con me?| —Certo che parlo con te Jacob, sei tu che mi stai immaginano; nulla di tutto questo è reale e tu lo sai—, "Ma vorrei che lo fosse", —Allora trova un modo per far si che lo sia — aggiunse indicandomi i due bambini che scappavano inseguiti dal padre che minacciava scherzosamente di mangiarli; Anna sparì nel nulla come era apparsa, così come quella dell'uomo e dei due bambini.

Mi succedeva spesso ultimamente, immaginare un mio ipotetico futuro con lei, alle volte avevamo due figli, altre uno, alcune eravamo appena sposati, ho persino immaginato come le avrei chiesto di sposarmi, ma la fine del sogno era sempre la stessa, nulla di tutto ciò era reale...e forse non lo sarebbe stato mai.

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Jacob è un po' pessimista al momento lo so
•: "emh emh"
Ok, molto pessimista, ma deve esserlo; fidatevi di me.
•: "Guarda detta così siamo tutti tranquilli"
Me: "Ma perché che ti ho fatto?"
•: "Bho. Mesi senza sapere se Theo era vivo o morto, le suspance alla fine dei capitoli, mi rovini Jacob; vedi tu"
Me: "Esagerata, un po' di intrigo ci vuole"

Ad ogni modo, ste settimane sono l'inferno sceso in terra (non so per voi ma per me si) quindi conto di farmi perdonare pubblicando tre capitoli settimana prossima 🙃
•: "L'ha detto signori, segnatelo lo sul calendario. Se non escono sei morta"
Me: "I know ahaha"

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Where stories live. Discover now