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NARRATORE'S POV

Non appena la porta si chiuse alle sue spalle Jacob spense completamente il cervello; se ne fregò altamente della logica, delle domande che aveva per la testa da quando l'aveva rivista. L'avrebbe aspettata per sempre se necessario, l'aveva detto, ma quel per sempre sembrava finalmente arrivato ed il ragazzo non sembrava volerselo far ripetere due volte.

Quel bacio iniziato così casto e delicato, era destinato a trasformarsi in qualcosa di più dal momento esatto in cui le mani di lui iniziarono a scendere lungo tutto il corpo di lei. Le labbra si muovevano ancora in sincronia, in una danza perfetta, ma con più foga ed intensità rispetto al bacio di poco prima. Non era solo la mente del ragazzo ad aver abbandonato il controllo della situazione; pure quella di lei ormai aveva deciso di smettere di ragionare e si era completamente lasciata andare.

Il cappotto di Anna scivolò via dalle sue spalle e cadde sul pavimento insieme alla giacca di pelle di Jacob, entrambi le avevano reputate decisamente superflue. In quella vecchia casa desolata non c'era nessun rumore oltre gli schiocchi dei loro baci, il musica per le loro orecchie, una musica che nessuno dei due aveva intenzione di interrompere.

"Di sopra..." ansimò Anna tra un bacio ed un'altro, "Vuoi andare in camera tua?", domandò col fiato corto il moro a pochi centimetri dalle labbra di lei; la ragazza non riuscì a rispondere, riuscì solo a muovere debolmente la testa su e giù.

Jacob lasciò scorrere le braccia dai fianchi alle cosce di lei, e abbassandosi di qualche centimetro con le ginocchia, sollevò la ragazza; le fece mettere le gambe dietro la sua schiena e cominciò a baciarle il collo mentre saliva le scale.

Anna rise debolmente quando Jacob, troppo concentrato a lasciarle piccoli morsi sul collo, colpì accidentalmente la parete, rischiando di far cadere entrambi per terra. Arrivati nella vecchia camera da letto la ragazza potè toccare nuovamente il pavimento e riprendere il baciò che lei stessa aveva interrotto pochi istanti prima.

Dentro di loro si sentirono infuocati, come se le fiamme stessero cominciando ad espandersi e colpire le parti più nascoste dei loro corpi; una vera e propria esplosione che, anziché dividerli, li univa ancora di più. Nonostante il fiato che cominciò a scarseggiare, però, Jacob ed Anna non ne volevano proprio sapere di interrompere quel bacio tanto ardente.

A Jacob bastò un piccolo movimento per sollevare il maglione ed iniziare ad abbassare la banda elastica dei leggings. Anna ebbe un sussulto che bloccò immediatamente la mano del moro, "Va bene. Non ti fermare", lo rassicurò immediatamente lei facendo spuntare un sorriso sul volto di lui, che con delicatezza e movimenti lenti iniziò ad abbassarle i pantaloni, facendo rabbrividire la ragazza al contatto della sua pelle calda con l'aria fredda della stanza.

Avrebbe voluto chiederle il permesso di andare fino in fondo, ma non ve ne fu bisogno, i suoi movimenti accoglienti e bisognosi tanto quanto i suoi parlarono per lei. La pelle di Anna era bollente, seppur colpita da innumerevoli brividi; l'effetto che aveva su di lei, le reazioni che la ragazza mostrava al suo tocco, rischiarono di far perdere il senno a Jake.

Con un piccolo ed impercettibile movimento delle mani, Anna chiuse velocemente le tende e la porta di camera con i suoi poteri onde evitare che qualcuno potesse vederli.

Quando sentì le sue mani sfiorarle i fianchi e la pancia, risalendo lentamente al di sotto del maglione, allontanando le sue labbra istintivamente quando il suo petto cominciò a tremare. Fu solo allora che riuscirono a staccarsi l'uno dall'altra e a riprendere fiato per qualche secondo.

Lei voleva di più, lui voleva di più. Non lo dissero ad alta voce, ma entrambi lo avevano capito guardandosi immergendosi nelle iridi dell'altro.

Anna le catturò di nuovo le labbra in un gesto bisognoso ed impaziente; il gesto fu inaspettato, Jacob schiuse le labbra e permise alla ragazza di avere l'accesso libero sulla sua lingua. La ragazza allontanò le sue mani dalla nuca di lui, spostandole sul bordo della sua maglietta che iniziò lentamente a sollevare, fino a sfilarla completamente e lasciare il ragazzo a petto nudo. Anna sorrise a quella meravigliosa vista, che come aveva già pensato la prima volta che l'aveva visto a petto nudo, per lei gli dei greci non erano nulla a confronto a lui.

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Where stories live. Discover now