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4:00

Non avrei mai pensato di dovermi svegliare così presto in vita mia, ed invece eccomi qua, con la sveglia e le grida di mia madre alle quattro del mattino. |Esiste modo peggiore di iniziare il proprio ritorno a casa? Rispondo io, no|.

Mi alzai ancora addormentata e mi diressi in bagno, mi lavai la faccia per cercare di restare sveglia, ma fu alquanto inutile; mi piastra i capelli, mi truccai e tornai in camera per vestirmi e mettere nel mio zaino le ultime cose che avevo lasciato fuori (trucchi, caricatore, ecc...).

Scesi le scale e se Ash non mi avesse afferrato sarei anche caduta come un sacco di patate per il sonno, "Hai dormito o hai passato la notte a leggere come tuo solito?" mi domandò mio fratello aiutandomi a recuperare lo zaino che, a differenza mia, non si era salvato da quel tragico destino, ed era rotolato per l'intera rampa di scale.

"Solo un capitolo o due, nulla di che" risposi sbadigliando, alche mio fratello scosse la testa ed aprendomi la porta aggiunse, "Andiamo signora lettrice notturna, ti va di lusso che puoi dormire un paio d'ore in macchina".

Mentre Ash e mia madre sistemavano le ultimissime cose e chiudevano casa io mi ero trascinata ancora assonnata verso la macchina e gli altri che già ci aspettavano. "Buongiorno fiorellino", "Samu non ti conviene affatto rompere, non adesso" risposi brusca io aprendo lo sportello della macchina, odio le persone che rompono di prima mattina, specialmente se devo ancora fare colazione.

Non appena mi sedetti sul sedile qualcuno mi passò un bicchiere di carta e una busta bianca, "Non saranno cappuccino e cornetto del bar, ma meglio di nulla no?", "Theo te l'ho mai detto che sei il mio angelo custode?" risposi allegra per poi addentare il cornetto alla crema, "Almeno un milione di volte terremoto" rispose sorridente il biondo.

"Bene tutti pronti?  Si parte!" esclamò mia madre, ci disponemmo in due macchine: io, Theo, Ted ed Ash nella jeep di mio fratello, mentre Ethan; Ale e Samuele, nella Ford Explorer di mia madre, con lei ovviamente.

Durante il tragitto in macchina non sono successe grandi cose, o meglio io non ho fatto praticamente niente, ho fatto colazione, abbiamo videochiamato gli altri, ho ascoltato un po' di musica e per le restati 3 ore che ci separano dall'aeroporto ho dormito.

*Poi me la spieghi sta cosa che ci siamo trasferiti in un paesino disperso nel nulla con un aeroporto a che dista 4 ore di viaggio* |Ahh guarda io non lo so, chiedi a mamma o ad Ash|

Arrivammo all'Aeroporto internazionale di Victoria verso le 9:30 e per le 10:15 eravamo riusciti a fare il check in con successo. Ash, Samu e Ted erano andati ad imbarcare i bagagli e nel mentre noi ci eravamo diretti ai controlli di sicurezza.

Fu molto divertente vedere come io e la mamma riuscimmo a passare senza alcun problema mentre i ragazzi continuavano a suonare, Matteho aveva dimenticato di togliersi gli anelli, Ethan che portasse le bretelle, ma il più divertente fu Ale, non riusciva ricordarsi cosa potesse avere che faceva suonare il metal detector, alla fine si è tolto i pantaloni davanti a tutti, per poi ricordarsi delle monete che aveva in tasca, stavamo tutti morendo dal ridere. Quando gli altri ci raggiunsero Ethan gli mostrò il video che aveva fatto ad Ale, facendo scoppiare nuovamente la risata a tutti, compreso il diretto interessato.

Dopotutto noi siamo sempre stati così, ci prendiamo per il culo a vicenda, ma ci ridiamo comunque, a patto che la cosa resti tra di noi, altrimenti possiamo finire anche a botte.

Raggiungemmo il gate di imbarco e, cosa molto ambigua, dopo neanche mezz'ora ci chiamarono per farci salire. Non ero abituata ad aspettare così poco, non solo per gli aerei, ma anche per i treni, gli autobus, insomma in America sono praticamente sempre puntuali, ragion per cui quando ci chiamarono io restai seduta, pensavo non fosse il nostro volo, così mia madre mi dovette chiamare facendo un bel teatrino davanti a mezzo aeroporto, grandioso.

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Where stories live. Discover now