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THEO'S POV

Eravamo a casa di Ash ed Anna da un paio d'ore, e come al solito la picoletta stava ancora dormendo.

"Quindi si sa niente sul famigerato appuntamento?" chiesi al mio migliore amico mentre bevevo la mia tazza di caffè e latte. "Nulla in particolare" m rispose bevendo il caffè, "solo che hanno avuto un guasto alla macchina, ripeto nulla di particolare" aggiunse infine.

Inizialmente non ci diedi peso, poi misi in moto il cervello; se la macchina ha avuto un guaio come diavolo ci sono arrivati al cinema? Perché Ash sapeva così poco? La cosa iniziava a farsi sospetta, e più ci pensavo più si faceva largo nella mia mente che quei due non fossero mai realmente arrivati al cinema.

I miei pensieri furono interrotti da una Anna assonnata che entrava in cucina, seguita da Ted con il giornale del giorno.

Entrambi si sedettero alla penisola e iniziarono a fare colazione, dio come avrei voluto andare la e mettergli le mani sui fianchi, magari dargli un bacio, ma nessuno sapeva dei miei sentimenti nei suoi confronti, bhe a parte Ted , e così doveva restare.

Non avevo ancora trovato il coraggio di dirlo ad Anna, poi la storia dell'imprinting con Jacob e ho rinunciato a dirle la verità, ma mi ero auto dato un ultimatum, prima di partire per l'Italia glielo avrei detto, sperando per il meglio.

TED'S POV

Quella mattina Matteho era più strano del solito, continuava a fissarmi come se volesse dirmi qualcosa, ma quando mi indicò con lo sguardo Anna capii, aveva intenzione di dirle tutto.

Lo guardai scioccato e gli feci cenno con la mano che volevo parlargli della cosa in privato, per esserne veramente sicuro; feci appena in tempo perché ci fu un irruzione in cucina.

ANNA'S POV

Stavo facendo colazione quando Ethan e Alessandro fecero irruzione in cucina, e come da programma si fiondarono alle mie spalle ed iniziarono a farmi domande.

"Com'è andato l'appuntamento?" mi sentivo dire in un orecchio, "Che film avete visto?" sentivo nell'altro, ed altre mille domande del genere a raffica una dopo l'altra, fin quando non intervenne Ted, "Ragazzi con calma così rischiate di farla esplodere, e poi tenete conto che si è appena svegliata, fatele fare colazione"; "Ecco sentito il mio avvocato, evaporate" aggiunsi ironica facendogli gesto di andarsene con la mano.

"Ok, ok avete vinto la causa avvocato difensore" rispose sarcasticamente Ale facendo scuotere la testa a Ted, "ma almeno l'imputata,non che la signorina Jones qui presente, può dirci di chi è quella felpa? perché mia non è di certo" mi domandò Ethan prima di bere il suo caffè.

|Merda...ho ancora addosso la felpa di Jake. Ma perché sono così imbranata?| *AHH, non chiedere a me*

"Beh se è per questo neanche mia" aggiunse Alessandro, "Ne mia" Theo, "Non guardate me" disse Ted per poi bere un'altro sorso di caffè, tutti si girarono improvvisamente verso Samu che stava sul divano, "Io non porto felpe così oscene mi spiace. Ash?"

L'attenzione ricadde su mio fratello, non sapevo cosa avrebbe risposto, ma una cosa era certa, tutti in quella stanza sapevamo che la felpa non era sua. "E' di Jake, ha detto di avertela messa ieri sera mentre ti riportava a casa perché avevi iniziato a tremare di freddo" disse molto calmo e pacato come se quella per lui fosse la pura e semplice verità...

No, aspettate togliete il come, per lui quella era la pura e semplice verità, Jacob non gli aveva detto niente del fatto che fossimo stati a casa sua, perché? Si vergognava di quella serata? Forse avrebbe preferito non passarla con me? Forse il guasto al motore lo ha causato lui per non farsi veder con me?

*Forse, e dico forse tu hai qualche problema. Ma ti pare che uno rompa il motore di proposito* |Ma potrebbe averlo fatto| *E tu potresti aver bisogno di uno psicologo*

"Ah, ehm non lo sapevo, dopo allora vado a riportargliela" dissi guardando la tazza di fronte a me. "Ti accompagno io" mi sentii dire in risposta, da Theo, "Tanto devo andare in città per prendere alcune cose" aggiunse per poi alzarsi e dirigersi in salotto con Samu.

Mi vestii, presi il telefono, la felpa di Jacob e raggiunsi Matteho in macchina. "Quindi era bello il film?" mi domandò il biondo che guidava, "Carino si, non l'ho seguito tutto però" risposi tranquilla. "Immagino, dopo tutto eravate soli a casa di Jake" "Già, hai raa....Aspetta ma tu come lo sai?" esclami voltandomi di scatto verso di lui.

"Chiamalo intuito maschile o semplicemente buon senso logico" a quella sua risposta rimasi alquanto perplessa, che intendeva? "Dimmi se mi segui ok?" "Va bene", "Quella è una felpa, più precisamente la felpa di Jake, giusto?" feci si con la testa in risposta, "Jake che è un licantropo, ed ha una temperatura corporea media di 40 gradi..." "E perciò non ha bisogno di una felpa se la sera fa freddo, quindi perché se la sarebbe dovuta portare dietro? Che idiota che sono" finii la frase io per poi sbattermi la mano in fronte.

"A dire il vero è più idiota Ash che non ci è ancora arrivato, deve essere di famiglia" ridemmo entrambi per quella sua battuta anche se idiota. "Tranquilla, se non ci arrivano da soli io non ho intenzione di dirglielo" aggiunse in fine per tranquillizzarmi, "Grazie, davvero", "E di che. Vuoi che ti aspetti o ti torno a prendere dopo?" mi domandò infine Theo fermando la macchina; eravamo arrivati.

"No, grazie, dopo passo da Rose già che sto qua, mi faccio riportare da lei", "Agli ordini capitano" mi rispose il ragazzo mentre scendevo dalla macchina, facendo il gesto di un soldato per poi partire nuovamente.

Mi trovavo lì, di nuovo davanti a quella casa; mi avvicinai alla porta, ma proprio mentre stavo per bussare sentii dei rumori provenire dal giardino, mi affacciai e vidi Jake che stava spaccando la legna...senza maglia.

*Ammettilo stavi sbavando* |Forse un po'| *Togli il forse amica, avrebbe sbavato chiunque*

Se la mia prof di storia fosse stata lì avrebbe concordato che quello non era umano, era un dio greco; non pensavo fosse neanche umanamente possibile avere due pettorali del genere, voglio dire lo avevo già visto senza maglia quando siamo andati in spiaggia si, ma era come se fosse la prima volta. I muscoli delle braccia che si rilassavano e si contraevano per spaccare la legna, le spalle che flettevano e gli addominali tirati, con la ciliegina sulla torta, quella goccioline di sudore che gli rigavano tutto il busto in maniera perfetta; Non riuscivo a smettere di fissarlo.

Dopo qualche minuto mi ripresi da quello stato di trance e lo chiamai, "Ei Jake" urlai per farmi sentire nonostante il frastuono delle legna e la lontananza. "Ei principessa, come mai qua?" mi domandò il moro correndo verso di me. "L-la-a-a tua felp-p-pa, te l'h-o-o riporta-ta-ta" dissi balbettando, dio era molto vicino e senza maglietta, ma che cavolo.

"Bhe grazie, ma puoi tenerla. Sai ormai non mi serve più" mi rispose lui sorridente, restituendomi l'indumento. "Gr-r-azi-zi-e", "Figurati, e poi sta meglio a te che a me" ok basta lo stava facendo apposta altrimenti non aveva senso, ero più rossa di non so cosa, volevo sprofondare. "Entri?, ti offro qualcosa".

E adesso sarei dovuta andare da Rose, ma Jake... AHHH, da una parte volevo restare lì con lui, ma da un'altra sapevo di dover andare da Rose, non sapevo che fare.

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Theo, Theo, caro Theo che ci nascondi? Di chi sei innamorato? E perché hai così paura di dirlo ad Anna?

Quale scelta prenderà Anna? Seguirà il cuore? O la testa? O nessuna delle due?

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora