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Jimin mi mostra l'intera casa ed è davvero stupenda. Attraversato l'enorme arco sulla destra si trova la lavanderia, un bagno e un'enorme cabina armadio mentre sulla sinistra si trovano la palestra, una piscina interna e un'altro bagno con tanto di vasca idromassaggio. Al piano di sopra invece si trovano sulla sinistra la camera dei genitori di Jimin più il loro bagno personale al centro, superato un altro arco, si trova la stanza di suo fratello e il suo bagno personale e sulla destra la camera di Jimin che è a dir poco enorme e anche il bagno vicino ad essa. La camera è basata sui colori del nero con i mobili e il copriletto color pesca, il contrario del piano di sotto. Mi fa entrare in camera sua e mi siedo sul suo letto morbidissimo "Hai una casa stupenda." dico e lui scrolla le spalle per poi sedersi sulla sedia della scrivania "È solo grande ma nulla di che." dice tranquillo e poi rimane a fissarmi "Che c'è?"

"Devo farti vedere una cosa." si alza uscendo dalla stanza lasciandomi da sola. Rimango fissa a guardare la porta confusa fin quando non sento un rumore di zampe e un cane a dir poco enorme entra nella stanza avvicinandosi a me è scodinzolando contento "Hey bello." lo accarezzo sul muso e sorrido nel vedere come scodinzola felice "Jo ti presento Joe."

"Stai scherzando?" alzo lo sguardo verso Jimin.

"No. Guarda il collare." dice ridendo e controllando il nome sul collare sono costretta a credergli "Beh in effetti è bellissimo...sarà il nome." dico continuando ad accarezzarlo lanciando uno sguardo a Jimin.

"Hai un ego smisurato." sbuffa incrociando le braccia al petto.

"Senti chi parla." dico alzandomi e andandogli incontro.

"Almeno io ho una ragione per credermela." ammicca e velocemente afferro un cuscino dal letto sbattendoglielo sul viso "Stai dicendo che sono brutta?!" chiedo in una mezza risata, consapevole del fatto che stia scherzando.

"Quando mai?" chiede per poi togliermi il cuscino dalle mani e colpirmi sul corpo.

"Jimin!" cerco di afferrare il cuscino ma una volta fatto non riesco a far mollare la presa a Jimin che tiene stretto a se io cuscino. Allora allento di poco la presa ma lui la aumenta e perdo l'equilibrio andando contro di lui e sbattendo il mio petto al suo. Neanche il tempo di realizzare che il cane inizia a girarci intorno e data la sua grande taglia quando sbatte a Jimin questo perde l'equilibrio e cadiamo entrambi sul letto. Io sotto e lui sopra di me. I suoi occhi si incatenano nei miei e sento il suo fiato caldo sul viso. Jimin fa leva sulle mani per tenersi e non schiacciare il mio corpo mentre continua a guardare dritto nei miei occhi. Non so il perchè non si sta spostando ma non riesco a capire neanche perchè io stia rimanendo immobile senza far nulla. I miei occhi si spostano sul groviglio che ha in testa e allungo timidamente una mano facendo passare le mie dita fra quei capelli così morbidi cercando di dargli una forma. Mi mordo l'interno della guancia appena sento la mano di Jimin toccarmi timidamente il fianco e punto ancora i miei occhi nei suoi. Il viso di Jimin inizia ad avvicinarsi piano al mio e quando i nostri nasi si sfiorano qualcuno bussa alla porta "Ragazzi è pronto il pranzo." esclama la signora Park. Jimin si allontana da me dopo un lungo sospiro e mi tende la mano, l'afferro e mi alzo e faccio per uscire dalla camera ma prima che potessi farlo Jimin mi afferra un braccio "Scusa per...per prima." si gratta imbarazzato la nuca. Gli sorrido e gli faccio segno con la mano come per scacciare qualcosa "Stai tranquillo." apro la porta e mi dirigo al piano di sotto seguita da lui.

Nella mia mente vagano mille pensieri ma quello principale è il perchè nessuno dei due ha cercato di annullare il contatto e soprattutto perchè mi è dispiaciuto quando la signora Park ha bussato alla porta?

𝕚𝕥 𝕨𝕒𝕤 𝕒𝕝𝕝 𝕒 𝕔𝕠𝕚𝕟𝕔𝕚𝕕𝕖𝕟𝕔𝕖•𝑝𝑗𝑚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora