Bella Addormentata - Klaus Mi...

By lioninsheepsclothes

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L'incantesimo della cripta si è spezzato e una ragazza Salvatore si è svegliata dal suo sonno. [ Stagione 1-4... More

Epigrafe
Introduzione
Playlist
Parte 1° - addormentata
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parte II. -risveglio
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parte III. amore, infinità
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epilogo

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By lioninsheepsclothes

Klaus ritornò al piano di sopra nella camera che condivideva con Eira dopo aver pugnalato e averlo consegnato a Marcel. Dopo averlo fatto si sentì in colpa ma poi pensò ad Eira e la sua paranoia, che tutti preferivano Elijah e la sua gelosia nei suoi confronti con Eira, arrivò. Non tornava indietro.

Eira aveva finito di togliere tutti i teli bianchi da tutti i mobili e aveva spolverato alcune stanze, soprattutto la camera da letto e la cucina perché c'erano troppo stanze. Non appena ebbe finito ritornò in camera e poco dopo Klaus arrivò.

Si era chiesta dove era andato così come Elijah. Non appena la vide, iniziò a sentirsi in colpa perché sapeva che le doveva mentire. Non avrebbe rivelato che aveva pugnalato Elijah. Non voleva che si arrabbiasse come sapeva che lo avrebbe fatto. Perciò, lo evitò.

"Dove sei stato ?" Eira chiese, abbracciandolo.

"Affari con Marcel," Klaus rispose con la verità dopo che Eira si era staccata. "E ho soggiogato qualcuno per fare la spesa. Avrai bisogno di cibo umano."

"Grazie," Eira sorrise mentre Klaus giocherellava con la sua mano. Poi lei chiese, "Dov'è andato Elijah?"

"Se n'è andato. Non ha detto dove e non ha detto per quanto tempo," Klaus rispose.

La faccia di Eira si strinse in confusione, "Ma, perché se ne sarebbe andato ?"

"Eira, non lo so e non mi interessa. Mi interessa solamente di te," Klaus la guardò intensamente.

Era uno sguardo così intenso che la sua mente smise di funzionare normalmente e il suo battito accelerò. Il suo respiro riprese, uscendo in respiri corti. Accettare quello che Klaus aveva detto su Elijah era facile perché lei non poteva semplicemente pensare a nient'altro tranne lo sguardo di Klaus. Quello ed Eira credeva che Klaus non le avrebbe mai mentito. Credeva in lui.

Lui aveva infranto quella convinzione.

Gli occhi di Klaus si concentrarono sul collo di Eira. C'era un livido a forma di mano. Era da quando aveva strozzato Sophie Devereaux. I suoi occhi si riempirono di preoccupazione e le sue dita si mossero sopra il livido delicatamente, leggero come una piuma, facendo venire i brividi ad Eira.

"Mi dispiace," Klaus si scusò. "In quel momento non sapevo che era collegata a te. Ti ha minacciata e mi sono arrabbiato."

"Klaus, va tutto bene. È solo un livido," Eira sorrise, in modo rassicurante.

Klaus era ancora preoccupato ed Eira si alzò e lo baciò, facendo svanire le sue preoccupazioni. Lui la baciò e passò una mano tra i suoi capelli bianchi.

Quando la lasciò andare per farla respirare, passò il pollice sulla sua guancia in dei cerchi. La guardò nei suo occhi verdi, innocenti che amava fissare. Si sentì di nuovo in colpa perché lei era buona, virtuosa, gentile come Elijah e lui era cattivo, sicuramente cattivo per lei. Aveva fatto cose brutte come tradire Elijah e decisamente non si meritava Elijah.

Ma lei era sua. Voleva che fosse sua. Era egoista, un'altra cosa brutta e che l'avrebbe avuta come sua per tutta l'eternità. Non importava che sapeva quanto  era cattivo e di quanto non la meritava, l'avrebbe avuta.

______________________

Klaus aveva passato la maggior parte del tempo lontano dalla casa nel Quartiere Francese con Marcel, lasciando Eira da sola nella casa. Aveva ancora le sue telefonate quotidiane con Stefan e Damon veniva a trovarla una volta ogni tanto. Ma per la maggior parte, Eira era annoiata.

Klaus tornava a casa quando calava la notte. Eira lo aspettava nel divano del soggiorno ogni notte. Alcune sere si addormentava prima che lui arrivasse, ma era raro dato che si obbligava a rimanere sveglia per vederla.

Era un'altra notte, era sul divano a leggere un libro. Klaus sapeva che le piaceva leggere e aveva fatto mettere nuovi libri nella libreria per lei. Alla fine Klaus ritornò a casa mentre lei era arrivata a metà del libro e i suoi occhi erano calanti.

Non appena Klaus entrò nella stanza, si tirò su a sedere e lui si sedette accanto a lei. Eira si appoggiò accanto a lui e avvolse le sue braccia intorno al suo torace, appoggiando la sua testa sul suo petto vicino alla spalla.

Lui aveva notato il suo sguardo stanco non appena era entrato, "Eira, dovresti dormire."

"Ma voglio passare il tempo con te. Mi manchi," Eira si allontanò da Klaus e prese una delle sue mani mentre lo guardava. " Sei sempre con Marcel e io sono sempre qui."

"Ne abbiamo già parlato....," Klaus iniziò ma fu interrotto.

"Lo so, non vuoi che esca fuori perché non vuoi che Marcel venga a sapere di me. Perché mi vuoi al sicuro," Eira ripeté quello che Klaus le aveva detto molte volte.

Eira sospirò, disegnando dei cerchi sul palmo di Klaus. Non incrociò i suoi occhi mentre diceva, "Mi sento sola."

Klaus non voleva decisamente che sentisse sola. Era l'ultima cosa che voleva. Che lei si sentisse come lui prima di incontrarla, solo. Non voleva quello e pensò a rimediare alla sua sensazione.

Klaus le sollevò il mento, per farla guardare, "Tornerò a casa prima.  Resterò le mattine. E qualche volta, pranzerò con te, okay ? Il problema della solitudine verrà risolto ?"

"Si," Eira sorrise, stancamente.

Klaus sorrise e le baciò la guancia prima di sollevarla dal divano e portarla nella loro stanza. La appoggiò sul letto e si sdraiò accanto a lei, non  interessandosi nemmeno che non si era cambiato. Voleva solo che lei riposasse.

"Va' a dormire, Eira," Klaus disse. "Sarò qui domani mattina."

Eira appoggiò la testa sul petto di Klaus, troppo stanca per rispondere. Intrecciò la sua mano con la sua, voleva sempre tenerla nel sonno.

"Ti amo," Eira mormorò prima di chiudere gli occhi e lui sorrise, rispondendo. Lei lasciò che le sue orecchie lo sentissero prima di addormentarsi.

____________

Eira, un giorno, si era svegliata prima di Klaus. Stava dormendo pacificamente e lei uscì dal letto, attenta a non fare nessun rumore e scese al piano di sotto. Si preparò la colazione, dei pancake che Damon le aveva mostrato come fare quando era venuto a trovarla .

Li mangiò contenta, seduta su una sedia  sull'isola. Aveva finito di mangiare e stava lavando il suo piatto, quando fu felicemente interrotta da un paio di braccia avvolte intorno alla sua vita.

Klaus le baciò la spalla e le sue dita alla base del suo stomaco toccarono la sua pelle nuda. Lei tremò al suo tocco. Aveva addosso una canottiera e degli shorts. Si era lamentata del caldo quella notte e si era messa qualcosa per rinfrescarsi.

Eira continuò a sciacquare il piatto mentre parlava, "Non credevo che ti saresti svegliato. Eri così tranquillo."

"Posso dormire tranquillamente solo con te al mio fianco. Senza di te, sono destinato a svegliarmi," Klaus rispose, baciando la base del suo collo.

Eira finì di lavare i piatti che aveva usato e le dita di Klaus stavano disegnando dei cerchi sulla pelle scoperta che la sua canottiera lasciava intravedere. Lei rise quando le sue dita passarono delicatamente sopra la pelle del suo stomaco.

Eira spinse immediatamente Klaus via e si girò verso di lui, "Mi fai il solletico. Non puoi farlo."

Klaus sorrise maliziosamente e gli occhi di Eira si spalancarono. Indietreggiò e disse, "Klaus, no. Non farlo."

Klaus fece  un passo in avanti e lei corse via, sapendo che voleva farle il solletico. Scappare da lui era inutile, usò la sua velocità soprannaturale e si trovò davanti a lei. Le fece il solletico e lei rise, era una vera tortura.

Cercò di allontare le sue mani senza alcun risultato. Dopo un po' smise di farle il solletico e lei fu libera dalla sua tortura.

"Per favore, non farlo più," Eira pregò, leggermente senza fiato.

"Non faccio nessuna promessa," Klaus sorrise.

Eira scosse la testa ma continuò a sorridere per le tante risate. Klaus amava il suo sorriso e la sua risata. Era semplicemente dipendente da tutte quelle cose che la rendevano così felice.

Erano molto vicini e Klaus notò che la sua canottiera era salita un po' su rivelando qualcosa in più della sua pancia. Il suo pigiama era una distrazione all'ennesima potenza. Si avvicinò e la baciò. Lei avvolse le braccia intorno al suo collo e passò le dita tra i suoi capelli.

Klaus passò di nuovo le dita sulla sua pancia ma non con un tocco leggere che le avrebbe fatto il solletico. La stava sentendo, toccando in un modo che le faceva venire i brividi lungo la schiena. Il modo in cui le toccava la pelle era piacevole.

Klaus la portò velocemente contro il muro e attaccò il suo collo con dei baci, facendola sussultare. Gemette mentre lui succhiava molte volte la sua pelle. Klaus la sollevò per le cosce e lei avvolse le gambe intorno al suo torso.

Le baciò la clavicola e la succhiò, cosa che avrebbe sicuramente lasciato un succhiotto. Allontanò la testa dalla sua e stava respirando affannosamente. La lasciò andare, rimettendola per terra.

I respiri di Eira erano tremolanti e Klaus parlò," Per favore, vatti a vestire."

Eira annuì, non riuscendo a formulare una risposta e corse al piano di sopra per cambiarsi in dei veri vestiti. Klaus rimase al piano di sotto a prepararsi un drink, cercando di cancellare tutti quei pensieri sconci che aveva su di lei.

___________________

Eira era fuori dalla casa. Era il 4 luglio e stava aspettando che scoppiassero i fuochi d'artificio. La festa dell'Indipendenza era la sua festa preferita. Amava i fuochi d'artificio, ne era assolutamente estasiata.

Klaus aveva le sue braccia avvolte da dietro intorno a lei e aveva appoggiato la testa sulla sua spalla. Pensò a voce alta mentre stavano aspettando i fuochi, "Di solito non mi piace questa festa. Era solamente un promemoria che ero solo."

"Che cosa vuoi dire? Sicuramente, hai passato alcuni giorni di questa festa con la tua famiglia. Anche se hai la famiglia più disfunzionale di sempre," Eira domandò e girò la testa per guardarlo.

" Si, a volte. Ma loro sono solamente la mia famiglia biologica, Eira," Klaus disse. "Non sono come te."

Eira lo guardò confusa e lui sorrise dolcemente, muovendo la sua mano verso la sua faccia e passando il pollice sulla sua guancia. Il suo sguardo diventò serio mentre parlava," Ti amo più di quanto abbia mai amato qualsiasi altra cosa. E per questo, te sei il mio tipo di famiglia, Eira."

Eira era senza parole, ma sorrise. Il suo cuore sussultò e per un attimo pensò che si era innamorata ancora di più di quanto non fosse di già.

Si avvicinò a lui e lo baciò. Si baciarono per qualche breve istante e quando si furono allontanati, lei sospirò," Ti amo."

Klaus le baciò la spalla affettuosamente, Lei girò la testa, ma continuò a sorridere mentre aspettavano i fuochi d'artificio.

I fuochi d'artificio iniziarono ed esplosero in aria in una  vasta gamma di colori. Eira incantata da ognuno di loro, essendone affascinata. Non aveva mai pensato che delle esplosione potessero essere così belle.

Klaus si era spostato per stare accanto a lei e le teneva la mano. Non stava nemmeno guardando i fuochi d'artificio. Guardava la sua faccia, la sua bocca era leggermente aperta e i suoi occhi era spalancati e meravigliati. Lei era incantata dai fuochi d'artificio e lui era incantato da lei.

________________

Eira era al telefono con Stefan in una delle loro telefonate quotidiane, come gli aveva promesso. Stava viaggiando con Rebekah.

" Dove andate dopo?" Eira chiese.

"Australia," Stefan disse contento, mentre poteva sentire Rebekah lamentarsi con un'opinione differente." è stata una sua idea. Io volevo andare alle Fiji."

"E ti ho detto che ci possiamo andare dopo," Stefan rispose alla sua lamentela mentre Eira rideva al telefono per la loro discussione.

"Perché devi sempre scegliere te i posti?" Rebekah domandò, arrabbiata.

Stefan percepì il suo umore arrabbiato, notando che li aveva quando era quel periodo del mese. Stefan voleva calmarla," Se vuoi andare alle Fiji, andremo prima alle Fiji."

Ciò placò Rebekah, ma sapeva che non l'avrebbe calmata per molto. Dopo le avrebbe preso dei fiori e ordinato del cibo d'asporto perché aveva notati che le piaceva stare a casa quando era quel periodo del mese e lui non voleva farla andare da nessuna parte.

"Okay, come ti sta trattando Klaus? Damon ti sta controllando?" Stefan fece delle domande a raffica.

"Si, Klaus è bravo. Damon viene ogni settimana. Va tutto bene, Stef. Non ti devi preoccupare," Eira riassicurò.

"Mi preoccuperò sempre e lo sai," Stefan rispose.

"Si, lo so. Siamo gemelli, ci preoccupiamo l'uno dell'altra," Eira disse. "Ora, attacco perché se non lo faccio, non mi lascerai mai andare da questo telefono."

Stefan sospirò," Mi preoccupo troppo."

"Si, lo fai. Ma ti voglio bene lo stesso, Stef," Eira dichiarò.

"Anch'io ti voglio bene, E," Stefan disse come suo saluto ed Eira attaccò il telefono.

__________________

Eira era con Damon in un bar fuori dal Quartiere Francese così non avrebbe corso il rischio di incontrare Marcel e dove sarebbe stato più sicuro per lei. Eira si era detta che non avrebbe mai più provato l'alcol perché non le piaceva il sapore.

Aveva mentito a se stessa.

Non appena Damon iniziò a bere ed Eira vede tutte le diverse bottiglie di liquore, lasciò che la curiosità prendesse il sopravvento. Damon le ordinò shots di tutti i diversi tipi di liquore. C'erano moltissimi shots ed Eira li bevve tutti.

Dire che era ubriaca era un eufemismo.

Aveva un a bassa tolleranza all'alcol, considerando che non aveva mai provato nulla e non era una vampira quindi non doveva bere molto per diventare ubriaca. Eira aveva bevuto gli shots e  poco dopo, stava ballando sul bancone.

Eira era nel suo piccolo mondo. Pensava di essere una fata e stava piroettando sul bancone, cercando di volare. Tutti gli uomini erano intorno al bancone a fare il tifo per Eira. Damon fece il video di tutta la scena con il suo telefono.

Alla fine, Eira scese dal bancone quando il barista le disse di scendere. Eira ondeggiò mentre atterrava sui suoi piedi e cadde addosso a qualcuno. Un uomo.

La vista di Eira vacillò mentre spostava la testa per guardare l'uomo. Appoggiò la mano sul suo petto per raddrizzarsi e lui aveva le sue braccia intorno a lei. Aveva dei bei tratti. I suoi capelli biondi ricadevano perfettamente sulla sua fronte e i suoi occhi blu scintillavano.

"Sei carino," Eira sorrise.

L'uomo sorrise maliziosamente e le sue mani, avvolte intorno alla sua vita si abbassarono. All'improvviso, Eira fu tirata via da suo fratello maggiore.

 "Toccala di nuovo e sei morto," Damon lo guardò male e tirò Eira via con sé fuori dal bar.

La trascinò fino all'auto," Questo è decisamente il momento in cui ti porto a casa. Stai dicendo alle persone che sono carine quando hai un fidanzato."

Eira ridacchiò mentre la metteva nell'auto e le metteva la cintura," Lui è il mio pretendente. Pretendente, Damon. Non sbagliare."

Damon andò al lato del guidatore e salì," In che epoca vivi?"

"Nella mia," Eira singhiozzò.

"La tua età è tipo..." Eira ridacchiò e alzò la mano molto in alto."..... molto vecchia."

"Ha,ha. Sto morendo dal ridere," Damon scosse la testa alla sua sorellina ubriaca.

Damon arrivò poco dopo alla vecchia villa dove viveva Eira, che guardava le macchine passare e gridava che erano UFO.

Damon andò al suo lato dell'auto e l'aiutò a scendere. La lasciò andare e ondeggiò mentre camminava verso la porta, inciampò sulle scale e Damon dovette riprenderla.

Eira spinse via Damon dopo che l'aveva presa," Ci sono. Sto... sto bene."

Vacillò sui suoi piedi nel piccolo tragitto verso la porta. La superò senza cadere e Damon se ne andò. il mondo di Eira continuava a girare e lei stava vacilliando molto nella sua camminata per i corridoi della casa.

Klaus iniziò a camminare verso di lei e vide che stava ondeggiando," Sei ubriaca. Sei completamente ubriaca."

La testa di Eira si girò verso il suono della sua voce, lo guardò e ridacchiò," Te sei davvero carino."

Klaus scosse la testa e le si avvicinò. La sollevò. Mentre la portava su per le scale, lei parlava a vanvera.

" Sei davvero... davvero vecchio," Il discorso di Eira era farfugliato, singhiozzò e rise per un po'."Ma sei carino quindi viene compensato."

"Quello e te sei um, um ....," Eira perse le parole che stava cercando. Quando le trovò, tirò un pugno in aria."Sei il Principe Azzurro. Ma, ma ... ma sei mio, però. Solo mio."

Klaus raggiunse la camera da letto e il suo discorso lo fece ridere. l'appoggiò sul letto e si sdraiò accanto a lei. Non appena lui si fu sdraiato, lei si mise a sedere e lo guardò.

"Ti ho detto che sei carino?" Eira domandò." Beh, sei carino."

Eira salì sopra di lui e si mise a cavalcioni su di lui. Gli toccò le guance e mosse le dita per tutta la sua faccia." Si , sei una palla di carineria."

"Eira, è tutto quello che farai? Chiamarmi carino?" Klaus domandò, allontanando le sue mani dalla sua faccia.

Lei appoggiò le mani sul suo petto e disse, "No, stavo arrivando a un punto... ho pensato molto oggi. Beh, forse era ieri. Non mi ricordo."

Klaus mormorò mentre l'ascoltava parlare," Il punto... il punto è che sei carino e sai, voglio davvero sposarti."

Klaus la guardò sorpreso e lei continuò mentre la sua faccia si contorceva,"Beh, voglio dire, lo voglio. Voglio dire, lo vorrò. Tipo.... tipo ci sono moltissimi uomini sulla.... sulla Terra. E sai, se mi piacessero anche solo la metà di quanto ti amo, li sposerei perché il matrimonio dimostra l'amore."

"C'è, lo sarebbe con le altre persone, " Eira faceva fatica con le sue parole, il suo cervello non stava pensando correttamente. Ma la sua bocca stava dicendo la verità." Ma te, te non sei le altre persone. Ti amo, di già."

Eira sorrise dolcemente," Si, ti amo di già."

Ci fu silenzio per un po' mentre lei disegnava dei cerchi sul suo petto. Klaus si schiarì la gola, colpito dal suo discorso ubriaco.

"Eira, perché non ci dormi su, okay?" Klaus disse delicatamente ed Eira annuì.

"Okay,"  Eira disse e si allontanò da Klaus, sdraiandosi accanto a lui.

 Si rannicchiò accanto a lui e Klaus cinse le braccia intorno a lei. Si addormentò in pochi minuti. Avrebbe avuto una sbornia colossale la mattina dopo.

Era mattina presto del giorno dopo e all'improvviso Eira corse fuori dal letto diretta in bagno e vomitò nel water. Le faceva male lo stomaco per tutto l'alcol che aveva ingerito. Tirò lo sciacquone e si mise a sedere sul pavimento contro il muro. La testa le stava martellando.

Klaus arrivò e si appoggiò contro la soglia. Sorrise, "Ti sei goduta tutto quell'alcol di ieri sera?"

Eira si lamentò," Non ricordarmelo. La curiosità è una sofferenza."

Klaus entrò in bagno e rovistò tra i cassetti. Tirò fuori una bottiglietta di ibuprofene. Gliela consegnò.

La prese e si mise una pillola in bocca e la ingoiò. Gliela ridiede, non chiedendogli il motivo per cui aveva dell'ibuprofene a portata di mano, ma ipotizzò che era per lei.

Si sedette accanto a lei sul pavimento," Quanto ti ricordi ?"

"Frammenti. Ero sul bancone, poi a casa. Mi ricordo che pensavo che eri.... beh, che eri carino e poi il resto è un po' sfocato.  Mi ricorderò più tardi."

Klaus mormorò e sorrise, "Si, mi hai chiamato carino molte volte. Ho amato sentirtelo dire."

Eira arrossì profondamente, imbarazzata e Klaus rise. Si alzò da terra, decidendo di non chiederle dell'ultima cosa che aveva detto. Andò al piano di sotto per prepararle la colazione.

Alla fine, Eira si unì a lui dopo essersi sentita un po' meglio ed essersi lavata i denti. Mangiò il cibo che le aveva preparato e migliorò la sua sbornia. Non appena ebbe finito, lui la baciò come saluto e uscì per andare da Marcel.

Durante il giorno, la testa di Eira si schiarì. Aveva smesso il suo incessante martellamento. Si era ricordata di tutto quello che aveva detto e fatto quella notte. Era mortificata.

Klaus era ritornato quella sera ed Eira era timida con lui. Lui era sicuramente divertito dal suo comportamento mentre si torceva le mani nervosamente.

"Immagino che tutti i ricordi della scorsa notte siano chiari ora," Klaus sorrise.

"Sta' zitto. è imbarazzante," Eira arrossì e abbassò lo sguardo.

"E che mi dici dell'ultima cosa che detto ieri sera? è chiara?" Klaus chiese. " Non mi era completamente chiara. Mi stavi chiedendo di sposarti?"

"No," Eira disse immediatamente, scuotendo la testa e rise un po'." No, um, stavo parlando di come sapevo che ti amo. Il matrimonio per me è ciò che ti dimostra che ami una persona e non è questo il caso quando si tratta di te.

Eira si torceva le mani nervosamente e guardava per terra," Prima ho detto che voleva essere sposata prima di essere.... intima con qualcuno. Ed è vero. Ma non con te perché ti amo di già."

Klaus sorrise," Quindi ieri sera mi stavi seducendo?"

"Questo è quello che hai capito da tutta la cosa," Eira disse incredula prima di scuotere la testa. "E no, non ti stavo seducendo."

"Ti ho visto e ho raccontato tutti i miei segreti," Eira sussurrò, guardandolo.

Klaus le si avvicinò e le prese le mani, tenendole nella sua," Quindi, quando sei ubriaca, mi racconti tutti i tuoi segreti più profondi?"

"Suppongo," Eira arrossì.

Klaus le baciò la guancia, "Ti ho detto che lo adoro quando arrossisci?"

"Forse," Eira rispose mentre vortici d'aria svolazzavano nel suo stomaco, creando un effetto farfalla. Il suo battito aumentò e il suo respiro diventò irregolare.

Klaus la baciò sulle labbra, facendo arricciare le dita dei suoi piedi in completa beatitudine. Lei avvolse le braccia intorno al suo collo e mosse le dita per le punte dei suoi capelli.

Lui si allontnò per farla respirare e parlò vicino alle sue labbra tremolanti," Sai, aspetterei un'eternità per te."

"Ma non voglio farti aspettare così tanto. Voglio essere intima con te," Eira disse sinceramente guardando nei suoi occhi blu scuro.

"Ma non stasera," Klaus passò i pollici sulle sue guance." Se faccio qualcosa di giusto con te, è quello. Faccio la cosa giusta con te."

Eira annuì e avvolse le braccia intorno al suo torso. Appoggiò la testa sul petto mentre lo abbracciava. Lui le baciò la fronte e appoggiò il mento sulla sua testa mentre la teneva.

_____________________

Eira era fuori nel giardino sul retro. Era sdraiata su una coperta a guardare le stelle. Il cielo era chiaro e aveva deciso di approffitarsi della situazione. Poco dopo qualcuno si unì a lei. Klaus si distese accanto a lei, che immediatamente si rannichiò accanto a lui, appoggiando la testa sul suo petto.

"Vedo che stai guardando le stelle," Klaus dichiarò.

"Mi piacciono le stelle. Sono belle," Eira disse.

"Sai qual è la mia stella preferita nell'infinità senza fine di stelle?" Klaus domandò.

"Qual è?" Eira chiese, curiosa.

Klaus sorrise, "Tu."

Eira rise e il suo sorriso diventò più grande, " Ami sedurmi, non è vero?"

"è il mio hobby preferito," Klaus rispose.

"Bene, allora mi puoi sedurre dicendomi quali stelle sono cosa," Eira commentò

Klaus sospirò, ma ascoltò e disse i nomi delle stelle che conosceva per lei. Lei ascoltava intensamente con un largo sorriso in volto, amando guardare le stelle ed essere con lui.

_______________

Eira era nervosa. Più che nervosa. Era un fascio di nervi. Klaus era rimasto con lei per tutto il giorno e ora stava preparando la cena fuori sul portico posteriore. Non era nervosa per la cena, era nervosa per quello che veniva dopo.

Eira era più che positiva di voler essere con Klaus in ogni modo. Essere intima era uno di questi. Ma era nervosa lo stesso, perché non era mai stata intima con nessuno. Non aveva nessuna idea di che cosa stava facendo. Era insicura.

Klaus si precipitò velocemente all'interno e sembrava irritato o infastidito. Forse entrambi. Ma non appena la vide, la sua faccia si addolcì.

"Eira, tesoro, devi calmarti. Non posso concentrarmi con il tuo cuore che batte così velocemente," Klaus le prese la mano e la massaggiò in modo calmante.

" Stai ascoltando il mio battito?" Eira domandò, in qualche modo calmandosi mentre si distraeva.

"Beh, non è intenzionale. Ma quando sei l'unica persona intorno a me, è l'unica cosa su cui mi concentro," Klaus spiegò ed Eira arrossì.

Eira avvolse le braccia intorno al suo collo e Klaus era distratto. La sua vicinanza e il vestito nero che accentuava tutte le sue curve, non riusciva a pensare lucidamente. E lei stava sorridendo. Era spacciato con quel sorriso.

Eira lo baciò sulle labbra, passionatamente, con un bisogno come se lui fosse la sua aria. Lui ricambiò l'ardore del bacio e avvolse le braccia intorno a lei. Tenne le sue mani in un solo posto, anche se voleva le sue mani dappertutto su di lei.

Eira interruppe il bacio e parlò contro le sue labbra. Il suo respiro era irregolare mentre lei parlava," Non deve essere perfetto, Klaus. è la cosa giusta. In questo momento è la cosa giusta."

Eira era una seduttrice e non lo sapeva nemmeno. Klaus cadde nel suo incantesimo. La sollevò dalle cosce e lei avvolse le gambe intorno al suo torso. Lui unì le sue labbra con le sua e la portò nella loro camera.

L'appoggiò giù e la girò, così la sua schiena era verso di lui. La tirò a sé e la sua schiena era contro il suo petto. Spostò i suoi capelli dall'altra parte e la baciò sul collo mentre apriva la cerniera del vestito. L'aprì lentamente, le sue dita seguivano lungo la sua schiena.

Non appena fu aperta, Eira era esitante per un attimo prima che lo lasciasse scivolare giù. Eira era rimasta con un completp intimo di pizzo rosso. Klaus sorrise mentre lei si girava.

Klaus stava indossando una camicia di blu chiaro e lei iniziò a sbottonarla. Le mani di Klaus toccò la sua pella lungo i suoi fianchi e fino al suo stomaco.

"L'hai indossato solo per me ?" Klaus sorrise, riferendosi al pizzo rosso.

Eira si morse il labbro, "Forse."

Klaus la fece sentire meglio, più sicura mentre si avvicinava e la baciò sulle labbra velocemente," Dovresti sapere che sono impressionato solo da te ."

Eira sorrise e finì di sbottonare la sua camicia. La spinse via dalle sue spalle e cadde per terra. Eira prese la sua mano e lo portò al letto. Lui seguì, sembrando quasi intossicato. Era intossicato da lei. Era la sua droga.

Klaus era dietro di lei e attaccò il suo collo di baci. Si mosse verso il basso verso la sua clavicola e poi verso il suo petto. Il suo dito toccò la spallina del reggiseno.

"Per quanto sia sexy su di te," Klaus sussurrò." Preferirei che non ci fosse."

Eira respirò profondamente ma si mise a sedere e aprì la chiusura del reggiseno. Se lo tolse lentamente e insicura di se stessa. Si sdraiò di nuovo e guardò Klaus negli occhi. Erano sulla sua faccia, a fissarla negli occhi. Dopo un secondo i suoi occhi passarono sul suo corpo e fissò la sua immagine nella mente.

"Sei stupenda," Klaus dichiarò.

Le insicurezze di Eira volarono via alle rassicurazioni di Klaus. Baciò il suo seno e lo succhiò , facendola gemere. Passò al suo stomaco, stava baciando e succhiando ogni centimetro. Ogni centimetro di lei.

Tirò le sue mutande e le tolse via, lasciandola nuda. Baciò l'interno delle sue cosce e poi sparì via dal letto, togliendosi i pantaloni e in un secondo era di nuovo tra le sue gambe. Eira abbassò lo sguardo. guardando il resto del suo corpo e arrossì.

Il corpo nudo di Eira era premuto contro il suo. Klaus mise la testa contro il suo collo, baciandola mentre si muoveva contro di lei. Eira sussultò e si morse il labbro così forte che fece uscire il sangue. Il sangue scivolò lungo il labbro e il suo mento e Klaus sollevò la testa. Leccò il sangue dal mento e baciò le sue labbra sanguinanti. Lei era una vittima desiderosa per qualsiasi cosa lui facesse. Gemiti riempirono la stanza mentre raggiungeva il punto più intimo della loro relazione.

Klaus ed Eira avevano fatto sesso.

______________________

Il corpo di Eira era ricoperto di piccoli lividi, succhiotti dopo aver dormito con Klaus, intimamente.  Si svegliò la mattina dopo con Klaus che stava lasciando una scia di baci sulla sua schiena. Lei era sdraiata sul suo stomaco e la testa era girata verso di lui. I suoi occhi si aprirono, incontrando i suoi.

Eira lo guardò per un attimo mentre le sue palpebre continuava a sbattere, la sua mente ritornava ad essere lucida. Dopo un  po' sorrise, "Ciao."

Klaus rise e passò le sue dita su e giù per la sua schiena. Scosse la testa," Non ho mai conosciuto nessuno così timido per quanto riguarda il sesso."

"Stai zitto. In ogni caso, ti piaccio," Eira continuò a sorridere.

"Si, è vero," Klaus mormorò. Si chinò e la baciò dolcemente sul lato delle labbra.

______________________

Settimane dopo che Eia era stata con Klaus, il suo ciclo era in ritardo. Aveva pensato che forse il suo corpo si stesse adattando a qualsiasi cosa avesse deciso di adattarsi. Ma poi un paio di settimane dopo, iniziò a svegliarsi presto, per vomitare.

Klaus era preoccupato per lui, non aspettandosi per nulla che lei potesse essere incinta. Per lui, era impossibile. Decise nella sua mente che era qualcosa che aveva mangiato. Ma Eira sapeva meglio.

Essendo cresciuta nella metà del 1800, da lei ci si aspettava che si sposasse e  avesse figli. Le avevano detto com'era portare in grembo dei figli e che cosa seguiva.

Eira era sicura con ogni fibra del suoi corpo di essere incinta.










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