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E finalmente a mezzanotte passato abbiamo messo piede fuori da quel locale. Appena usciti subito Jo mi chiese dove fossimo diretti e scuotendo il capo le dissi che era una sorpresa perciò mi misi io alla guida delle sua auto e iniziai a girovagare per Seul cercando di farmi venire in mente qualche posto carino perché in realtà gliel'avevo detto solamente per addolcirla maggiormente. Perciò con gli occhi puntati sulla strada e sui numerosi cartelli stradali che indicano i vari posti in cui andare decido di svoltare per il Led Rose Garden, ci ero già andato qualche volta ma raramente e tutte le volte che ci sono andato è stato con Taehyung durante uno dei momenti in cui voleva cacciare fuori i suoi monologhi interiori e non so perché il mio migliore amico adorava quel posto.

"Quindi dove stiamo andando?" chiede ancora tenendo lo sguardo davanti a se.

"Sei talmente poco furba che non hai letto neanche il cartello stradale che indicava il posto preciso in cui ti sto portando." ridacchio ricevendo un'occhiataccia da parte sua.

"Quindi non stiamo andando al Led Rose Garden?" chiede con un sorrisino facendomi corrucciare le sopracciglia "Se lo sapevi perché me lo hai chiesto?"

"Ti stavo dando un'ultima possibilità per rispondermi." dice scrollando le spalle non distogliendo mai lo sguardo dalla strada illuminata.

"Come mai fai tutta l'acida?"

"Non ti basterà la comparsa al locale e i sorrisini dolci per non farti staccare la testa dal collo."

"Ok..." sospiro parcheggiando l'auto nel grande parcheggio accanto al parco scendendo poi dal veicolo e mettendo le mani nelle tasche del giubbotto dato il freddo. Mi affianca iniziando a camminare accanto a me nel completo silenzio e strizzo gli occhi combattendo contro l'istinto di darle una testata siccome odio quando assume quest'atteggiamento "Hai intenzione di parlarmi o vuoi rimanere tutta la serata in silenzio?" chiedo guardandola.

"Posso anche prendere in considerazione la seconda opzione se ti fa piacere." dice facendomi poi una linguaccia e inoltrandosi nel parco pieno di rose illuminate.

"Dai Jo!" mi lamento sporgendo in fuori il labbro inferiore mentre lei si ferma davanti a me guardandomi con un sopracciglio alzato "Perché non lasci stare e basta? Ti ho chiesto scusa."

"Hai ragione, mi hai chiesto scusa ma continua a darmi fastidio questo tuo comportamento." dice poi "Non voglio litigare ancora perché non servirebbe a nulla ma tu devi capire che so badare a me stessa e che non farei nulla alle tue spalle, chiaro?"

"L'ho capito, ho sbagliato e non dovevo." ammetto "Ti prometto che non ti darò più fastidio ma adesso smettila di fare l'arrabbiata altrimenti perdo la pazienza." uso un tono serio ma il sorriso sul mio viso tradisce completamente quello che ho appena detto.

"Oh, il signorino perde la pazienza! Che peccato." teatralmente poggia la mano sul cuore e poi mi lancia un'occhiolino "Dai su facciamo questo giro per il parco."

Inizio a seguirla mentre con un tenero sorriso osserva le numerose luci che illuminano la notte "Come mai mi hai portata qui?"

Scrollo le spalle "Di solito vengo qui quando devo parlare con Taehyung e ho pensato che poteva essere un buon posto per evitare di urlarci contro."

"Beh, buon'intuizione ma se avessi voluto urlarti contro l'avrei fatto senza problemi." annuisce sbadigliando subito dopo.

"Sei stanca?"

"Un po', ma restiamo un altro po' qui." dice arricciando il naso per poi avvicinarsi a me ed abbracciarmi "Sei caldo." si giustifica stringendo leggermente di più la presa attorno il mio busto sbadigliando una seconda volta.

"Dai torniamo al campus." annuisce lasciando la presa su di me afferrandomi per mano per poi dirigersi verso l'auto.

Arrivati al campus mi saluta per poi dirigersi verso il suo dormitorio ma le afferro il polso "Hey perché non vieni a dormire da me?"

"Jimin domani abbiamo lezione e non ho il cambio da te." dice lei.

"No aspetta, tu domani hai intenzione di andare a lezione?"

"Perché dovrei saltare?"

"Perché è tardi e perché verrai a dormire da me perciò" dico con un piccolo sorriso ricevendo un'occhiata torva da parte sua "Jimin"

"Eddai!" mi lamento sfoderando uno sguardo da cucciolo bastonato "Per favore."

"Ti giuro che a volte ti picchierei talmente tanto da farti andare all'ospedale."

"Ma- hey!" mi lamento e lei ridacchia "Dai andiamo." insieme ci dirigiamo verso il dormitorio maschile per poi entrare nella mia stanza e dopo essermi tolto il cappotto afferro dall'armadio una felpa e dei pantaloni della tuta per poi passarli a Jo che si rinchiude in bagno per cambiarsi mentre io mi cambio mettendo qualcosa di più comodo.

"Amore?" sento chiamarmi e dopo una piccola risatina per il nomignolo quasi mai usato mi giro verso di lei "Dimmi."

"Ecco..." inizia titubante passandosi una mano sul ventre e mi mordo leggermente il labbro "Non hai il ciclo vero?"

"Non è questo il punto." dice abbassando il viso rosso.

"Jo che c'è?" chiedo non capendo.

"Ho fame." ammette sedendosi poi a gambe incrociate sul letto.

"Piccola è l'una di notte dove lo trovo io un locale aperto?" chiedo e lei corruccia le sopracciglia prendendo il cellulare e dopo aver mosso un po' le dita sul display mi lancia un tenero sorriso "Possiamo ordinare dei panini? Questo locale qui è aperto tutto il giorno e fa da asporto."

"Sei seria?" ridacchio sedendomi accanto a lei prendendo il cellulare dalle sue mani.

"Non è colpa mia se per un po' di giorni avrò il buco nero al posto dello stomaco." dice scrollando le spalle e poi facendo gli occhioni dolci "Allora? Possiamo ordinare?"

"D'accordo." annuisco non riuscendo a combattere contro quegli occhioni color cioccolato e poi chiamo il locale facendo l'ordine e dando l'indirizzo. Attacco poi la chiamata sedendomi ancora una volta accanto a lei che si era stesa di schiena sul letto "Cioè fammi capire ti sono venute ora?"

"Penso prima." risponde scrollando le spalle e io annuisco poggiandole poi una mano sulla coscia e lasciandole un bacio sulla guancia "Siccome domani saltiamo, poi che facciamo?"

"Poi vedremo." risponde chiudendo gli occhi guardandomi poi in viso "Tra poco c'è il ballo."

"Già, a proposito tu come farai?" chiedo "Non dovrai lavorare?"

"Temo di si, però posso provare a chiedere se potrò fare un altro turno oppure saltare."

"E se non potrai?" chiedo spostandole una ciocca di capelli.

"Lavorerò e quando avrò finito verrò al ballo."

"Ma sarà tardi!" dico con un piccolo broncio "Ti perderai quasi tutta la serata."

"Lo so, ma non preoccuparti riuscirò a venire." dice e io annuisco baciandole dolcemente le labbra salendo poi sul suo corpo e godendomi il tocco delicato delle sue mani tra i miei capelli "Non è che per il ballo avrai ancora le tuo cose vero?"

"No, o meglio, non credo."

"Hey non farmi scherzi!" mi lamento pizzicandole un fianco.

"E che posso farci io?" dice inarcando un sopracciglio e sbuffo lasciandole un bacio sul collo e poi uno sulle labbra che inizia a prolungarsi notevolmente ma la suoneria del cellulare ci costringe ad allontanarci e rispondendo scopro che erano arrivati i nostri panini.

"Vado a prenderli." l'avverto alzandomi.

"Yuppy si mangia!" dice sedendosi immediatamente e incrociando le gambe.

"Sei peggio di una bambina." ridacchio uscendo poi dalla camera per andare a prendere quei dannati panini.

𝕚𝕥 𝕨𝕒𝕤 𝕒𝕝𝕝 𝕒 𝕔𝕠𝕚𝕟𝕔𝕚𝕕𝕖𝕟𝕔𝕖•𝑝𝑗𝑚Where stories live. Discover now