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Io e Jacob ci stavamo guardando da una decina di minuti buoni, "Vogliamo entrare?" chiesi retorica avviandomi verso la porta. "Nhaaa, ancora cinque minuti" mi rispose il ragazzo poggiandomi una mano sulla guancia ed una sulla mia schiena poco sopra i fianchi, avvicinando il mio corpo al suo.

"Buon compleanno principessa" aggiunse a pochi centimetri dalle mie labbra, dopo avermi baciato con trasposto, provocando dei brividi sulla spina dorsale e facendo nascondere automaticamente il mio volto nell'incavo del suo collo.

Rientrammo in casa tenendoci per mano e subito ci venne in contro Bella con in volto un espressione mista tra il preoccupato ed il dispiaciuto, "Non volevamo disturbarvi, e sappiamo che è sbagliato, ma non la smetteva di squillare. Gli abbiamo detto che non devono preoccuparsi" disse la vampira passandomi il mio cellulare.

Guardai le innumerevoli chiamate e messaggi, da parte dei ragazzi, che comparivano sullo schermo, guardai per un attimo nella direzione opposta allo schermo, poi spensi il dispositivo e me lo infilai in tasca.

"Anna, forse dovresti..." provò a dirmi il moro alle mie spalle con tono sconsolato. "Lo so, so che dovrei rispondere, ma non ora. Non riuscirei ad affrontare i loro sguardi, non oggi" lo fermai seccata e malinconica allo stesso tempo, sperando che capisse e lasciasse cadere il discorso, cosa che fortunatamente fece.

"Presumo che la festa a casa tua sia annullata, perciò che ti va di fare festeggiata?" domandò Emmet con fare fraterno per allentare la tensione che aleggiava nella stanza.

"Possiamo andare a fare un'escursione e poi decidiamo che fare stasera" propose la mia migliore amica avvicinandosi al suo ragazzo. "Mi piace questa idea. Magari stasera possiamo andare a quel luna park vicino al porto di Seattle" aggiunsi io. "Vediamo, noi non amiamo i luna park" si intromise Edward, parlando a nome dell'interno clan Cullen.

| Certo e se io conosco quel posto non è solo pk Emmet, Bella, Alice e pure tu non facevate che dirmi che è divertentissimo e che mi ci volevate portare, nooo. Edward sa qualcosa| *È chiaro* | E sta leggendo la mia mente proprio ora, per questo sorride così| *Gia*. |Ciao Ed, felice che i miei pensieri ti facciano ridere| ~ O non sai quanto. Ma a dire il vero trovo i tuoi monologhi molto interessanti~ mi rispose prima di ridere leggermente, insieme a me.

"Ok, farò finta di crederti Edward" dissi sorridendo e scuotendo la mano in aria per far capire agli altri, alquanto basiti, che non era nulla di importante.
Mandai Jacob a prendermi un cambio a casa e quando tornò, ovviamente, mi riferì, *Meglio dire che ci ha provato visto che non lo volevi ascoltare* |Già|, i mille messaggi da parte dei ragazzi; a quanto pare era riuscito persino a tranquillizzarli, dato che il mio telefono aveva smesso di suonare.

Fu una gita alquanto piacevole, Carlisle mi insegno ad osservare i vari animali e a saperli distinguere, abbiamo avvistato merli, picchi e persino una lince, non pensavo vivessero anche da quelle parti, e mi sono divertita a farlo, non tanto per l'attività in se, alquanto noiosa a dire il vero, ma perché per un po' mi è sembrata una cosa che fanno i genitori con i figli; per un po' mi è sembrato di avere un padre che mi volesse bene, e che non mi ritenesse un peso.

Certo poi ci sono state le 'lotte' dei ragazzi, che da gioco stavano per passare ad una vera e propria rissa quando Emmet per sbaglio stava per riaprire la ferita di Jake, cosa che fece intervenire me è Rosalie immediatamente, ma come vi ho detto, tutto sommato fu una bella giornata.

"Vado a farmi una doccia. Per che ora devo essere pronta Jake?" Domandai entrando in casa ed iniziando a salire le scale. "Pronta per cosa?" chiese facendo il finto tonto, probabilmente per provare a salvarsi in calcio d'angolo, come si sul dire. "Per andare nel posto dove hai preparato la tua sorpresa mozzafiato per il mio compleanno o che ne so. Ma per chi mi hai preso? Per un idiota? Pensavi davvero non lo sapessi?" risposi sicura salendo le scale all'indietro per potermi godere la sua espressione.

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Where stories live. Discover now